House of Cards || CRIME AU [IN PAUSA]

Chapter Forty-Four

La vista di Hoseok che passeggiava nell'ufficio del dipartimento la mattina era una cosa che scioccava e confondeva Namjoon. Il suo compagno di squadra avrebbe dovuto essere ancora a riposo in ospedale o a casa per almeno altri due giorni. Eppure entrò poco prima dell'inizio del suo turno di lavoro e per un momento Namjoon poté solo fissarlo senza battere ciglio. C'erano così tante domande che avrebbe voluto fare, ma era incapace di farlo. Sembrava che sarebbe stato scioccato al punto di rimanere senza parole il più delle volte in questi giorni, un nuovo aspetto del lavoro. Namjoon non sapeva bene come sentirsi al riguardo.

Troppo shock fa male al cuore e alla mente.

Namjoon si chiese come si sentiva il cuore di Taehyung in questi giorni? Andava sempre troppo veloce e lo faceva sudare? Si sentiva spesso come se potesse morire per un attacco di cuore, o davvero non sentiva più niente del genere? Batteva anche a questo punto? Per quanto riguarda la sua mente, beh... quella era una cosa a cui non voleva proprio pensare.

Si stava avvicinando il pranzo quando decise di fare una pausa momentanea per parlare con il suo compagno di squadra. Namjoon non poteva stare lì a fissarlo di tanto in tanto per assicurarsi che stesse bene, che non soffrisse o qualcosa del genere. A suo merito, Hoseok sembrava dannatamente in forma. Forse più stanco del solito, ma niente di più. Non sembrava affatto che avesse passato qualcosa di così traumatico come essere pugnalato tre volte allo stomaco. Le ferite superficiali significavano poco per lui. Pensava che Hoseok avesse bisogno di più di qualche giorno di riposo, secondo lui, e stava per dirglielo. Infatti spinse via la sedia della sua scrivania e attraversò il dipartimento per andare dritto da lui.

"Sai che non dovresti essere qui, fratello", osservò Namjoon mentre si spostava per sedersi sul bordo della sua scrivania. "So che forse non mi crederai, ma sei stato accoltellato solo un paio di giorni fa".

"Sono solo punti di sutura, Namjoon," ribatté Hoseok mentre si allontanava dallo schermo del computer. "Non è che sono attaccato a una macchina di supporto vitale. Il lavoro alla scrivania non è niente, posso stare seduto qui per otto ore senza sudare". Ha scrollato le spalle per enfatizzare questo punto, senza nemmeno trasalire per il movimento.

"Dovresti almeno essere a casa a riprenderti", ha argomentato. "Non importa prendersela comoda, non dovresti lavorare affatto, Hoseok. Dico sul serio. Non è solo per i punti o altro, avevi bisogno di un riposo mentale. Sì?"

"Senti", Hoseok si spostò sulla sedia in modo da potersi avvicinare a lui. "Stavo per impazzire in quell'ospedale. Tutto quello che potevo sentire era odore di candeggina, piscio e morte. Non ho bisogno di una pausa, fisica o mentale. Ho bisogno di continuare a lavorare per la squadra. Questo è il posto migliore dove posso stare al passo con i tempi, ok?" Namjoon mantenne il suo sguardo per qualche secondo e osservò l'altro uomo dare un'occhiata al dipartimento. "Non posso seguire tutto come vorrei nel mio appartamento riposando la mente. Qui posso, il lavoro d'ufficio mi va bene ed è anche un'ottima copertura per l'operazione. Se succede qualcosa e io lo so, sono ancora al top".

"Ti avrei aggiornato subito", disse Namjoon con voce tranquilla. "Sei un membro importante della squadra e non saresti stato lasciato fuori dal giro".

"Preferisco stare sopra io stesso e non rallentare nessun altro". Hoseok era ancora seduto in avanti sulla sua sedia e chiaramente voleva continuare a parlare con lui, parlando a bassa voce per non essere ascoltato da Daesu che era seduto dall'altra parte della stanza alla sua scrivania a lavorare al computer. "Qualche aggiornamento su Tae?"

"È stato avvistato un paio di volte dopo il vostro attacco, ma questo è tutto, non ho ancora nulla di concreto", ha spiegato Namjoon. "Di solito è in compagnia del ragazzo, ma una volta è stato visto da solo e un'altra volta è stato visto con un giovane. Uno che non ho mai visto prima".