"Christian mi vuole al suo fianco"

Daniele trattenne una risata, risucchiando le labbra e Mattia, stufo di quella scena e di farsi prendere in giro da un ragazzino, chiuse la valigia e la tirò giù dal letto, trascinandola, grazie alle rotelle, fino alla porta d'ingresso. Sapeva di star correndo, sapeva di aver fatto tutto fin troppo frettolosamente, sicuramente tralasciando qualche dettaglio importante, ma Christian lo stava aspettando a Roma e quella era la motivazione più importante che sentisse dopo mesi.

Mezz'ora dopo, successivamente ad aver salutato la sua famiglia e sotto lo sguardo divertito di Daniele, Giulia e Mattia lasciarono casa e furono in stazione, dove lo speaker annunciava già la partenza del Frecciarossa verso la città dove Mattia aveva lasciato il proprio cuore, mesi prima.

"Spero che ora possa tornarti il sorriso" gli aveva detto la madre poco prima che salisse sul treno e quella fu la frase che lo accompagnò per tutto il tragitto, mentre mezza Italia gli passava davanti agli occhi, mentre nelle orecchie risuonavano canzoni che aveva ascoltato tantissime volte, ma che in quel momento apparivano come nuove, con un significato diverso da sempre, forse perché finalmente il mondo stava tornando ad avere un colore diverso da prima, perché non c'era più qualcosa che lo avrebbe tenuto diviso da Christian forzatamente. Ora avrebbero deciso loro cosa farne della loro vita, della compagnia l'uno dell'altro e Mattia aveva già preso la prima decisione, ovvero correre dal moro appena aveva dimostrato di aver bisogno di lui.

Lo avrebbe fatto persino se fosse stato a Bergamo e il viaggio avrebbe dovuto essere lungo il doppio.

Quando iniziò a riconoscere la stazione romana, Mattia si tolse immediatamente le cuffie dalle orecchie, riponendole nella loro custodia e poi infilandosele in tasca. Si alzò in piedi e tirò giù la valigia dal proprio scompartimento, preparandosi alla fermata, andando davanti alle porte, così da poter mettere piede il prima possibile su quel suolo che aveva calpestato mesi fa, quando il piede lo aveva portato fuori dal programma, strappandolo dal proprio sogno e allontanandolo da Christian, lasciando al moro il proprio cuore tra le mani.

Non che lui lo sapesse.

Il treno si fermò dopo qualche minuto e Mattia buttò fuori dalle porte, per prima cosa, la valigia pesante, mentre il sole caldo di maggio gli accecò la vista per qualche istante. Si portò una mano agli occhi per oscurare tutta quella luce eccessiva, mentre compiva qualche passo sul binario, per permettere alla gente dietro di lui di scendere dal treno.

Qualche istante dopo due braccia lo cinsero strette, da dietro e il biondo perse la cognizione di ogni cosa, dimenticandosi di dove fosse, della propria valigia, della luce esagerata che lo stava accecando e si ritrovò a girarsi in quelle braccia lunghe e muscolose, così da ritrovarsi petto contro petto, cuore a cuore con Christian, che aveva il viso affondato nel suo collo, con i ricci che ora gli solleticavano il viso, mentre il suo profumo così malinconico gli riempiva le narici di nuovo, dopo mesi in cui ne aveva sentito la mancanza. Iniziò a singhiozzare senza rendersene conto, stritolato, senza riuscire a respirare bene, mentre le sue mani si aggrappavano alla maglia del moro, esattamente come gli era mancato fare.

Sapeva di aver sentito quella lontananza da Christian, ma mai come in quel momento si rese conto di quanto esattamente il proprio corpo avesse avuto bisogno di quel contatto. Dall'ultima volta che lo aveva abbracciato sapeva di avergli lasciato un pezzo di sé dentro di lui e ora era come riprendersi quella parte e rimetterla a posto, perché da quel momento non si sarebbero più divisi.

Mattia non glielo avrebbe mai permesso. Non più.

"Quanto mi sei mancato fra" lo sentì sussurrare, proprio mentre una delle sue grandi e calde mani andavano ad infilarsi tra i suoi capelli, sul taglio che aveva ripassato giusto qualche giorno prima e il cuore perse un battito a quella frase pronunciata così intimamente, così vicina al proprio orecchio, con quella mano che lo portava ad avvicinarsi ancora di più, come se non fossero già stretti l'uno all'altro, con i corpi così uniti da sembrare una persona sola. Mattia chiuse gli occhi cercando di regolarizzare il battito del proprio cuore, mentre sentiva quello di Christian battergli direttamente sulle costole.

Raccolta OS [Zenzonelli]Where stories live. Discover now