𝒕𝒘𝒐

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Chapter 2: meet pt.2

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini, si sciacquò il viso, soffermando lo sguardo sul suo neo sotto l'occhio che pareva essere il punto debole di ogni suo spasimante.

Una volta visto l'orario pensò che fosse il momento di andare a svegliare il suo amico.

Aveva notato come in quei giorni si comportasse in modo strano e quindi aveva deciso di andare a trovarlo.

Indossò la sua uniforme scolastica, prese la cartella e scese una rampa di scale, arrivando davanti alla porta della stanza del suo migliore amico.

Non bussò, ma entrò direttamente con la copia di chiavi che il proprietario di casa gli aveva dato.

Appena poggiò un piede nel monolocale, si ritrovò con il viso spiaccicato al muro e le braccia bloccate dietro la schiena.

《Porca puttana Jisung sono io!》roteò gli occhi, scuotendo le braccia finchè il minore non lo liberò dalla presa.

《Oh mi ero dimenticato di averti dato un paio di chiavi.》alzò le spalle, rimettendo la pistola che aveva estratto per metà nella custodia e lasciandosi andare in un ampio sbadiglio.

《Buongiorno Hyunjin comunque.》tornò tra le coperte del letto al centro della stanza.

《Ti ho portato la tinta, vuoi farla oggi?》disse il più grande, frugrando tra la cartella in cerca della bottiglietta con il colore.

《Mh...no, non sono dell'umore.》rispose l'altro.

《Non mi sarei mai aspettato di dirtelo, ma dovresti andare ad uccidere qualcun altro, hai l'astinenza e sembri un morto che cammina in questo momento. È per questo che sei mezzo depresso in questi giorni?》alzò un sopracciglio.

《Sì, mi manca...》si imbronciò, mettendosi a testa in giù sul bordo del letto, giocherellando con la pistola. 《Ma non so chi ammazzare, capisci? Non c'è nessuna persona schifosa che merita di essere uccisa nei paraggi.》sbuffó.

《Dov'è il tuo laptop?》domandò il corvino, Jisung non aprì bocca e gli indicò la scrivania, accatastata di vestiti e con il computer sommerso sotto di essi.

《Non mi piace vederti così morto, sei noioso. Ti troverò la vittima perfetta in meno di cinque minuti.》Hyunjin gli rivolse un occhiolino, beccandosi in risposta una smorfia del biondo.

Mentre Hyunjin cercava chissà cosa con il suo account, Jisung giochicchiò con una ciocca dei suoi capelli dorati. Si era un po' stufato, ma per quel giorno non avrebbe fatto nessuna tinta, magari dopo aver soddisfatto i suoi bisogni da assassino, se la sarebbe concessa come premio.

《Trovato!》esclamò il corvino, facendo balzare il minore sul posto.

Con un briciolo di eccitazione Jisung si avvicinò all' amico seduto sulla scrivania, appoggiandosi alla schienale della sua sedia, osservando lo schermo del computer.

《Park Jinyoung. Qualche anno fa è stato accusato di molestie sessuali, ma ai tribunali l'ha sempre scampata buttando altri innocenti in galera. Adesso non ne parla più nessuno e tutti pensano sia innocente. Credo meriti la tua punizione.》gli sorrise malizioso, orgoglioso di aver rianimato il suo amico che ora spostava lo sguardo pimpante dalla pistola nella sua mano allo schermo del laptop.

《Basterà per colmare la mia noia?》chiese poi.

《Certo che sì, e sai perchè?》

Jisung scosse la testa.

《Proprio sta sera ci saranno le nozze di sua figlia. Lui sarà presente, insieme ad un sacco di altra gente. Sarà molto più divertente ucciderlo se la situazione è più complicata. Ti conosco.》

~𝑻𝒉𝒆 𝑴𝒖𝒓𝒅𝒆𝒓 𝑷𝒂𝒄𝒕~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Where stories live. Discover now