Capitolo 50

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Hola, ce l' ho fatta, siamo al 50esimo! Il prossimo capitolo non arriverà tanto presto, lo faccio dal punto di vista di Justin.. comunque ditemi che cosa ne pensate del capitolo e di cosa succederà d'ora e in poi..

tenete gli occhi aperti, intorno a noi tutto è pericoloso. XXleti.

Capitolo 50

«Selena, sai che sono contrario a questo..ma hai capito tutto? cioè , voglio dire.. sai cosa fare? non voglio che ti succeda nulla di brutto.» «Luke stai tranquillo so perfettamente cosa fare.» chiudo più stretta la giacca bianca , il riflesso sullo specchio mi fa pensare a quanto io sia diversa, un anno fa alle sei del mattino , ero con il pigiama nel mio letto mentre adesso sono davanti ad uno specchio , con indosso delle calze a rete nere con sopra una giacca bianca intenta a camuffarmi per mettere un microcip su un tale che vuole fare non so esattamentte cosa, e tutto questo mi sembra così strano. Porto da un lato i capelli sciolti mentre Luke continua a divagare sul discorso con uno sguardo piuttosto perplesso e onestamente mi sento un po' in colpa. Sembra che lui e Sasha si siano messi d'accordo perchè dieci minuti prima che arrivasse lui è venuta Sasha a trovarmi e fare un bellissimo discorso sul 'perchè lo fai? potevamo trovare un altra soluzione.." cosa che entrambe sapevamo non c'era. «Potevamo trovare un altra soluzione o mandare qualcun altro per farlo.» «oh Luke, per l'amor del cielo , ma tu e Sasha vi siete messi d'accordo?! sappiamo bene tutti e tre che è l'unica soluzione!» alzo gli occhi al cielo esasperata.«Justin avrebbe trovato un altra soluzione diamine!.» urla sbattendo la mano sul muro bianco di fianco allo specchio. al nominare Justin è come se un altra lama mi trafisse il petto, se ne è andato e non è tornato.. ma questa volta ha fatto tutto di sua spontanea volontà e questo fa davvero male. Luke nota la mia espressione quasi sofferente e si passa le mani tra i capelli dalla disperazione. «Okay , scusami.. mi dispiace, non avrei dovuto tirarlo fuori adesso.. ma diamine, sei la mia sorellina e ho rischiato di perderti troppe volte!» sussurra per poi stringermi in un abbraccio che ricambio per poi staccarmi qualche secondo dopo . «Stai solo attenta okay?» annuisco infilandomi gli occhiali da sole neri per nascondermi, tutto questo sembra quasi essere troppo. «Attenta a dove mette le mani."» Sollevo le sopracciglia sentendo l'ironia dietro le sue parole, per quanto tenga a lui mi da' piuttosto fastidio che scherzi in un momento così.. prendo il casco vicino all' entrata e parto con il mio amato scooter bianco.

Phoenix è così tranquilla , non sembra neanche vera talemente c'è tanta pace.. mi chiedo come fa tutta questa malavita a nascondersi qua. continuo a guidare anche se non vedo nessuno di misterioso qua in giro..inizio seriamente a pensare che non venga. Lo scooter si ferma d'improvviso e io scendo a vedere che succede, sotto la ruota davanti c'è una pietra con un bigliettino , lo prendo leggendo la scritta.

"Selena, ho sentito tanto parlare di te.. vediamo se sei intelligente come mi hanno detto. Vai alla Road34 e fermati nel bar del palazzo, un mio amico verrà e ti darà alcune importanti informazioni per giocare con me, ma tranquilla mi farò sentire anche io . Buon divertimento e ricorda..io non perdo mai.-X"

Le istruzioni sono piuttosto chiare , riprovo a far partire il motorino che per fortuna mia riparte. Il palazzo se non ricordo male è a mezz'ora a piedi da qui, quindi in moto dovrei metterci un quatro d'ora. Riparto con l'aria che mi fa svolazzare i capelli , se Justin fosse qui starebbe a dirmi che non devo farlo , che è meglio se torno a casa.. una parte di me, quella più egoista vuole che lo faccia, vuole che adesso arrivi con i suoi capelli color grano e che mi dicadi smetterla supplicandomi con i suoi bellissimi occhi caramello, ma so che non lo farà, se ne è andato e per di più di sua spontanea volontà. Scuoto la testa cercando di rimuovere le lacrime che si sono formate sotto ai miei occhi. Sta volta non merita le mie lacrime . Arrivo davanti ad un edificio, potrebbe non essere questo, ma se consideriamo che è l'unico palazzo qua intorno direi che ci sono. scendo afferrando la valigetta nera, fa' abbastanza freddo, normale dato che sono le sette del mattino. Aggiusto la gonna del vestito nero, in questo momento mi sento un agente dell' FBI, sembro una donna d'affari per come sono vestita e una spacciatrice per i capelli, gli occhiali e la valigia nera. Cammino veloce sul marciapiede ringraziando del fatto che su queste strade deserte la mattina non ci sia nessuno. Il palazzo è piuttosto alto, entro dentro alle mura biancastre ritrovandomi in un entrata , le pareti sono di legno marroncino,un colore un po' insolito di legno.. Più o meno come l'arredamento antico. Su un mobile di legno scuro c'è uno specchio, la cornice è anch'essa antica, i ghirigori in oro ormai un po' sbiadito. Mi avvicino a passo lento davanti allo specchio, non è esattamente bello il mio riflesso, la qualità dello specchio è molto bassa e la mia immagine viene decisamente sfocata. Mordicchio il labbro inferiore tirandolo tra i denti, una mano si mette sulla mia spalla e guardo attentamente il riflesso scorgendoci quello di un ragazzo, il ciuffo lungo castano scuro ricade sugli occhiali neri, non vedendolo negli occhi non riesco a giudicare quanti anni abbia, direi una ventina, ma non lo giurerei.

All Dangerous || Justin Bieber [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora