18. La nuova recluta.

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"Non permettere alla tua maschera di cadere."
- Elettra_Writer

"Colazione adesso o dopo?"- chiede Daniel appena entro in cucina, pronta per andare ad allenarmi, la borsa in spalle, con i vestiti per la scuola.

"Che bel buongiorno."- affermo ironica - "Tu di solito la fai prima o dopo?"- chiedo curiosa. Io quando mi allenavo a Londra la facevo appena alzata, ma mi andavo ad allenare molto più tardi.

"Dopo."- risponde semplicemente, prendendo la sua borsa e avvicinandosi alla porta, scegliendo per entrambi.

"Perfetto."- affermo prendendo le chiavi e avviandomi dietro di lui.

Arrivati a pian terreno troviamo Jasper Clemens, il ragazzo che ieri sera ci ha scortati fino al mio appartamento, è una recluta che fa alcuni straordinari.
Ci trasposta fino alla W.S.A. dove fuori si possono vedere parcheggiate alcune macchine e moto, i miei genitori sono qui dalle sei e di fianco alla mia moto e a quella Daniel si possono notare quelle di Tommy ed Emily.
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo all'interno dell'alto palazzo, mostriamo i nostri permessi alla segretaria, che ci fa passare in maniera disinvolta, facendo finta che sia normale che due ragazzini entrino ed escano dagli uffici principali e dalle zone riservate. Ci dirigiamo verso l'enorme sala da allenamento e in silenzio ci dividiamo per dirigerci agli spogliatoi.

Appena uscita dallo spogliatoio noto Daniel impegnato a chiacchierare con una ragazza molto molto giovane, probabilmente la ragazza che deve addestrare.
Mi dirigo verso uno dei sacchi da box appesi al soffitto, pronta per iniziare il mio allenamento.

"Tu."- mi sento chiamare - "Non puoi stare qui."- continua questa voce con prepotenza. È sicuramente una voce femminile, si comprende dal tono leggermente stridulo. Mi volto e a pochi metri da me trovo la stessa ragazza che prima stava parlando con Daniel.

"Stai parlando con me?"- chiedo con fare calmo e tranquillo, disorientandola.

"Con chi dovrei parlare?"- chiede con fare arrogante, mandandomi su tutte le furie.

Ho permesso che mi mettessero i piedi in testa e ho giurato che non sarebbe mai più accaduto, ma sono consapevole di non potermi mettere ad urlare alle sei della mattina, ma nessuno mi impedisce di fare la stronza impassibile.

"Non saprei."- rispondo vaga, pronta a parare i colpi che potrebbe infliggermi, sia mentalmente che fisicamente. In questi casi la mia arma migliore è l'indifferenza, cosa che odio moltissimo, odio sentirmi in quel modo, ma è la mia unica arma contro alcune persone. - "Da quanto sei qui?"- chiedo diretta, consapevole di dove andrò a parare.

Il tempo... tutti odiamo il tempo, ci sembra sempre troppo poco, troppa poca esperienza, troppa poca conoscenza di alcune abilità... il tempo è l'arma migliore che puoi rivolgere ad una persona... cosa che ho conosciuto sulla mia stessa pelle... quando una persona vuole ferirti tirerà fuori la questione del tempo e... e sarà lì che dovrai mostrare che niente può scalfirti, che niente può ferirti... sarà lì che dovrai tirare fuori le tue migliori abilità da attrice e fingere... fingere fino alla fine...

"Un mese."- risponde titubante, ed è quel filo di incertezza nella sua voce che mi fa comprendere che sta accadendo l'effetto sperato.

"Un mese."- ripeto assaporando bene le parole - "E dimmi chi ti hanno presentato in questo breve mesetto?"- chiedo, calcando sul poco tempo che ha passato qui dentro.

"I capi, i loro figli ed alcuni ragazzi della mia età."- risponde di getto, tappandosi la bocca con le mani un secondo dopo, pentendosi di aver risposto così velocemente.

"I capi e i loro figli." - ripeto - "Per l'età che hai ti devono aver inserito nella squadra più giovane, dove sono presenti Edward, Emily, Tommy, Alexander, Adrian e Daniel."- affermo soprappensiero - "Vero?"- chiedo, mettendo un'evidente dose di eccessiva curiosità nella voce. Lei annuisce e io torno a porre domande - "Bene, dimmi allora chi è il tuo capo?"

"Edward."- risponde semplicemente - "Il primo genito dei signori Amber."- aggiunge poi. Nel suo volto ritorna la stessa spavalderia di prima infatti continua con: - "Tu molto probabilmente non ci hai mai parlato, solo le spie migliori lavorano con lui. Non farai neanche parte di una squadra."

La sua rabbia mi fa vacillare e mi sorprende, la sua espressione cerca di farmi cedere, ma io non posso, non adesso che il mio teatrino è quasi finito... se non riesco ad affrontare lei come posso pretender di affrontare Amy e il suo gruppo di cheerleader?

"Mi dispiace deluderti, tesoro." - affermo tornando nella mia parte - "Ma qui, alla W.S.A. non funziona così."- aggiungo - "Tutti hanno l'opportunità di lavorare con tutti, nessuno viene escluso, nessuno. Tutti hanno la propria squadra, tutti. Qui non esiste il migliore o il peggiore, ognuno al suo compito ed ognuno è il migliore nel suo capo."- spiego - "Se non ti va bene, quella è la porta."- affermo indicandola - "E ricorda: hai firmato un contratto di segretezza, non potrai mai raccontare quello che hai visto qui, quello che accade e quello che facciamo. Hai due opzioni: rimanere o andartene, decidi tu."

"Ma come ti permetti?"- chiede - "Chi ti credi di essere per parlarmi così?"- continua poi sempre più arrabbiata per questo mio modo di accusarla e di trattarla, ma se pensa che la venererò e mi farò comandare a bacchetta perché è quella nuova se lo deve proprio scordare.

"Amberley Iris Amber, seconda genita dei signori Amber, gemella di Alexander Amber."- risponde una voce molto familiare da dietro di me - "Hai bisogno dei dati bancari o di esami del sangue?"- chiede Emily spuntando dietro di me, seguita da Tommy.

"Candy."- afferma quest'ultimo - "Ti presento il capo indiscusso." - continua indicandomi - "L'agente Iris Amber, nonché l'agente più giovane del decennio, e quella che deve spiegare ad un paio di noi perché non ci ha avvisata del suo ritorno."- spiega Tommy elogiandomi, per poi guardarmi con la sua solita espressione da cane bastonato.

"E non è l'unico che pretende delle spiegazioni."- afferma Emily - "Ma prima di assalirti di domande ti lasciamo l'opportunità di salutare il tuo fratellino." - continua lei,  indicandomi la porta d'ingresso da dove è appena sbucato Adrian.

"Perché non mi hai avvisato?"- chiede quest'ultimo stritolandosi in un abbraccio spacca-ossa, sicuramente ereditato da nostra mamma. - "Se mi avvisavi sarei rimasto."- afferma riferendosi alla sua breve fuga in montagna durante la settimana.

"Era una sorpresa."- affermo rispondendo alla sua precedente domanda - "In più saresti stato a casa se invece di saltare scuola per andare in montagna con i tuoi amici fossi andato a scuola." - continuo io, comportandomi da sorella grande e responsabile.

"Ho visto Thomas girare per casa sta mattina."- afferma lui - "Tu doveri?"

"Vivo all' appartamento per un po'."- rispondo io - "Ieri sera mamma e papà mi hanno affidato una missione." - continuo poi lasciando intuire come è andata a finire.

"Chi è Thomas?"- chiede interessata Emily, Candy tende l'orecchio.

"È il suo migliore amico." - risponde Adrian - "Lo hai visto un paio di volte quest'estate." - continua cercando di stuzzicargli la memoria - "Ha la nostra età, alto e biondo."- aggiunge poi quando nota che Emily non accenna a ricordarselo.

"No."- ferma dopo alcuni secondi - "Non me lo ricordo." - continua poi - "Ma sono sicura che se passo da te più tardi lo trovo là." - aggiunge, ma quando nota che io non mi affretto ad annuire chiede: - "Mi stai dicendo che vivi da sola all''appartamento?"

"In realtà no."- ammetto io rimanendo sul vago, fino a quando non mi ritrovo quattro paia di occhi puntati di me e mi arrendo alla verità - "Con me vive anche..."

"Daniel."- afferma proprio quest'ultimo intervenendo per la prima volta nella conversazione - "Dobbiamo andare Darling." - continua lui - "Non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola?" - domanda retorico.

Senza protestare o rispondere mi avvio verso lo spogliatoi con quattro paia di occhi puntati sulla scheda, sicuramente tutti sgranati.

Ciao a tutti,
Sono finalmente riuscita a scrivere uno dei capitoli più complessi, uno di quelli che hai paura di scrivere, la mia paura era non far risaltare la "maschera" che si ostina a portare Amberley, ci sono riuscita?
Cosa ne pensate del capitolo? Vi è piaciuto?
Il prossimo capitolo a breve.
Se ci sono errori di battitura avvisatemi.
Buon notte,
Elettra_Writer.

Non è stata una mia scelta Where stories live. Discover now