Harry è un ragazzo con poco più di 13 anni , è stato preso a una delle accademie più prestigiose di tennis , a Londra , il suo sogno di diventare giocatore sembra allargarsi ogni giorno che passa.....
Ma non conosce nessuno nella nuova scuola ,oltre...
Simon quella mattina si era svegliato ed era andato nella camera di Louis. Il quale sembrava molto preoccupato dato che il giorno prima non aveva sentito minimamente Harry. Simon gli raccontò tutto, o per lo meno, ciò che si inventò al momento.
"Louis, fidati, io desidero il meglio per te e per Harry, ma devi capire anche che lui non può andare avanti così. Se continuate a stare insieme non passerete minimamente più un giorno in compagnia e questo non è di certo amore. Ne ho parlato personalmente con lui e abbiamo deciso che è meglio che torni a Doncaster, dalla tua famiglia, così che potresti seguire scuola la e iniziare a programmare il tuo futuro. Harry lo ha già scelto, e non sei tu, lui deve concentrarsi sulla sua carriera, sul suo sogno e lo dovresti fare anche tu Louis. Ma non qui. Questa non è la tua strada. E non potrai mai vivere per rendita di harry. Mi dispiace ma ho già parlato con la scuola di Londra, e visti anche i tuoi voti alquanto bassi, abbiamo deciso che devi tornare. Il tuo aereo ti attende, alle due di questo pomeriggio." Gli disse
Louis aveva pianto, lo aveva cacciato letteralmente dalla sua camera, però, tra lacrime e singhiozzi si preparò la sua valigia. Lo capiva, capiva tutto, però la verità è che non voleva farlo. Non voleva lasciare il suo harry. E in quel momento capii, non c'era sofferenza più grande di voler urlare al mondo le sue emozioni e non avere voce.
Così, prima di prendere il suo taxi e andare in aereo porto, bussò, forse per l'ultima volta, al riccio. Harry aprì subito la porta e si fermò a guardarlo. A guardare la sua valigia azzurra, come gli occhi del ragazzo. Questi ultimi erano bagnati, gonfi e pieni di cose da dire.
"E così ho l'occasione di vederti per l'ultima volta. ora il mio posto sarà in una mensola della tua libreria, immagino" disse allora il più grande
"Lou" Singhiozzo il minore "promettimi che non finirà così, promettimi, che prima o poi potremmo essere liberi di stare insieme, felici, promettimi che tornerai da me"
"Harry... hai sentito chiaramente quello che hanno detto... Simon, la scuola..."
"Lou, lo so, ma so anche che un giorno, un po' lontano da oggi, potremmo vivere insieme, senza pensieri preoccupazioni, solo io e te, senza tutti questi coglioni che decidono per noi."
"Lo spero anche io haz"
"Promettimelo"
"Har-"
"PROMETTIMELO!" Quasi urlò
"-t- telo prometto" balbettò Louis
Harry a questo punto lo abbracciò, più forte che poteva, cercando di aspirare il suo sapone, il suo profumo, non sapeva quando lo avrebbe risentito. Cercò di sentirsi a casa, ancora una volta.
Louis fece lo stesso, un po' più insicuro del futuro.
"Ci vediamo allora" disse dopo alcuni minuti il più piccolo
Louis si staccò e annuì, prima di lasciargli un casto bacio, Sfiorargli la guancia con le dita e poi prendere la sua valigia.
"Ti amo" Lo salutò
"Anche io, sempre"
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Louis allora prese il suo taxi e andò in aereo porto per poi prendere il suo aereo. Per tornare in una finta casa che Non lo avrebbe più fatto sentire realmente a casa. Come lo faceva sentire il suo harry, il suo ricciolino, il suo piccolo campione. Forse tanto piccolo ormai non era. Ma per Louis lo resterà sempre.
Sentivamo entrambi che tutto quello stava per finire, il loro amore. Anche se harry ci credeva ancora, doveva. Doveva essere forte. Entrambi dovevano. Ma una parte di lui era convinta che si sarebbero ricongiunti, l'altra no... Invece Louis vedeva il bicchiere mezzo vuoto, non riusciva a vedere un lato positivo in tutto questo. Neanche uno. Entrambi sapevano che non doveva andare a finire così, ma essendo ancora forse troppo immaturi e giovani, non capivano bene quale fosse le cosa giusta da fare. Quindi lasciarono andare. Come avevano sempre fatto. Lasciavano passare il tempo. Ancora tristi, depressi, piangendo lacrime d'amore su un cuscino. Ma senza facendo per cambiare le cose. Entrambi sapevano che avrebbero aspettato sempre che l'altro tornasse. Poiché si amavano. Un amore così non si vede tutti i giorni. Oggi giorno le coppie vanno in frantumi dopo così poco. I matrimoni rovinati.... Eccetera eccetera... Ma loro due, si amavano davvero. E se non fossero stati così giovani quando si sono conosciuti sarebbe andato fin da subito tutto in modo diverso. Magari meglio, magari peggio. Ma questo non lo possiamo sapere. Però, non si sa mai che la piccola parte positiva di harry sia proprio quella che aveva ragione...
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