CAPITOLO 17

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Una volta atterrati, Chan prese subito il treno per tornare a casa. Appena aperta la porta ricevette un messaggio da parte di Minho.

-Changbin vi ha visti in aeroporto. Non te lo sto dicendo perché credo che tu debba continuare a nasconderti. Te lo sto dicendo perché penso sia arrivato il momento di smettere.-

Sbuffò e si diresse verso il bagno lasciando la valigia nel corridoio di fronte la sua camera. Si fece una lunga doccia cercando di rilassarsi, ma ogni volta che sentiva di stare bene gli tornava in mente quella situazione. Si sentiva stressato e avrebbe fatto di tutto per alleviare quel peso. 

Uscì dal bagno con un asciugamano in vita e uno sulle spalle. Entrò in camera e si fermò di fronte la parete di sughero per osservare le foto che aveva appeso il primo giorno che si era trasferito. C'era una foto di gruppo con i suoi amici, una con la sua famiglia, il suo cagnolino e infine una foto con Jeongin. Non dava troppa attenzione a quelle foto, cercava di passare meno tempo in camera e più tempo nelle altre stanze della casa, tanto che il divano era diventato il suo nuovo letto.

Forse in fin dei conti Minho aveva ragione, era passato tanto tempo, doveva provare a tornare indietro. Magari avrebbe iniziato a vedere la situazione con una prospettiva differente. O magari era semplicemente troppo stanco in quel momento per trovare motivi per continuare a stare lontano, ne avrebbe trovati di nuovi il giorno dopo a mente lucida.

Decise di vestirsi e uscire per fare una passeggiata. Dopo una ventina di minuti decise di fermarsi e comprare delle cose in un supermercato. Entrò e prese un carrello.

Iniziò a girare tra gli scaffali e prese dei pacchi di noodles, patatine, della carne e ovviamente delle birre che avrebbe bevuto da solo quella sera. Andò in cassa per pagare e poi uscì dal negozio e tornò a casa.

Quella notte si ubriacò, non voleva più pensarci. Voleva far sparire quei rimorsi e quei sensi di colpa. Voleva far scomparire quella voce dentro la sua testa che gli ripeteva di tornare da lui, voleva trovare il modo di non sentire più quella risata, non voleva più vedere quel viso, quel sorriso. Voleva poter tornare indietro e avere più coraggio di dirgli tutto ciò che avrebbe voluto dirgli. 

Ma ormai era troppo tardi e sapeva che anche se fosse tornato, non gli avrebbero permesso di incontrarlo. In fin dei conti non lo meritava, no? Era stato lui ad aver creato tutti quei problemi.

This is my fault - JeongChanWhere stories live. Discover now