8) il tutor. 🔴

3K 65 7
                                    

Il lunedì mattina, così complicato quanto stancante. L'orologio punta le sette e poco più, la luce fuori è straordinariamente divina e luminosa. Il sole questa mattina bacia la mia pelle,lasciando delle scintille di di luce luccicare sul mio volto.
Sospiro di piacere.
Dio quanto mi rende sollievo il sole che mi scalda la pelle, segnando che il fantastico caldo è alle porte.
Lascio che i jeans strappati sulle cosce rinfreschino la mia pelle di poco. Traccio una riga nera di eyeliner e lascio che il lucidalabbra impiastri le carnosissime labbra che porto sul volto. Osservo un'ultima volta l'orologio sulla scrivania e chiudo gli occhi per un momento, lasciando al sole la possibilità di baciarmi un'ultima volta.
Afferro i libri in cuoio sulla scrivania, sentendo l'odore della pelle invadere le mie narici in un senso di nausea alquanto fastidiosa. faccio scivolare la chiave della mia camera dentro la tasca dell'uniforme e busso alla porta di Pansy, la quale esce velocemente e mi raggiunge.

I corridoi sono pieni di studenti che corrono, trasportando libri tra le braccia e quaderni. Tom ci sta già aspettando nella sala principale, per assicurarsi che tutto vada nella norma. Mi piace particolarmente osservare gli studenti che passano per i corridoi, osservare l'umore che portano questa mattina dentro i loro occhi.
La luce arancione affligge il corridoio, dividendolo a metà. Quel raggio solare che sembra voler dividere il territorio tra sé stesso e noi.
Avvisto Tom in mezzo ai due tavoli dei Serpeverde e i grifondoro.
Stamattina è alquanto raggiante, la sua ciocca di capelli ha trovato un perfetto posto sulla sua fronte chiara e i suoi occhi nocciola splendono con il suo sorriso.
Ci posizioniamo nella parte del tavolo dove tutti gli importanti studenti siedono giornalmente. Mi accomodo accanto a Pansy e Tom accanto ad Adrian Pucey. Malfoy è letteralmente davanti ai miei occhi, che osserva i miei regolari comportamenti. Tento più volte di non prestare la mia attenzione su di lui ma Cristo quant'è difficile. Quanto cazzo costa non squadrarlo con lo sguardo, quanto io al momento stia sudando freddo sotto i suoi occhi grigi. Il piatto sotto ai miei occhi resta vuoto, senza toccare una punta del cibo esposto di fronte a me. 'Rebecca, mangia' Ribatte Tom serrando i denti di freno. Qualcuno si siede alla mia sinistra, riuscendo a farmi cambiare argomento.

Cazzo, menomale.

'Spiegami perchè cazzo non hai risposto ai miei messaggi ieri'. Una voce profonda mi ribatte contro. Edward, mi ero completamente dimenticata della sua esistenza. Volto gli occhi da un'altra direzione, sperando che qualcuno cambi argomento: Malfoy diventa suscettibile, emette una smorfia e appoggia la sua scarpa sulla panca dividendo lo spazio tra me e Edward. 'Era con me ieri Black, avevamo da fare' Ribatte Malfoy ascoltando per filo e per segno la nostra conversazione. Una mano del ragazzo accanto a me sfiora il mio sottocoscia, solleticando la mia pelle. Tom si solleva dal suo posto e mi raggiunge, osservando i movimenti dei ragazzi, che lo turbano pesantemente 'Questa dannata mano, la troverai sul pavimento se non le stai alla larga' la voce di mio fratello finalmente prende parola.
Sbuffo ripetutamente sotto i loro occhi e mi sollevo dalla panca.

'Mi avete stancata, tutti e tre!' Ribatto afferrando il maglione di Pansy, trascinandola con me.
Comincio a correre letteralmente lungo il corridoio, tutte queste stronzate mi stanno dando alla testa.
'Ma che cazzo fai!?' sbraita Pansy, tirandomi il braccio.
Sbuffo.
Sbuffo.
Sbuffo.
Grido.
'Non ne posso più di quei dannati tre!' la mia voce comincia a tremare, quasi da piangere. Serra i denti,chiudendo la bocca per qualche secondo.
'Rebecca io-' si blocca.
'Mi fanno uscire di testa, sono solamente stanca!' lacrimo.
Mi abbraccia di colpo, stringendo forte le mie spalle piccole.
'La prossima volta parlane con me, ti prego'.
Annuisco.
Una strana presenza ci passa dietro, attirando la nostra attenzione.
È il professor Severus Piton.
È pietrificato davanti ai nostri occhi, osservando i nostri volti con uno sguardo incuriosito.
Forse...impressionato o addirittura disgustato..
'Signorine lezione inizia tra meno di un minuto, le smancerie a più tardi'. Non mi ero mai soffermata a sentire per bene la sua vera voce, quella voce così profonda e addirittura persuasiva.
Ridacchio.

𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮Where stories live. Discover now