[ 🎲 ] 𝐓𝐇𝐄 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐓𝐀𝐓𝐈𝐎𝐍 ↻ 𝗲𝗻-

𝗮𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝘆𝗽𝘀𝗲-𝗽.𝘀𝗵

𝗽𝗮𝗿𝗸 𝘀𝘂𝗻𝗴𝗵𝗼𝗼𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
𝗴𝗲𝗻𝗿𝗲: 𝙨𝙪𝙜𝙜𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙚! 𝙚𝙣𝙚𝙢𝙞𝙚𝙨 𝙩𝙤 𝙡𝙤𝙫𝙚𝙧𝙨
𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲𝘀-𝗻𝗼 𝗼𝗻𝗲

Lo fissava da lontano come se stesse facendo una radiografia al suo corpo perfetto che rispettava tutte le regole del canone greco.
Lo stava mangiando con lo sguardo, letteralmente.
E nel frattempo "apocalypse" dei cigarette after sex scorreva nelle airpods della ragazza.

Era seduta in un tavolo della caffetteria dell'università, mentre Sunghoon si trovava nel bancone a pagare il suo iced americano.

Quel ragazzo era perfetto, tutte le ragazze lo desideravano.
Y/N però non ha mai avuto una cotta per lui, era solo attrazione fisica quella che provava.
O almeno pensava...

Perché infondo era impossibile non avere una cotta per Park Sunghoon.

Era perfetto in tutto, uno dei migliori studenti dell'università, faccia bellissima, naso perfetto e occhi magnifici.
Il suo corpo era proporzionato, tutto combaciava.

Sembrava essere una statua greca.

Gli occhi della ragazza erano pieni di desiderio, voleva veramente prendere dalle spalle Sunghoon e fare scontrare le loro labbra.
Voleva creare una vera e propria apocalisse solo facendo scontrare le labbra dei due come le tantissime volte già accadute.

"your lips my lips, apocalypse" appunto come dice la canzone.

Y/N non sembrava per niente una ragazza estroversa, si mostrava sempre timida ed innocente ma era l'esatto opposto.

Nessuno sapeva cosa passava per la mente di quella ragazza.

Y/N aveva tutte le qualità per essere la ragazza ideale di Sunghoon, il problema?

I due si odiavano a morte, o così davano a vedere.

Non riuscivano a parlarsi senza insultarsi o stuzzicarsi .

Nonostante ciò venivano provocati dai loro amici dicendo che si comportavano in questo modo perché in realtà si piacevano a vicenda.

Sopratutto dopo l'accaduto di quel famoso sabato sera, come se fosse stato l'unico episodio...

Y/N era così persa nei suoi pensieri che non si accorse che il ragazzo che ormai occupava la sua mente ventiquattro ore su ventiquattro si trovava proprio a due centimetri di distanza dal suo viso.
Poteva sentire il suo respiro e il suo magnifico profumo.