Titanic

69 4 0
                                    

Suonò la sveglia alle 9 di mattina.
Harry sarebbe dovuto entrare in campo per le 14.
I due si alzarono ancora storditi.
"Giorno"
"Giorno amore"
Si dissero.
Per poi finire di prepararsi e andare a fare colazione.

-

"Cosa vuoi?" Chiese harry al liscio.

"Emm, direi un leggero succo alla mela è un toast, grazie amore."

"Prenderò le tue stesse cose, vado ad ordinare piccolo"

Dopo aver fatto una leggera e gustosa colazione in albergo si affrettarono nelle loro camere preparandosi per la partita (harry, con i suoi vestiti Lacoste spiccava sempre)

Una volta finiti di prepararsi si diressero verso i campi.
Erano le 11.35

-

11.40

-

11.45

-

11.50

-

12.00

-

12.10

L'avversario di Harry sembrava non esserci.
Dopo aver aspettato più di dieci minuti si decise ad andare a parlare con l'arbitro.

"Mi scusi" lo chiamò

"Si?"

"Sono Harry Styles, avrei dovuto giocare il torneo alle 12 ma il mio avversario sembra non essere ancora arrivato.
Sa qualcosa?"

"Come si chiama il tuo avversario?"

"Mi sembra Mick, Mick e qualcosa" rispose incerto.

"Mick lookwor?"

"Mi sembra di sì, si"

"Vado a chiamarlo per telefono, mi aspetti anche qui ragazzo"

12.15

-

12.20

-

12.30

-

12.35

"Mi scusi, il suo avversario solo adesso mi ha risposto, si è scusato, non potrà giocare la partita causa infortunio."

"Grazie, ma avrebbe potuto avvisare prima."

"Ha detto che sarebbe venuto personalmente per dirglielo ma non ha fatto in tempo"

"Va bene la ringrazio"

"Arrivederci caro, a domani"

"Arrivederci"

Louis stava ancora aspettando sulle panchine in legno davanti al campo centrale del circolo che iniziasse il match del suo ragazzo.

"Louis?" Lo chiamò finalmente il riccio

"Ou Harry!?" Affermò stupido "che ci fai qua?" Aggiunse, non sapeva ancora niente e gli sembrava strano che ancora non fosse iniziato la partita.

"Non gioco, il mio avversario ha avuto un infortunio."

"Ah" il liscio corrugò la fronte "perché puoi scegliere di non giocare?"aggiunse.

"Certo louis, se non stai bene come fai a giocare"

"Giusto"

"Stavo pensando, che dato che è estate e siamo in Sicilia.
Dato che io non gioco oggi.
Potremmo prenotare un Youth e farci un giro in queste splendide acque azzurre nel pomeriggio" disse sorridendo"se ti va" aggiunse poi.

Louis sorrise
"Mi sembra un ottima idea"

-

4.30
I due giovani ragazzi erano nel piccolo porto della cittadina siciliana.
Attendendo l'arrivo dello Youth.
Seduti all estremità della passerella che li divideva dal mare.
Entrambi, facevano dondolare i loro piedi avanti e indietro, a piedi nudi, sfioravano l'acqua salata.
Il sole era alto, normale da luglio.
Illuminava tutte le bellezze della cittadina.

Un leggero rumore interrompè il silenzio.
I due alzarono lo sguardo.
In profondità si intravedeva un piccolo Youth venire verso di loro.
Essi si alzarono.
Poi risero alla vista di colui che lo guidava.
Sembrava anziano ma faceva ridere il buffo cappello a triangolo che indossava.
Con un laccetto che lo teneva dritto sotto al mento.
L'anziano signore li salutò

"Buongiorno" Disse poi "siete voi i signori Louis Tomlinson e Harry Styles?" Chiese poi

I due ancora divertiti annuirono.

"Bene, allora questo è il vostro Youth, vi rivoglio qui entro le 6.30"

"Va bene" annuirono per poi sbrigarsi a salire sullo Youth.

Giusto il tempo per capire due meccanismi e partirono.
L'aria fredda tirava sui loro visi.
Le onde saltavano.
Il riccio si appoggio sulla punta della barca guardando in avanti.
Appoggiato con le mani sulla sottile ringhiera intravedè due delfini.

"Louis!!" Chiamò subito dopo "vieni a vedere!!!"

Il liscio si avvicinò con i capelli tutti sfatti dal vento verso il riccio.
Da dietro, appoggiò le mani sui fianchi del più piccolo e incastrò il mento sulla sua spalla.

"Guarda!" Lo attirò Harry

Louis cerco di scavare anche lui con gli occhi in profondità.
Fino a quando anche lui non vide i due bellissimi delfini che saltavano nel celeste.

"Sono stupendi" disse poi

"Lo so" rise il minore

Il maggiore rise altrettanto per poi baciare dolcemente la calda guancia del ricciolino.
Sempre mantenendo le mani sui fianchi di Harry disse:
"Amore, apri le braccia"

"Vuoi seriamente imitare jack e rose nel Titanic?" Rise nuovamente

"Forse" ricambiò la risata.

Il riccio fece ciò che gli aveva detto il più grande.

"Ora si che posso dire che sei la mia rose"
Pronunciò nell' orecchio del minore poi.

"Si e tu il mio jack"

"Ovvio"

Il due cascarono di nuovo in una leggera risata mantenendo lo sguardo all orizzonte.
Il blu li accecava.
Il cielo sembrava toccare le onde del dolce mar.

"Sei perfetto" sussurrò il più grande

"Lo sei anche tu"

help a dream just for love (larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora