Capitolo 14

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" Edith oggi non si esibirà poiché ieri, durante le prove, si è fatta male alla caviglia.
Nulla di grave, fortunatamente, ma per evitare che la situazione si complici per oggi eviterà di ballare."
Annuncia la conduttrice sotto gli occhi dispiaciuti del pubblico e dei professori.
Non mi è ancora passato il dolore alla caviglia ma sembra leggermente diminuito da ieri.

" Alex." Lo chiama Maria.
" Lui sull'amore scrive questo:
È quella macchia nera sul bianco.
Quella differenza che rende unica ogni briciola sui momenti del tempo.
Quel leggero soffio di vento che accosta la porta della stanza. Quel profumo che spruzzi ogni mattina sul collo prima di uscire. È tutto Quello che vedi senza vedere. L'amore nasce semplicemente da noi, dalla nostra concezione di tutto, nasce nel nostro lasciarci andare, nel nostro arrenderci alla bellezza.
Nasce da due occhi e non finisce più.
È quello che non vedi ma che vedi allo stesso tempo.
Quello che sai di aver calcolato perfettamente ma il risultato in qualche modo ti esce sempre sbagliato.
L'amore è un contro senso semplicemente perché con le nostre combinazioni di parole senso non ha, sempre nel silenzio delle cose."
Mi predo completamente nelle splendide parole scritte dal ragazzo, nella sua concezione d'amore.
" Alex canta - Chissà se lo sai.- "  Dice Maria e la base della canzone parte.

Ti ho guardata e per il momento
Non esistono due occhi come i tuoi
Così neri, così soli che
Se mi guardi ancora e non li muovi
Diventan belli anche i miei
E si capisce da come ridi che
Fai finta e che non capisci, non vuoi guai
Ma ti giuro che per quella bocca che
Se ti guardo diventa rossa
Morirei.

Ma chissà se lo sai?
Ma chissà se lo sai?
Forse tu non lo sai
No, tu non lo sai.

Poi parliamo delle distanze, del cielo,
E di dove va a dormire la luna quando esce il sole
E di come era la terra prima che ci fosse l'amore
E sotto quale stella, tra mille anni
Se ci sarà una stella, ci si potrà abbracciare?
E poi la notte col suo silenzio regolare
Quel silenzio che a volte sembra la morte
Mi dà il coraggio di parlare
E di dirti tranquillamente,
Di dirtelo finalmente
Che ti amo
E che di amarti non smetterò mai.

La canzone mi arriva diritta al cuore, sembra volermi parlare.
Ripenso al discorso del ragazzo sull'amore.
Credo di averlo già sentito, mi sforzo di capire,
di ricordare.
Chiudo gli occhi cercando all'interno della mia mentre che tra la melodia della canzone mi riporta indietro nel tempo.

" È davvero imbarazzante." Commenta il ragazzo seduto accanto a me.
" Smettila." Dico cercando di sentire il discorso che il ragazzo sul palco sta recitando :
" Quel leggero soffio di vento che accosta la porta della stanza. Quel profumo che spruzzi ogni mattina sul collo prima di uscire. È tutto Quello che vedi senza vedere. L'amore nasce semplicemente da noi, dalla nostra concezione di tutto, nasce nel nostro lasciarci andare, nel nostro arrenderci alla bellezza."
Cerco di ascoltare il discorso ma vengo nuovamente interrotta.
" No dico davvero. " sbuffa il ragazzo dagli occhi celesti.
" È il teatro. " Spiego con ovvietà.
" E comunque ti ho inviato a vedere le prove dello spettacolo non a commentare tutto ciò che succede qui dentro." Incrocio le braccia al petto esausta dal suo comportamento.
" Io lo sapevo che dovevo andare a giocare a calcetto con i miei amici."  Dice il ragazzo.
" Sei un cretino Edoardo." Gli colpisco il braccio e lui fa finta di essersi fatto male.
" Si, è tu ami questo cretino." Sorride beffardo.
" Mi chiedo cosa avessi al posto della testa il giorno in qui ho accettato di diventare la tua ragazza."  Dico prima di ammutolirmi per ascoltare la fine del discorso del ragazzo sul palcoscenico, di cui non riesco a vedere il volto, forse per la troppa distanza che c'è tra di noi.
" Quello che sai di aver calcolato perfettamente ma il risultato in qualche modo ti esce sempre sbagliato.
L'amore è un contro senso semplicemente perché con le nostre combinazioni di parole senso non ha, sempre nel silenzio delle cose." Applaudo leggermente commossa appena finisce il discorso.

Ritorno con la mente alla realtà.
Non riesco a credere a ciò che ho ricordato.
Avevo un ragazzo.
Ero fidanzata e, adesso, tante domande a cui non ho una risposta stanno popolando la mia mente.

I ragazzi hanno quasi tutti finito di esibirsi.
È stata loro riconfermata la maglia e nessuno è stato eliminato.
È entrata una nuova ragazza, Sissi, una cantate che è piaciuta a tutti è tre i giudici di canto.

                                    ********

" Ho ricordato papà." Dico tutto d'un tratto.
" Cosa hai ricordato ?" Chiede lui confuso.
" Avevo un ragazzo, Edoardo." Parlo tutto d'un fiato.
" Ti ricordi di lui?" Sento la sua voce leggermente stupita.
" Si.. Non tutto ma mi ricordo com'era fatto e che eravamo fidanzati.
Perché non me lo hai detto?
Come ci siamo lasciati ?" Gli pongo solo alcune delle mille domande a cui sto cercando una risposta.
" Tu e Edoardo eravate fidanzati prima dell'incidente.
Non volevo stressarti con troppe informazioni che non saresti stata in grado di ricordare." Lo sento sospirare.
" Non capisco. Perché non è venuto a trovarmi in ospedale? " chiedo confusa.
" oh tesoro lui è venuto.
Ma tu eri davvero scossa e lo hai cacciato via.
Gli hai urlato contro e dopo la sua visita ti sei rifiutata di parlare con qualcuno.
Lui sa che non l'hai fatto apposta, infondo non ti ricordavi di lui ma ha preferito lasciarti andare e proseguire la sua vita."  Ammette, riesco a percepire il mio cuore contorcersi, il ragazzo aveva deciso di proseguire la sua vita senza di me. Avrei voluto chiedergli il perché ma ancora molte, troppe, cose non mi erano chiare.
" I-io non mi ricordo della visita." Dico leggermente imbarazzata. Eppure ricordavo tutte le persone che mi erano venute a fare visita.
" Eri appena uscita dalla rianimazione...
non eri lucida." Cerca di spiegarmi papà ma un rumore mi distrae, mi volto e quasi mi spavento notando Alex, vicino alla porta che aveva origliato la conversazione che stavo intrattenendo al telefono.
Non dice niente e con passo deciso mi volta le spalle e sparisce dalla mia vista.





Spazio autrice.

Si lo so, con questo capitolo ho " rovinato " le vostre teorie sulla storia e sul fatto che Alex e Edith, in passato, erano fidanzati.
( sarebbe stato troppo ovvio e a me non piacciono le cose ovvie.)

Non voglio anticiparvi niente ma per " consolarvi." Vi posso dire che come ormai ( credo) che tutti abbiate capito Alex, in qualche modo, c'entra con il passato di Edith.

Quindi la domanda è : che ruolo aveva Alex nella vita di Edith?

Leggendo sono sicura che lo scoprirete.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Vi mando un abbraccio virtuale ❤️
~ lexi

Ricordati di me// Alex // Amici21Where stories live. Discover now