Una lacrima

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Christian ricordava fin troppo bene l'ultimo periodo che aveva passato all'interno della casetta, durante la sua edizione del programma, quando era stato lui dietro quello schermo, quando era lui ad essere sotto i riflettori e tutte le attenzioni sembravano rivolte a lui, al suo malessere, al suo crollo, che tutti avevano preso come la sua solita capricciosità, come se fosse un capriccio il suo, come se non stesse davvero male, come se non ricordasse perfettamente quale fosse il proprio sogno prima di entrare in quel programma e tutti gli sbattevano in faccia quanto poco fosse riconoscente di essere lì, di quanti ragazzi avrebbero voluto essere al suo posto.

Ma Christian sapeva perfettamente dove si trovasse.

Christian aveva sognato di arrivare fino a lì, Christian non aveva dormito la notte per allenarsi e cercare di entrare a quell'ennesimo tentativo, in quel programma che aveva sempre appassionato così tanto la sua famiglia, a partire da sua mamma che aveva dovuto rinunciarci proprio quando era rimasta prima incinta di sua sorella e poi di lui, ma mai smettendo di trasmettere la propria voglia di ballare ai figli, che erano cresciuti proprio come lei, donna carismatica, allegra, sempre con delle parole buone per tutti, anche per coloro che le andavano contro, coloro che l'accusavano di cose brutte, non vere, perché Christian amava sua mamma e l'avrebbe ringraziata sempre per averlo condotto fino a lì, fino a fargli capire quale fosse il suo sogno.

Eppure ad un certo punto tutto era sparito, nulla aveva avuto più senso e lui si era lasciato andare come non era mai capitato nella propria vita. Aveva provato a chiedere aiuto, aveva provato a prendersi l'aiuto che volevano dargli. I suoi genitori, Alexia, Maria, Todaro, tutti volevano fare in mood che lui non facesse questa sciocchezza, che non abbandonasse il programma per una motivazione che non c'era, che Christian non aveva fornito, o forse che aveva cercato di dare, ma che nessuno aveva ascoltato perché tutti sapevano che fosse una copertura, che fosse una cosa falsa, che il moro aveva detto loro solo per fuggire dalla realtà, perché forse il motivo di tutto quel malessere era patetico, perché mancavano ormai pochi mesi e sarebbe uscito, ma Christian aveva deciso comunque che il proprio sogno senza Mattia non potesse andare avanti.

Esatto.

Mattia.

Era lui che lo aveva condotto lì, senza nemmeno volerlo, non gliene faceva una colpa, infondo si era fatto male, si era infortunato, ma non perché lo volesse, di certo non era stata una sua volontà cadere male sul piede e procurarsi una microlesione, di certo non era stato lui a volere che quella microlesione non passasse in un periodo breve e di certo non era stata colpa sua il fatto che il programma stesse arrivando al serale e che lui non potesse andarci senza più esibirsi, praticamente, da dicembre. Però era così, Christian si era lasciato andare perché non aveva più accanto quel bambino viziato e dolce che era Mattia, quel biondino che gli aveva cambiato la vita da quando era sbucato col suo sorriso timido nella sala relax, quando erano stati dati i banchi e lui lo doveva condividere con Nunzio. Era stato quello sguardo impaurito che aveva spinto Christian a sporgersi verso di lui a tendergli una mano e iniziare a sorridergli come mai aveva fatto con qualcuno e in poco tempo Mattia gli era entrato sotto la pelle, era diventato indispensabile per affrontare dei momenti no, dei momenti in cui il moro avrebbe voluto buttare tutti all'aria e scappare. Ma non aveva mai mollato, perché il piccolo lo guardava e sorrideva, lo accarezzava e lo abbracciava, piantandolo per bene lì, in quel posto, ballando sempre di più, sempre meglio e tutto per lui. Tutto ruotava attorno a lui, ogni cosa che faceva, ogni gesto, tutto era per Mattia, non più per quel sogno che aveva sin da piccolo.

Questo era stato il motivo per cui quando l'11 febbraio 2021 Mattia aveva dovuto abbandonare la casetta, Christian aveva pianto a dirotto per giorni, non era riuscito a trattenere le lacrime, nemmeno sotto le telecamere accese che lo riprendevano, nonostante lui fosse sempre stato quel ragazzino che scappava dalle riprese, perché si vergognava, perché era sempre stato il muto di Bergamo, proprio come lo aveva definito Maria uno dei primi giorni della permanenza nella sua casetta, ma che col tempo aveva avuto modo di provare che fosse un modo sbagliato di definirlo, perché bastava che prendesse confidenza e Christian diventava un chiacchierone, nonostante con Mattia, comunque, tornasse a stare zitto, perché gli piaceva così tanto ascoltare il biondino che parlava di qualunque cosa. Alex aveva provato a sostituire Mattia, lo sapeva bene Christian, lo aveva capito, per quanto avesse anche compreso che non stesse cercando di prendere totalmente il suo posto, perché il cantante glielo ricordava ogni volta che era possibile, il che era un lenitivo per il cuore ferito del moro, che sorrideva all'amico non appena nominava Mattia, facendogli capire quanto apprezzasse il gesto.

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⏰ Last updated: Sep 20, 2022 ⏰

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Raccolta OS [Zenzonelli]Where stories live. Discover now