38) la gazzetta del profeta.

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REBECCA:
Mi sveglio, con addosso solo un quarto delle lenzuola. Non ricordo molto bene quello che è accaduto ieri notte, devo aver preso davvero una bella stoppa d’alcol. Mi gira la testa a duemila, mi sembra di morire a momenti. Mi ero quasi dimenticata della sensazione del dopo sbornia, quanto realmente si sta male. Passo una mano sul mio volto, ancora truccato e spreciso a tutti gli effetti. Strofino un dito sugli occhi, tentando di mettere a fuoco gli oggetti. La vista mi scompare per qualche secondo, una sfocatura perpetua si forma davanti alle mie pupille.

Mi sollevo, guardando a destra e sinistra. La maggior parte dei nostri indumenti sono sparsi sul pavimento. Mi volto verso sinistra, la sagoma di Draco, ovviamente, non c'è. Oramai sono abituata alle sue sparizioni giornaliere, sparisce come se fosse un'ombra che si nasconde dal suo creatore.
Mi sollevo, con il corpo completamente nudo. Afferro la camicia di Draco sul pavimento, indossandola sulle mie spalle scoperte. Avanzo di qualche passo, lasciando scivolare le mie fredde dita lungo il tappeto caldo.
Mi guardo un po' intorno, la stanza è più in disordine del solito. Libri e pezzi di carta sono sparsi sul pavimento, per non parlare dei vestiti che coprono la maggior parte del terreno.

Un rumore d'acqua mi distrae: proviene dal bagno. Draco sta facendo la doccia, finalmente non è scomparso.
*Clack*
Un colpo secco colpisce il vetro della finestra. Mi volto di scatto, sospirando di soprassalto. Socchiudo gli occhi, mettendo a fuoco quello che ho davanti alle pupille.
Sembrerebbe...un gufo.
Mi avvicino passo per passo, osservando il volatile dietro il vetro che mi attende. Porta una busta in bocca, ticchettando il suo becco sulla specchiera per entrare. Allungo la mano verso la maniglia, girandola lentamente. Il cielo è splendido, un rosa pastello copre tutte le nubi, pitturando il cielo di un colore incantevole.

Rimango mozzafiato. La vista da questa ala del castello è qualcosa di incredibile, tutto sembra puntato alla perfezione.
Spalanco la finestra, appoggiando le unghie sullo spalto della chiusura. Osservo il pennuto, un colore bianco lucido macchia le sue piume pettinate alla perfezione. È così...soprannaturale la bellezza di questa creatura, ha tutta l'apparenza di una  manodopera Angelica.
Una creazione creata dall'alto, forse un angelo?
Porgo la mano verso l'animale, tentando di accarezzarlo. Punto l'indice verso di esso, andando adagio per dimostrargli che non ho intenzione di fargli del male. Socchiudo la bocca, mordendo il mio labbro inferiore, nascondendo un piccolo sorriso compiaciuto sotto i baffi.
Appoggio un dito sul suo capo morbido e dopo la mano.
-'Avanti, bravo piccolino' sussurro tra le parole che mescolo, tirandone fuori qualcosa.

Il pennuto mi osserva con quegli occhioni celesti, nascondendo tutta la galassia intera all'interno. Quanta magia, quanto splendore dentro quegli oceani, quelle pozzanghere di colore che brilla sotto il sole mattutino. Sorrido di colpo, era da tanto che non vedevo qualcosa di tanto meraviglioso.
Potrei dire che io e questo gufo bianco, siamo le uniche cose più pure di questo tenebroso castello. Tutta l'oscurità che mi ruota attorno, tirandomi addosso merda e ombra, mi sembra così...invadente ecco.
Ma guardando questa creatura, mi sorge tutta la sua fantastica purezza che brilla. È come se io e lei ci capissimo....fossimo simili. Come se fosse l'unica forma di vita su questa terra a marchiare il mio stesso legame. Mi fa sentire così al sicuro, così a casa il suo sguardo, protetta.

Mi concentro su quello che tiene in bocca, afferro il pacchetto che stringe con il becco e lo tengo stretto tra le mani.
Un colpo di porta ci distrae entrambi, il pennuto emette un balzo leggero, come se si fosse effettivamente spaventato.
-'Shh sta tranquillo!' sussurro accarezzando il suo capo dolcemente.
Mi volto: Draco è uscito dalla doccia.
-'Per l'angelo Draco! fa più piano!' ribatto voltandomi nuovamente verso il gufo.
Volta il suo teschio verso un lato delle sue spalle, copiando a pieno i miei versi.
Sposta poi il volto verso Draco, per poi sollevare le sue ali e andarsene.
-'Come cazzo hai...come ci sei riuscita?' la voce di Malfoy invade le mie orecchie.
-'A fare?'
-'Quel gufo, nessuno è mai riuscito a sfiorarlo, ha sempre attaccato chiunque ci provasse ma con te...' si blocca. Ho sempre odiato questi suo misterioso comportamento, quando non arriva mai al termine delle sue frasi per....timore? non ho mai capito. Sospiro un po', ruotando il mio capo verso sinistra.
-'So che può sembrarti strano ma...è come se avessi avvertito la sua purezza, il suo senso di pace e quella voglia di vivere che gli scorre per le vene, è strano' corro dietro alle mie parole, tentando di spiegare che cosa riesco a percepire.
Lui rimane impassibile, immobile davanti ai miei occhioni luminosi.
Mi ricordo del pacco che ha lasciato, devo controllare di che si tratta.
Mi piego sulle mie ginocchia, afferrando la busta. È perfettamente imbustata e imballata, un francobollo marchia il dietro, raffigurando qualcosa che mi suona famigliare...cazzo la gazzetta del profeta. Non esito due secondi ad aprirla, un foglio di giornale giace all'interno.

𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮Where stories live. Discover now