𝘄𝗿𝗼𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻-𝗽.𝘀𝗵

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𝗽𝗮𝗿𝗸 𝘀𝘂𝗻𝗴𝗵𝗼𝗼𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝗿𝗲: 𝙖𝙣𝙜𝙨𝙩, 𝙙𝙧𝙖𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲𝗱-𝗻𝗼 𝗼𝗻𝗲

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𝗽𝗮𝗿𝗸 𝘀𝘂𝗻𝗴𝗵𝗼𝗼𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
𝗴𝗲𝗻𝗿𝗲: 𝙖𝙣𝙜𝙨𝙩, 𝙙𝙧𝙖𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖
𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲𝗱-𝗻𝗼 𝗼𝗻𝗲

Era strano

non era più lo stesso

sembrava essere un altra persona.

Il suo sorriso e i suoi affilati canini non mostrava più in mia compagnia.
Apatia, questo dimostrava.

Vedere i suoi occhi brillare e le sue pupille espandersi in mia presenza.
Adesso vuote, senza emozioni.

Le sue morbide guance assumere un colore rosato ad un complimento che gli facevo.
Ora rimanevano dello stesso colore, un alzata di spalle e basta, come se non gli interessasse.

In fondo sapevo che di me non gli interessasse più niente.
L'amore tra noi due è durato solo un anno per poi svanire in aria.
Era cambiato drasticamente, non lo riconoscevo più.
Non era più il mio Park Sunghoon, era una persona a me non conosciuta, diversa.

Tutto di lui era cambiato, capelli, stile , atteggiamento, carattere.

I suoi capelli naturali di un colore nocciola ora erano grigi.
Non aveva mantenuto la promessa fatta, non si sarebbe mai tinto i capelli perché sapeva quanto li amassi del suo colore naturale.

Dal vestire sempre elegante, blazer, pantaloni marroni larghi, orologi antichi; passò ad indossare sempre nero, in continuazione.
Catene, lucchetti, borchie ormai facevano parte dei suoi outfit quotidiani.

In mia compagnia mostrava il suo lato più nascosto, quello dolce e premuroso.
Ogni piccola cosa che mi accadeva si preoccupava,ricevere complimenti era parte della mia routine.
Adesso era menefreghista, non gli importava cosa facessi o con chi uscissi, potevo fare qualsiasi cosa, nessuna attenzione a riguardo.

Il suo carattere particolare ma magnifico, introverso e freddo a primo impatto, dolce e gentile una volta stretti i rapporti; sembrava essersi volatilizzato.
Era estroverso, parlava con qualsiasi persona gli capitasse ma allo stesso tempo era molto più irascibile.

Mi sentivo trascurata, come se io non avessi più un ruolo.
Vuota, senza identità.
Perché nonostante non me ne fossi mai accorta, io dipendevo da Sunghoon.
Lui mi completava, mi riempiva.
La mia gioia era causata grazie a lui, le mie risate provocate sempre grazie a lui.
Tutto, lacrime,urla,sorrisi,ansie erano a causa sua.
Era la mia anima.

Senza anima una persona non può vivere però.
Non immaginavo una vita senza avere Sunghoon al mio fianco, non sarei mai riuscita.

Non avrei trovato la motivazione per fare molte cose, anche solo sorridere o parlare.

Era la mia dipendenza, solo ora mi sono accorta di essere sempre stata sola, avevo solo lui al mio fianco ma tappava il vuoto restante.
Adesso, i punti si sono scuciti e la ferita si è riaperta.

Amavo Sunghoon più della mia stessa vita, mi ripetevo sempre che mi sarei sacrificata per lui.
Avrei fatto anche l'impossibile per vedere un suo sorriso, sentire la sua risata, per tenerlo in vita.
Non mi interessava di me, solo Sunghoon.

Nella mia testa il suo nome si ripeteva costantemente, tutta la mia vita era composta da Park Sunghoon.

Però sono una stupida ingenua.
Lo sono sempre stata.

A lui non interessava più di me, a stento mi guardava.
Capì che provava disgusto anche nel vedermi in costume, mentre in passato adorava il mio corpo.

Non riusciva più ad abbracciarmi, baciarmi anche solo nella guancia, prima mi supplicava per permettergli di fare una di queste cose.

Il mio nome lo pronunciava raramente, avevo paura potesse scordarselo. Che si sarebbe potuto dimenticare di me e di chi sono: la sua ragazza.

Eravamo ancora fidanzati, ma ero consapevolissima che lui non voleva più.
Non uscivamo insieme da circa tre mesi, non c'era quasi mai a casa, usciva la notte e tornava la mattina successiva.

Ero sicura mi stesse tradendo, eppure io lo lasciavo fare, troppo dipendente da lui.
Senza di lui sarei crollata.

La dipendenza uccide, distrugge.
Essere dipendenti da qualcosa o qualcuno è come stare in un girone infernale.

La cosa più brutta però era non saper uscire da questa dipendenza.
Ti portava sempre di più verso l'orlo, verso il declino.
In qualsiasi momento saresti potuta distruggerti.

Ricordo un giorno, era il quattordici febbraio.
Decisi di uscire a comprare dei dolci a Sunghoon ovviamente, per ringraziarlo.
Ma onestamente, ringraziarlo di cosa?

Era colpa sua, della sua bellezza, dei suoi occhi che mi avevano attirata in questo brutto tranello, che adesso ero dipendente da lui.

Ma volevo ringraziarlo nonostante questo, perché ero stregata da lui.
Era uno stregone che con le sue pozioni e magie mi aveva incantata, convincendomi ad innamorarmi di lui per l'eternità.

Stavo raggiungendo la pasticceria, quando vidi in vetrina dei capelli grigi sbucare, a me familiari.
Avvicinandomi mi accorsi che era Sunghoon in compagnia di una ragazza, si tenevano per mano ed entrambi avevano un anello di fidanzamento.

I due si baciarono, potevo sentire da quella lontananza le emozioni che provava Sunghoon: amore, felicità, gioia, tranquillità.

Finalmente Sunghoon era felice con la ragazza che preferiva.

Allora capii che io non ero la persona giusta, non lo sono mai stata.

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-angolo autrice-
per favore non chiedetemi chi mi ha ferito perché neanche io lo so.
So solo che mi piace soffrire😋

spero questa one shot vi sia piaciuta, ho voluto provare il genere dramatic e a scrivere in prima persona.
Non scrivo mai in prima persona perché sinceramente non mi piace, preferisco usare la terza perchè la trovo più comoda e 'professionale'; ma volevo rendere questa one shot il più credibile possibile, come se stesse provando queste emozioni quindi ho usati la prima persona.
Ok non so se mi sono spiegata ma comunque-
Se volete farmi richieste sono a disposizione

Vi voglio bene<3

 [ 🎲 ] 𝐓𝐇𝐄 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐓𝐀𝐓𝐈𝐎𝐍 ↻ 𝗲𝗻-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora