22) guarigione 🔴

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L'infermiera appoggia il fascicolo sul tavolo o di fianco a me, stringendo la cuffietta sulla sua testa.
Ha mandato tutti via, apparte Tom che è rimasto per obbligo.
Ci sono voluti quasi sette degli studenti di guardia per trascinare fuori Draco dall'infermiera, che continuava ad abbattere chiunque avesse davanti. Frustrazione, danni, il nodo alla gola che mi strizza la trachea si fa sentire nel sottopelle.
Tom è seduto sulla sedia affianco al lettino, osservando ogni particolare.
-'Signorina, scotta molto' sibila Miss Chips, appoggiando un palmo della sua mano sulla mia fronte.

Afferra un termometro, infilandolo sotto il mio braccio caldo come il fuoco. Le mie guance sono rosse, il mio viso bianco per la stanchezza. Probabilmente adesso ne risento durante la guarigione, anche se a dirla tutta, non ricordo cosa è successo esattamente prima...

Momenti di panico.

Il termometro suona, lascio che sia miss chips a toglierlo. Emette qualche smorfia, spostando la punta delle due labbra a destra e sinistra, voltando il termometro per localizzare dove la linea di sia bloccata.
-'Tesoro, ha qualche linea di febbre!' mi informa, appoggiando l'oggetto sopra una mensola e si rivolge verso di me. Si volta, raggiungendo un mobile bianco dietro la sua schiena. Inizia a frugare tra i cassetti, postando con le dita i cartoncini con i farmaci all'interno.
-'Dunque dunque...forse è questa?' mormora tra sé e sé, spostando un foglio.
Mi porge un bicchiere, con una medicina solubile all'interno.
-'Bevila tutta!' mi ordina Tom, poggiando i suoi gomiti sulle spalle della sedia.
Sorseggio la bevanda, che ha un delicato sapore di liquirizia e ciliegia: non poi tanto male.
-'Domani mattina passerò a controllarla, cosicché possa dimetterla' afferma miss Chips, ridacchiando.

Mi blocco tutt'a un colpo.
-'D-dormirò qui stanotte?' balbetto come una bambina stringendo le coperte calde del letto.
L'infermiera si afferra il petto e annuisce, agguantando la sua borsetta nera. Si avvia fuori dalla stanza, lasciando soli me e Tom.
-'Rebecca sono dispiaciuto per quello che è accaduto' prende parola lui, incrociando le sue gambe.
Rimango senza dir nulla per qualche secondo, osservando i ricami cuciti sulla coperta bianca.
-'Devi imparare realmente a difenderti, il ignote oscuro non si fermerà davanti ad un musetto dolce!' ribatte.

-'Non fa niente' taglio corto. Piccoli scatti e frammenti di memoria mi tornano pian piano nella testa, focalizzando ciò che realmente è successo appena due ore fa. Ricordo a stento del dolore, piccole immagini del mio corpo steso per terra. Intravedo il mio polso sfocato, che batte sul pavimento colmo di dolore e povero di sangue. Punto lo sguardo sul vetro della finestra, riflettendo su tutte le immagini che si susseguono nella mia testa.

La porta si apre, Draco a corsa mi viene incontro. Si siede sul letto accanto a me e afferra le mie mani calde.
-'Tom c'è bisogno di te' sibila Adrian, spuntando dalla porta.
-'Adrian, non è il moment-' lo blocco.
-'Tom vai, io sto bene!' taglio corto. Mi bacia la fronte, ha capito che deve andarsene per un po'. Mi accarezza il volto delicatamente e si avvicina al mio orecchio, baciando ma mia guancia.
-Mi dispiace bambina' sussurra appena, con un filo di voce. Chiude la porta dietro a sé, lasciando me e Draco da soli.
Si accomoda sulla poltrona affianco al mio lettino, tenendo la mia mano stretta tra le sue dita.
Bacia le mie nocche, accarezzandole con i pollici: sorrido. Sorridere è proprio quello che mi serve al momento. Resto in silenzio, mentre Malfoy si atteggia ad accarezzarmi e lodare ogni mia piccola parte del corpo.
-'Draco ti prego, dormi con me!' sibilo voltando la testa verso di lui. Abbassa lo sguardo.
-'Piccola non posso, mi cacceranno!'
-'Ti prego, ti prego dormi con me' lo supplico con un filo di voce.
Si solleva dalla sedia avvicinandosi al mio volto, caldo e rosso.
-'D'accordo Rebecca, dormirò con te'. Emetto un sospiro di sollievo. L'infermeria sembra essere così tenebrosa nella notte, sembra nascondere segreti oscuri che nessuno sà.
Segreti maledetti che spaventerebbero Albus Silente in persona. Sarà che Hogwarts per me è ancora nuova, sarà che ho così paura di queste visioni, queste apparenze che mi appaiono della testa di lui, tormentandomi.

𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora