Nell'ora povera della sera

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Poche ombre si muovono
sulla sabbia
lasciando la scura impronta
nell'ora povera della sera.
Bassi casolari
si mostrano
costeggiando canne
dai pennacchi traditi.
Dalla stradicciola
la spiaggia prende forma
fino ad agonizzare
sotto le tremule acque
del mare.
Escono
dai lunghi porticati
barche dal legno colorato
e dalle scure aperture
spuntano stantie travi.
Penzolano sospese
ad asciugare
le reti di pescatori
rammendate
dai bordi consumati
e mosse
dal vento salmastro.
Esibiscono
anni di duro lavoro
tra odori
di alghe ammuffite.
Odori
che si propagano
dalle aperture
senza imposte.
Giorni corti
nella scarsa luce
di un mese che zoppica
nell'anno
che sta per finire.
Triste lo sguardo
nel borgo
dove tutto è statico
e sembra aspettare
momenti propizi
dall'anno più giovane.
E i silenzi del mare
riecheggiano
tra i dolci sciacquii
di un'onda
che esausta arriva
a rimestare l'arenile.

Poesia 5 ( tutti i diritti riservati)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora