CAPITOLO 12

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Trovammo la tavola piena di prelibatezze abruzzesi.

"Che meraviglia" Mi sfuggì e la madre di Gianluca mi sorrise.

"Finalmente se magna" disse Ignazio

"Igná neanche fossi stato a digiuno due settimane hahahah" disse Gianluca

Tutti ridemmo e ci accomodammo a tavola.

[...]
Ci eravamo alzati da tavola mezz'ora fa ed io mi stavo recando in camera di Ignazio.
Bussai alla porta e poco dopo Ignazio mi aprì e notai la sua espressione sorpresa nel vedere proprio me.
Aprì la porta ancora un po' per farmi entrare e poi la richiuse quando fui dentro la stanza.

"É successo qualcosa?" Disse
"Questo dovrei chiederlo io a te...sei strano in questi giorni..."

Lui sospirò e si sedette sul letto facendomi segno di mettermi al suo fianco.

"Non posso dirti perché sono così...probabilmente non posso dirlo a nessuno ma devo cercare di farmi passare sta cosa il più velocemente possibile.." disse guardando a terra

"Io non voglio costringerti a dirmi una cosa che non vuoi ma spero di rivedere il vecchio Ignazio...mi piaceva molto"

"É questo il problema!" Disse e io mi spaventai per il suo tono alto improvviso "Tu adesso stai con Piero ma...Giada tu mi piaci"

Rimasi attonita. Era uno scherzo vero? Doveva per forza esserlo...

Ignazio notò la mia espressione e sospirò.

"Non avrei dovuto dirtelo"

Cercai di riprendermi e gli misi una mano sulla spalla.

"Igna va tutto bene...é normale che io sia rimasta un po' così e mi dispiace...io ora sto con Piero e ci sto bene....non volevo creare tutto questo..."

Ignazio mi sorrise lievemente e mi abbracciò.

"Magari mi passerà presto" disse e abbracciandomi ancora ci salutammo e tornai nella mia stanza decidendo di non farne parola con Piero.

...

Ormai é sera....

"Amore andiamo a fare un giro??" Disse Piero e il modo in cui mi aveva chiamata mi fece battere forte il cuore.

"Sii" risposi.

Ci cambiammo e andammo di sotto.

"Noi usciamo" disse Piero a Gianluca che era a vedere la tv insieme a suo fratello Ernesto.

"Aspettateeeee" sentì urlare

Ignazio corse verso di noi, era in jeans e aveva il petto nudo per via del caldo. Arrosii. Ignazio lo notó e sorrise compiaciuto.

"Che te sorridi??" Disse Piero

"Oh niente" disse Ignazio poi mi guardó e mi sorrise, arrosii ancora di piú per la vergogna.

"Che volevi??" Disse ancora Piero

"Volevo salutare la mia migliore amica come si deve" disse Ignazio e tutti lo guardammo interrogativi, lui si avvicinò verso di me e io mi sentì il viso in fiamme.

Mi abbracció e mi diede un bacio sulla guancia mentre io rimasi piuttosto stranita, Ignazio poi si staccò e sorridendomi ancora salì le scale.
Cosa stava cercando di fare adesso?

Io e Piero uscimmo e passeggiammo per Roseto mano nella mano, verso le 22:30 tornammo a casa Ginoble.

Entrammo e senza fare rumore visto che dormivano tutti andammo nella nostra stanza, ci cambiammo e andammo nel letto. Io e Piero ci scambiammo un bacio e piano piano ci addormentammo stretti l'uno all'altra.

Il giorno dopo salutammo la famiglia Ginoble e salimmo sul Van...prossima tappa: Sicilia.

Un Grande AmoreWhere stories live. Discover now