I wanna be your boyfriend

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Mattia sapeva di essere bello, sapeva di avere il fascino di un ragazzino che col proprio corpo può far girare la testa a molte persone, ma a volte Christian si chiedeva se si rendesse conto davvero di cosa significasse avere un potere tanto grande. Con il suo corpo poteva ammaliare le persone, chiedergli favori che sicuramente loro avrebbero fatto, tutto in nome dei suoi grandi occhi azzurri e, qualcuno, anche per via di quei fianchi che si muovevano sinuosamente al ritmo di musica.

Solo al pensarci, Christian andava in confusione e si sentiva avvampare.

Non credeva che l'esperienza in quel programma televisivo lo avrebbe portato anche a percepire tutte quelle emozioni derivanti dal suo stesso genere, perché non aveva mai tenuto conto di poter essere bisessuale, forse per il semplice motivo di non aver mai provato attrazione per un ragazzo che non fosse Mattia. Molte volte il moro si chiedeva se ci fosse bisogno veramente di etichettarsi, se avesse bisogno assolutamente di giustificare nella propria mente il motivo per cui uno come Mattia gli potesse piacere e tutte le volte arrivava alla conclusione che no, non era necessario, perché era semplicemente successo, come sarebbe potuto accadere anche fuori, sempre se avesse avuto la chance di incontrare il biondo. Per questo a volte si perdeva, chiedendosi come sarebbe stato se si fossero incontrati fuori, prima di quella esperienza. Si chiedeva come sarebbe potuta cambiare la sua vita se avesse avuto l'opportunità di poterci davvero provare con Mattia, fargli vedere quello che provava per lui, farglielo notare in qualche modo, perché anche se quello non era il suo forte, per il piccolo avrebbe fatto un'eccezione.

Ma la realtà era un'altra.

Stavano vivendo il loro sogno all'interno di un programma televisivo, ripresi ventiquattro ore su ventiquattro e Christian non voleva che il loro talento fosse oscurato da una storia d'amore, per quanto importante nella sua mente e nel suo cuore potesse essere. A volte era arrivato anche alla conclusione di piacere anche alla parte opposta, perché Mattia lo guardava spesso fisso, lo vedeva perdersi in lui, sorridere solo se spostava lo sguardo nei suoi occhi, per poi spegnersi quando se ne andava ed erano state svariate le volte in cui nei loro abbracci, Christian avrebbe voluto baciarlo, stringerlo ancora più forte a se e dirgli di sfogarsi, di dirgli tutta la verità, basta trattenersi.

Ma non lo faceva mai.

Voleva che avessero entrambi l'opportunità di viverlo quel sogno, perché se il sentimento che entrambi provavano era davvero così forte come lo sentiva battere nel proprio petto, di momenti dopo quell'esperienza ce ne sarebbero stati infiniti, perché lui Mattia non lo avrebbe mai più lasciato andare. Il biondo era suo, suo in un modo che nemmeno poteva spiegare a voce e anche Christian gli apparteneva, anche se ancora non ne avevano parlato, anche se per ora la cosa più intima che avessero condiviso fosse stato un abbraccio e qualche bacio sul collo.

E tutte le volte staccarsi era stata un'impresa.

Nell'ultimo periodo, però, Christian si stava rendendo conto che, forse, non era stata l'unica persona a notare quanto Mattia fosse bello, quanto fosse affascinante e che potere avesse sulla psiche altrui. Il moro aveva passato un periodo difficile tra la propria tonsillite e la caviglia malconcia del biondo, che li avevano lasciati indietro rispetto agli altri per quella che a loro sembró un'eternità e invece furono solo tre settimane. In quel periodo di tempo, con loro, dentro la casetta c'era stata un'altra persona che, come Christian, si era preso una brutta influenza ed era stato costretto a letto. Con i due, lui aveva visto la puntata alla televisione dalle gradinate, rimanendo sempre indietro, mentre Christian e Mattia se ne stavano appiccicati, seduti sul primo gradino davanti alla televisione.

Francesco, Crytical.

Christian non aveva ancora inquadrato bene quel ragazzo. Di lui sapeva solo che gli piacesse molto la sua musica, che fosse nelle sue corde e che gli piacesse sentirlo cantare le proprie barre sulle canzoni degli artisti che più gli piacevano, proprio come quella cover di 'Un giorno in più' di Irama. Per questo aveva pensato che Francesco fosse una brava persona, perché quelle parole gli erano entrate dentro, lo avevano colpito e nonostante quel giorno fosse solo in casetta perché ammalato, una lacrima era sgusciata fuori dai suoi occhi. Sapeva che anche a Mattia, Francesco piacesse, e allora si era convinto sempre più che fare amicizia con lui fosse una saggia idea, che forse aggiungere un'altra persona a quelle con cui lui andava più d'accordo, non fosse una brutta idea.

Raccolta OS [Zenzonelli]Where stories live. Discover now