Pastello bianco

3.8K 159 15
                                    

Il momento preferito dal piccolo Mattia era quando la mamma gli comprava le matite colorate da utilizzare durante l'anno scolastico, per colorare i compiti che le maestre gli assegnavano e per disegnare durante l'ora di arte, ma lui, prontamente, le finiva in qualche mese, anziché farle durare per tutti e nove i mesi dell'anno scolastico.

Questo avveniva principalmente per un piccolo vizio che Mattia aveva sin da quella tenera età, il momento in cui sbocciano i sogni, si coltivano apertamente e, senza nemmeno rendersene conto, si cerca di raggiungerli. Forse perché si è ancora troppo piccoli per capire che ognuno è l'artefice del proprio destino e che le cose non avvengono a caso.

Il pastello preferito di Mattia era quello bianco.

Era quello che finiva sempre per primo, quello che temperava e a cui spesso spezzava la punta per la foga con cui lo utilizzava ed era il colore dei segreti. Mattia aveva scoperto da molto piccolo che con il pastello bianco poteva scrivere sul suo diario, sui fogli, persino sui muri, senza che nessuno potesse scoprire cosa avesse da nascondere. All'inizio i suoi erano dei piccoli disegni che nascevano nella sua mente e poi riportava sui fogli per divertimento, decidendo se alla fine fossero degni di essere colorati con gli altri pastelli. Crescendo, però, aveva compreso che scrivere, invece che disegnare, col pastello bianco, sarebbe stato più producente.

Così iniziò a descrivere le proprie giornate, di come andava a scuola, delle insufficienze, delle sgridate che si beccava dalla maestra o della sua mamma che lo rimproverava per aver risposto male ad una delle insegnanti. Solo quando smetteva di piangere, perché la maggior parte delle volte scriveva di cose che lo facevano essere triste, decideva se fosse il caso di passarci sopra con i pastelli colorati o se strappare il foglio e buttarlo nel cestino.

Lo colorava solo se quei brutti pensieri se ne erano andati, solo se fossero stati trasportati via dalla propria testa, mentre la mano tracciava le linee delle parole sul foglio e si ritrovava poi a sorridere riguardandoli, per poi stiparli in una cartelletta che nascondeva sotto il letto e svuotava alla fine di tutti gli anni della propria vita. Ma da quando aveva compiuto sedici anni e poi di anni ne aveva fatti diciassette, i pensieri erano sempre più peggiorati, diventati sempre più pesanti e le volte in cui quei fogli venivano riempiti di colore, diventavano sempre meno.

Alle volte Mattia si vergognava di quel piccolo vizio che gli era rimasto da quando era piccolo, ma quando si ritrovava a piangere nella propria stanza, buttava giù i brutti pensieri col pastello bianco e quelli scemavano davvero, allora sorrideva felice che ancora quel trucchetto funzionasse, anche se più sporadicamente.

Per questo come regalo per essere stato ammesso alla scuola di 'Amici', quando sua mamma aveva insistito per dargli qualcosa che gli ricordasse casa, lui aveva chiesto dei pastelli nella speranza che se qualcosa fosse andato storto, quelli avrebbero potuto essere il suo appiglio all'interno di quel programma televisivo. E nel giro di una settimana erano state svariate le volte in cui quel pastello bianco era stato tra le sue dita ancora scure dall'abbronzatura estiva, un contrasto netto con la matita, proprio come quello che stava vivendo nella vita reale Mattia. Perché se sapeva di trovarsi nel posto giusto per poter realizzare quei sogni che immaginava sin da piccolo, quel posto non avrebbe potuto essere quanto di più lontano da lui si sarebbe mai aspettato.

Mattia era stato accettato ad 'Amici', certo, ma doveva sfidare un certo Nunzio, un ragazzo molto bravo e simpatico. La cosa non lo aveva spaventato, però, perché conscio delle proprie capacità, sapeva di potersela giocare bene e, probabilmente, avere la meglio sull'altro. Per cui c'era altro che lo stava terrorizzando, che non gli stava dando pace: la consapevolezza che lui, in quel programma sarebbe potuto entrare davvero. E questo lo spaventava perché nessuno stava facendo amicizia con lui.

Raccolta OS [Zenzonelli]Where stories live. Discover now