Posso abbracciarti?

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Capitolo13

Parte Justin

Aspetto pazientemente che l'ascensore arrivi al piano terra, mentre mi guardo attorno. Mi trovo in un edificio a Boston e questo posto è davvero lussuoso.

Ho lasciato che Kensy raggiungesse i suoi genitori, e mi sono ricordato solo dopo delle valigie. La ragazza era troppo euforica per i miei gusti e stava cominciando ad essere più insopportabile del solito. 

Finalmente alle mie orecchie giunge il suono acuto che avvisa arrivo dell'ascensore. Monto i due bagagli nell'impianto di sollevamento, premendo il bottone dell'ultimo piano, così come mi è stato indicato dalla mia fidanzata

Prima che le porte d'acciaio si richiudano, un ragazzino si pianta dentro l'ascensore, senza staccare gli occhi dal suo tablet, che sta riproducendo un film. 

"A che piano vai piccolo?" chiedo cercando di essere cortese. Il ragazzo mi ignora, digitando il bottone dell'ultimo piano, continuando a guardare il suo film. Non riesco a resistere alla tentazione di sbirciare e do un'occhiata a ciò che sta guardando. "Guardi 'Scream 4'?" chiedo, ricordandomi il film che vidi qualche anno fa.

Il ragazzino alza lo sguardo e mi guarda malamente.

"E a te che importa? Se non hai amici vai su Facebook." commenta lasciandomi di sasso. Ma che diamine... Lo guardo stranito, chiedendomi come un ragazzino possa avere tutto questo coraggio. Io alla sua età avevo rispetto per i più grandi. Che gioventù... "Che hai da guardarmi così?" sbotta. "Sono per caso la tua donna?" domanda retoricamente. La mia che? Ma da dove spunta questo? "Vai a farti un giro." sbuffa tornando al suo film. 

Fortunatamente le porte dell'ascensore si aprono ed io mi affretto a prendere le valigie. 

"Hay, l'assassina è la cugina di Sidney." gli rivelo la parte finale del film, camminando tranquillamente per il piccolo corridoio.

Una sola porta è presente su questo piano, quindi non devo cercare molto. Busso un paio di volte e la porta mi viene aperta da Ophra, la mamma di Kensy. 

"Justin, finalmente! Benvenuto. Sono felice di rivederti..." mi sorride calorosamente, facendomi spazio per entrare. "Losh non vorrai stare lì spero." aggiunge la donna esasperata.

Volto la testa, guardando con chi sta parlando Ophra. Mi trovo davanti al mocciosetto dell'ascensore. Oh diamine, lui è il fratello di Kensy, Josh.

Ecco spiegato perchè il suo caratteraccio mi sembrava famigliare.

"Kensy!" grida d'improvviso il ragazzino, cominciando a correre incontro a sua sorella. Ophra mi dice di lasciare le valigie  accanto alla porta e di raggiungere gli altri in salotto.

Ci troviamo nell'attico del palazzo e questo posto è magnifico, un vero paradiso. Tutto è decorato in stile moderno e non sembra esserci niente fori posto.

Mi siedo affianco a Kensy, che tiene tra le braccia quel mostriciattolo, mentre lo tortura in ogni modo possibile. 

"Mamma!" grida il marmocchio cercando di sfuggire dalle grinfie della sorella. 

"Fai il bravo Losh." sussurra Kensy continuando a solleticare la pancia del bambino. Mi chiedo per quale motivo lo chiamino Losh. Lo ha fatto poco fa Ophra ed ora lo ha ripetuto anche Kensy. . 

"Dio ragazzi, sono così felice di vedervi qui, ma ancora non comprendo il motivo della vostra visita." ammette la donna sedendosi su una poltroncina accanto al divano su cui io e la ragazza siamo seduti.

Guardo Kensy confuso, credevo lo avesse già detto ai suoi genitori. Lei mi rivolge la sua attenzione per la prima volta da quando sono entrato nell'appartamento. 

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