capitolo 45

596 46 22
                                    

Axel

Un'ora prima:
Guardo la bomba a poca distanza da me, ma non capisco sullo schermo cosa ci sia scritto, purtroppo i miei occhi sono semi chiusi a causa dei tanti pugni.
Mi guardo intorno per quel poco che posso per trovare una soluzione.
Sono ancora legato a delle catene fisse al soffitto. C'è solo un modo per uscire da questo posto e dopo aver pensato a innumerevoli idee finalmente il mio cervello viene attraversato da un lampo, non voglio ma è l'unica idea che ho e mi pento di non averlo fatto prima.
Unisco le mani tra loro e stringo la mascella prendo entrambi i pollici tra le dita e ne rompo l'osso.
Il crak dell'osso fa da eco e il mio urlo si diffonte tra lo spazio vuoto. Ansimo, ma i polsi essendo chiusi nella stessa manetta fanno fatica quindi stringo i denti così forte da sentire il sangue sulla lingua, tiro entrambe le braccia verso di me finché l'osso della mano non si stacca dell'osso del polso. Il mio urlo ancora una volta rompe il silenzio popolato dal tic tac dell'orologio sulla bomba. Finalmente mi stacco da quella presa e cado di peso sulle ginocchia, tenendomi stretto tra essi i polsi, senza mai voltarmi mi alzo e tento di correre verso l'uscita, ma il mio corpo è molto debole e nella fuga cado sbattendo al suolo. La terra che ricopre il cemento si alza e impratta il mio corpo ferito. Mi rialzo più veloce e finalmente vedo l'uscita. I raggi colpiscono la mia faccia e sorrido a quella libertà così bella, che mai prima mi era sembrata tanto meravigliosa. Cammino più veloce che posso sempre tenendomi i polsi stretti al petto tra loro.
Fino a quando le gambe cedono e cado per l'ennesima volta ma questa volta senza rialzarmi. Il mio corpo ormai stanco rimane a terra inerme e privo di forza. Alle mie spalle all'improvviso il botto... Fumo, fiamme, polvere e cenere costringono i miei occhi a chiudersi e il boato è così assordante da far fischiare le mie orecchie. Sto morendo... Misa quando avrei voluto dirgli che se non fossi stato così difettoso l'avrei scelta.
Mi sento così leggero... poi buio totale.

Spazio autrice: A volte anche i più duri cadono...
Spero che questo capitolo anche se breve vi piaccia.

Oltre Quello Che Vedi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora