Giorni più sereni

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Giardino spoglio
nell'impronta stregata
di una stagione andata.
Le statue si guardano
e il sorriso
più non tengono.
Umido il muschio
dall'ombra marmorea
i piedi protetti
dai grossi piedistalli.
Immobili
le fredde muse
protese ad osservar
il dì morente.
Appassite le foglie
or ingiallite
dal vento insolentite
nel lasciar la terra
e marcire
nell'acqua stagnante.
S'avvicinano i rumori
sospinti dall'aria
imprigionati
dalle alte mura
e nella scialba luce
s'addormentano.
Logora la storia
nel tempo
pensiero stanco
nel misero ricordo.
Sguainate le spade
salate le lacrine
al suolo disperse.
Il cuore
più non ricorda
il tremore dei passi
e l'orgasmo
dimenticato dai prati.
Rigogliosa l'erba
rinvigorita dai giorni
le tracce
hanno cancellato
delle lunghe passeggiate.
Oscurato il passato
che nulla rievoca
ora
dolce il sollievo
che invoca pel futuro
solo giorni più sereni.

Poesia 5 ( tutti i diritti riservati)Where stories live. Discover now