6. All'ingresso del N.Y.V.C.

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Alla fine quei bastardi dei miei fratelli mi hanno permesso di cucinare. Ho preparato una semplice pasta al pomodoro, che, deduco dalle loro espressioni, hanno apprezzato molto.

"Ritiro tutto" - inizia Edward - "sei un'ottima cuoca."- continua lui - "Quando hai imparato?" - chiede curioso.

"Quando vivevo a Londra, molto spesso io, Ian e Margaret eravamo a casa da soli e, quindi, qualcuno doveva imparare ha cucinare, ma i fratelli Wolker non sono molto portati per la cucina" - spiego io, lasciando alludere a come è andata a finire.

***

Il pomeriggio lo passiamo a chiacchierare sulle mie capacità in cucina, sull'assurda 'bellezza' di Alexander, che sostiene di essere il più bello tra i quattro figli Amber, nella magnifica pronuncia in tedesco di Edward e, nella sfortuna in amore di Thomas.
Verso le cinque e mezza ci ritiriamo nelle nostre camere per preparaci all'uscita di stasera, dobbiamo essere pronti per le sette e trenta, ho due ore per preparami, basteranno abbondantemente, non so se è lo stesso per i miei fratelli, dato che a volte sono più lenti di me.
Quando entro in camera mi dirigo subito in bagno per farmi un'ulteriore doccia, questa volta solo al corpo.
L'acqua calda mi investe subito appena entro nel box della doccia, prendo il mio bagnoschiuma alla mimosa e lo strofino su tutto il corpo per poi sciacquarmi e uscire.
Appena esco dal bagno mi dirigo verso il mio letto, ho infilato l'intimo e sopra una maglia e un pantaloncino nero, ho impiegato solo mezz'ora per la doccia e, i vestiti li ho già preparati, devo trovare un'occupazione per questa ora e mezza.
Mi sdraio sul letto e osservo il soffitto bianco.

È strano essere tornata, soprattutto oggi mi sono accorta di quanto tempo ho perso con i miei fratelli. Non ci conosciamo più come due anni fa, quando sapevamo tutto di noi, me ne sono accorta oggi a tavola, quando hanno iniziato a chiedermi quando e dove ho cominciato a cucinare.
Non mi pento della mia scelta di essermene andata, ma alcune volte mi chiedo come sarebbe andata se fossi rimasta, cosa sarebbe successo se avessi affrontato il mio problema invece di scappare? Cosa sarebbe cambiato? Forse mi sarei fatta degli amici e non sarebbe strano preparami per uscire con gli amici dei mie fratelli, ma se non fossi partita non avrei incontrato Thomas.

Devo smettere di pensare come sarebbe andata diversamente, Thomas mi ha sempre detto che tendo a pensare troppo, a ragionare troppo sulle cose che faccio, afferma che penso e ripenso anche sulle piccole cose, per esempio su che strada prendere per andare a casa o, se entrare o no in un negozio. Io non mi accorgo neanche di farlo, succede dopo un tempo interminabile, dove rimugino sempre sulle stesse cose.

Guardo l'ora sul telefono e noto che come sempre, quando mi perdo nei miei pensieri, è passato un bel po' di tempo, circa una cinquantina di minuti, ho più di mezz'ora per finire di preparami e, quando mi rendo conto di questo, scatto immediatamente giù dal letto e mi dirigo verso la poltrona dove avevo appoggiato il mio vestire.
Per l'occasione ho deciso di indossare una dolcevita nera, che infilo dentro la gonna a vita alta grigia con motivi scozzesi che mi arriva fino a metà coscia, hai piedi metto una paio di tacchi che arrivano fino a poco sopra il ginocchio, anch'essi neri.
I capelli decido di lasciarli sciolti sulle spalle e, mi trucco in modo molto leggero, un semplice lucida labbra, un po' di mascara e, con l'eye-liner faccio una codina alla fine degli occhi color nocciola, simili a quelli di mia madre.
Abbiano un paio di orecchini oro e una collanina con un ciondolo a forma di goccia, mentre la catenina è anch'essa d'oro, è stato un regalo da parte della zia Rebekah e della sua famiglia, per i miei tredici anni.
Prendo dall'armadio una giacca di pelle rigorosamente nera e uno zainetto dello stesso colore. I mie fratelli hanno insistito per un'entrata in scena degna di Hollywood, per questo motivo loro andranno con la macchina di Edward, mentre io li seguirò con la mia amatissima moto, una Ducati 848 Evo nera.

Non è stata una mia scelta Where stories live. Discover now