CAPITOLO 19

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Il primo ad accorgersi della presenza dell'altro fu Jeongin. Non indossava i suoi occhiali da vista e da lontano gli restava difficile mettere a fuoco tutto precisamente. Lo osservò per qualche minuto da dietro ad uno scaffale cercando di non farsi notare.

Voleva raggiungerlo, abbracciarlo e urlargli contro perché non c'era stato quando più aveva bisogno di lui. Aveva affrontato tutto da solo. Sì, c'erano stati tutti i suoi amici e la sua famiglia, ma non c'era stato il suo migliore amico. Anzi, era letteralmente scappato senza lasciargli traccia di dove potesse essere.

Nonostante fosse arrabbiato con il suo amico, se ancora poteva chiamarlo così, si ritrovò con un piccolo sorriso sulle labbra per averlo finalmente trovato. Posò la farina, il lievito e le gocce di cioccolato su di un mobile per poi iniziare ad avvicinarsi molto lentamente al ragazzo che era occupato a leggere gli ingredienti presenti in un pasto precotto.

Erano a meno di un metro di distanza e Jeongin sentiva la sua gola chiudersi, aveva il respiro corto e gli stavano tremando le mani. Cosa sarebbe successo una volta che si fosse voltato a guardarlo? Sarebbe scappato via di nuovo?

Si schiarì la voce per attirare l'attenzione di Chan, ma non lo sentì. Allora prese le ultime briciole di coraggio che aveva e lo chiamò.

-E-ehi- gli tremò la voce. Aveva quasi sussurrato e non sapeva se questa volta lo avesse sentito o meno. 

Chan alzò lo sguardo dal pacchetto senza voltarsi, non era sicuro della situazione che stava vivendo e pensava di averlo immaginato. Sentiva il cuore battere velocemente e voleva correre via. Non era pronto, non sapeva neanche cosa dire.

Si ritrovarono uno di fronte all'altro dopo qualche secondo. Erano in completo silenzio e avevano gli occhi incastrati tra di loro. 

-Ehi- ruppe il silenzio Chan con un'espressione incomprensibile -come stai?-

-Bene... credo- rise nervosamente il più piccolo.

Chan annuì.

Tutto qui? Era questo tutto ciò che avevano da dirsi? Assolutamente no, ma furono le uniche cose che gli vennero in mente.

-Io devo andare- disse Chan balbettando e iniziando a indietreggiare -ci vediamo- e andò via senza aspettare una risposta.

Ci vediamo. Era davvero così? Nessuno dei due lo sapeva. La cosa certa era che avevano entrambi il cuore in mille pezzi e che se avessero avuto più coraggio si sarebbero almeno abbracciati.

This is my fault - JeongChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora