20. Strange Pleasures

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"Robin. Ho bisogno del tuo aiuto".

La ragazza è appena arrivata al lavoro e non si è ancora tolta il casco che Steve sta già chiedendo cose. Sospira, trattenendo l'impulso di insultare il suo amico idiota. "Buon pomeriggio anche a te, Stevie."

"Sono serio, è della massima importanza, Rob". Steve ignora completamente il suo evidente fastidio e si china in avanti sul bancone, per parlarle a una vicinanza sicura e non alla portata di orecchie indiscrete.

"Ho bisogno del tuo aiuto per procurarmi delle videocassette porno gay" dichiara, voce ferma, espressione estremamente seria. Robin non dice nulla. Rimane in silenzio per un po', il suo viso illeggibile e vacuo. Steve comincia a sentirsi in imbarazzo per la sua mancanza di reazione, e quando sta per rimangiarsi quello che ha appena detto, magari sostenendo che era solo uno stupido scherzo, lei geme esasperata.

"Bene. Fammi togliere la giacca e mettere la mia roba nel magazzino, va bene?", scompare dietro il bancone senza aggiungere nulla, lasciando Steve scioccato e ammutolito. Ha appena acconsentito alla sua richiesta? Per davvero? Non era troppo ottimista al riguardo, ad essere onesti, si aspettava di trovare solo un commento sprezzante in risposta. Forse la storia del porno gay non è una cattiva idea? Aveva passato tutta la notte precedente a rimuginarci nel letto, arrivando alla conclusione che l'unico modo per non apparire ridicolo con Billy la prima volta che faranno sesso è fare qualche ricerca sull'argomento.

Quando torna, si siede accanto a lui nel suo solito posto, punta i gomiti sulla superficie del bancone e comincia a massaggiarsi le tempie in quella che sembra una silenziosa manifestazione di stress.

"Ok. Si tratta di te e Billy. La vostra... prima volta" dice, quasi a se stessa, non guardando affatto Steve. Lui annuisce vigorosamente. "Hai... paura perché non l'hai mai fatto?". A queste parole, Steve scoppia in una risata nervosa. "SPAVENTATO?! Naah... questa è la cosa più stupida che tu abbia mai detto, Robin. Spaventato, tks..."

Lei rotea gli occhi e borbotta qualcosa tra i denti. "Dingus." sbotta gravemente, spostando finalmente il suo sguardo su di lui. "è normale avere paura, sai? Non l'hai mai fatto, e sei nervoso perché non sai cosa fare! è perfettamente normale, ok?" Steve deglutisce, sconfitto. Non è che possa continuare a negare questa verità. Inoltre, Robin sa tutto. Come al solito, cazzo.

"Ok." annuisce. "Bene. Quindi..." la sua voce si interrompe, mentre sembra che stia cercando le parole giuste nella sua mente.

"Se vuoi guardare film porno perché vuoi istruirti un po', per me va benissimo, ed è anche comprensibile, ma... hai considerato che forse la soluzione più semplice per il tuo problema è parlare con il tuo ragazzo? Che ne dici, eh?"

Steve fa una smorfia. "Parlare con lui?! E cosa dirgli? Che sono nervoso come una ragazzina, che non so come cazzo dovrei scoparlo? Ammettere che sono incapace?!" Robin fa spallucce in risposta. "Sì. Sì, più o meno questo". Steve geme, irritato. Parlare con Billy... non esiste, cazzo. Può già vedere il ghigno beffardo sulla faccia del ragazzo, i commenti sprezzanti che usciranno dalla sua bocca. Assolutamente no, cazzo.

Vengono interrotti da un uomo di mezza età che restituisce tre VHS. Steve lo assiste quasi con rabbia. Poi, quando finalmente possono parlare con un po' di privacy, riprende la discussione.

"Non capisci, Robin... per i ragazzi è diverso. Io non posso 'parlare' con lui. Noi non facciamo questo genere di cose". Robin esala un respiro esasperato e si pizzica il ponte del naso. "Dio... perché io..." sibila tra i denti, causando confusione in Steve. "Cosa?!"

"Stevie." Robin gli lancia uno sguardo severo, quello che non lascia spazio a nessuna protesta. "Non è diverso, ok? È esattamente la stessa cosa. Parla con lui. Digli come ti senti".

Strange Pleasures - HARRINGROVE TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora