House of Cards || CRIME AU [IN PAUSA]

Chapter Fifty-Seven

Namjoon terminò la chiamata e tirò via il telefono per fissare lo schermo per alcuni secondi prima di abbassarlo sul tavolo.  Dopo tutta quell'attesa, agitazione e sudore per tutto quello che era successo nelle ultime diciotto ore, finalmente aveva la risposta che sperava disperatamente.  Era piuttosto strano ora sapere che tutto andava bene dopo che tutto sembrava essere andato così storto, ma era anche confortante.  Namjoon finalmente si sentiva come se potesse respirare di nuovo e la mancanza di preoccupazione era una sensazione meravigliosa, non più il peso schiacciante sul suo petto che lo trascinava verso il basso.  Non c'era bisogno di controllare religiosamente le notizie ogni tre minuti nel caso in cui venisse rilasciato un aggiornamento, non più il ritmo e l'irrequietezza che lo affliggevano così da non riuscire a dormire o mangiare.

Taehyung era vivo.  Ferito e picchiato, ma ancora molto vivo.  Era abbastanza per fargli esalare il fiato in una risata sommessa e prima che potesse trattenersi stava ridendo davvero senza una sola preoccupazione.  Rideva in un misto di sollievo e di gioia, rideva perché ora si sentiva leggero e pieno di sollievo;  non in modo maniacale, ma solo con giubilo.

"È vivo?"  chiese Hoseok in tono cauto, anche quando era una domanda piuttosto stupida.  Ovviamente Taehyung era vivo, gli stava parlando da diversi minuti e aveva detto il suo nome più volte in sua presenza.  Ma ha compreso perfettamente la volontà del compagno di squadra di confermarlo ed esserne certo.  Quindi ha alzato la mano verso di lui, facendogli un segno di "OK" con le dita mentre le ultime risatine morbide scappavano.  "Oh, grazie cazzo."

Namjoon ha effettuato l'accesso al database che aveva impostato per il loro scambio di informazioni e con diversi clic del mouse ha individuato l'ultima registrazione.  Lo ha cancellato senza nemmeno un battito di ciglia.  Lì, tutte le prove fisiche della loro conversazione erano state cancellate e non c'era nulla che potesse ricollegarsi al loro dipartimento.

"Hai menzionato la parola 'colpo', qualcuno è stato colpito;  cosa è successo?"  chiese Hoseok incrociando le braccia sulla scrivania.  "A chi hanno sparato?"

"Sono entrambi vivi, The Boy è illeso da quello che so ma non Taehyung, si è preso una pallottola per lui."  Alle sue parole vide l'espressione di Hoseok cambiare, indurirsi agli angoli delle sue labbra.  "Alla spalla, ha detto di aver ricevuto un trattamento di qualche tipo, quindi speriamo che tutto vada bene".

"Che coppia siamo, entrambi cuciti come fottute bambole di pezza."  Hoseok scosse la testa a questo.  Era passato un po' di tempo da quando i suoi punti si erano sciolti, ma il sentimento era ancora appropriato.

"Speriamo che non subisca danni permanenti, le lesioni alla spalla sono rischiose in generale e le sparatorie lo sono ancora di più.  Ci sono così tante possibilità di danni ai legamenti o alla cuffia.  Ricordi quella volta che ho quasi strappato un legamento durante un raid?  Non riesco a immaginare il dolore che deve attraversare.  Ma ehi, con un infortunio del genere Tae potrebbe andare in pensione con una pensione da eroe nel momento in cui ha finito di lavorare sotto copertura".

"Non dargli nessuna idea..." Namjoon mormorò sottovoce mentre guardava di nuovo il telefono.  Il telefono usa e getta rettangolare era un blocco economico e piuttosto brutto di plastica grigia, ma guardarlo in quel momento era come guardare il Santo Graal.  Era portatore di una grande notizia e dovette resistere con forza all'impulso di sollevarlo e baciare con sollievo il dispositivo. 

"Indovina un po?"  Hoseok alzò le sopracciglia verso di lui, la curiosità per tutta la sua faccia. 

"Jeon conosce già l'hacking del server pornografico.  Taehyung ha dovuto contattarlo e gli ha parlato di un problema, qualcosa a che fare con la cessazione della produzione.  Quindi questo significa che Jeon lo sa, deve farlo, altrimenti non l'avrebbe detto a Taehyung".