CAPITOLO 11

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Il Van che ci aveva portato qui inizialmente adesso era proprio di fronte all'hotel, i ragazzi mi avrebbero portata a casa a fare le valigie e sarei partita con loro. Visto che dovevano tornare a casa volevano farmi conoscere le loro famiglie e la cosa mi stava agitando parecchio.

Quando sistemai le mie valigie sul Van e salì mi dissero che la prima tappa era la casa di Gian quindi decisi di mettermi comoda e di godermi il viaggio appoggiata alla spalla di Piero ma mi ritirai subito quando capì che gli altri ancora non sapevano niente di noi, guardai Piero e lui mi capì subito rassicurandomi con un sorriso

"Ragazzi non vi ho detto che mi sono fidanzato" disse e io mi coprì la faccia con la mano.

"Cosa?! Con chi? E quando?" Disse Gianluca confuso

"Con lei" disse Ignazio con voce cupa indicandomi e Gianluca ci fece subito le congratulazioni tutto felice ma solo io mi accorgevo che Ignazio era maledettamente strano? Mah

Passammo il viaggio a parlare, guardare le novità sul telefono e dormire perché eravamo abbastanza stanchi.

Verso le otto di mattina arrivammo a casa di Gianluca, avevamo fatto una piccola sosta durante la notte visto che eravamo tutti stanchi.

Gianluca andò a bussare alla porta e poco dopo aprirono, Gianluca abbracció forte sua mamma che subito chiamó suo marito e si abbracciarono tutti e tre.
Poi si girarono e con un abbraccio salutarono anche Ignazio e Piero.
La signora ginoble mi guardó e sorrise.

"Ciao piacere sono la mamma di Gianluca, sei..la sua fidanzata??"

Diventai subito rossa e risposi balbettando
"ehm...no s-sono.."

Non riuscí a finire la frase che parló Piero.

"É la MIA fidanzata"

"Oh scusatemi, prego entrate" disse

Entrammo in casa e ci fece vedere le camere poi dopo andammo a sistemare le valigie e tutto il resto.

"Il Barone oggi si é dimostrato un gelosone" dissi ridendo mentre sceglievo la maglia da indossare oggi

"Ero rosso di rabbia, tu sei solo mia guai a chi ti tocca" disse e gli sorrisi felice

"E guai a chi tocca te" gli dissi e lui mi baciò una guancia abbracciandomi da dietro.

Nella stanza spuntò Ignazio, ci guardò per qualche istante

"il pranzo é pronto" disse ed uscì

"Credo che Ignazio non stia bene...dopo vorrei parlargli" dissi e Piero annuì poi mi prese per mano e andammo al piano di sotto dove...

Grazie per le tantissime visualizazzioni spero che il capitolo vi piacciaaaa♥♥♥♥♥♥

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