-Capitolo 27-

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Levi's pov

<<Non sarà mai come te! Smettila!>> urló mio padre a mia madre mentre lei sorrideva.

<<Invece sì, diventerà proprio come me >> disse la corfina incrociando le braccia.

<<Sei una pazza! Io non volevo neanche starci con te!>> esclamò l'uomo mentre io ero seduto a fare i compiti.

<<Non potevi stare con nessun'altra se non me, quella troia ha fatto bene a morire! >> urlò la donna mentre mio padre era ormai disperato.

<<Levi! >> disse mio padre ma io non alzai la testa.

<<Guardami subito!>> concluse buttandomi i quaderni per terra ed io lo guardai negli occhi senza provare nulla.

<<È colpa tua se è così! E tu lo ignori!>> esclamò prendendo mia madre per il colletto.

<<Anche io ero così alla sua età>> disse lei.

<<ed è questo che mi preoccupa, voglio che tu non stia con mio figlio mai più!>> continuó ad urlare.

A me non importava davvero con chi stavo o non stavo, però le loro parole mi facevano riflettere.

Mia madre mi diceva ogni giorno che c'era la mia "anima gemella", ormai era una frase che sentivo così spesso.

Continuarono a discutere, e alla fine mio papà se ne andó sbattendo con violenza alla porta, e mia madre mi mise una mano sulla guancia.

<<Tu sai che si sbaglia vero? Hai visto cosa devi fare>> disse mia madre riferendosi a quando ha ucciso in modo brutale la povera donna.

<<Sì lo so>> dissi guardando dall'altra parte.

<<Levi?>>

<<Levi!>> esclamò T/N riportandomi alla realtà, mi ero addormentato ed era già mattina.

<<Buongiorno>> dissi sorridendole e lei ricambió.

<<Io devo andare va bene? Però ci vediamo stasera che andiamo all'aeroporto, tu fai le valigie>> disse, era già vestita.

Lei mi diede un bacio a stampo, e mentre la salutavo con la mano, se ne andò ed io sospirai.

Mia madre aveva ragione, sono proprio come lei, non sono nè migliore né peggiore.

Presi il telefono e andai tra i contatti, e feci una telefonata.

<<Mamma, possiamo vederci?>> chiesi stringendo il telefono.

Lei accettó, e ci vedemmo al bar.

Non avevamo mai avuto un vero rapporto madre-figlio, eravamo più che altro conoscenti con legami di sangue.

<<Non vuoi mai vedere me o tuo padre, come mai ti è venuta voglia adesso?>> chiese mentre era seduta davanti a me.

<<Avevi ragione>> sussurrai.

<<A che proposito?>> chiese con quel suo solito sorriso da finta innocente, quello che facevo io con T/N.

<<Sul diventare come te>> dissi senza riuscire a sostenere il suo sguardo.

<<Chi è la persona fortunata?>> chiese.

<<Una mia senpai, si chiama T/N>> affermai prendendo il telefono cercando una sua foto per poi mostrargliela.

<<Carina, e che rapporto avete?> domandó ed io spensi il telefono.

<<Siamo fidanzati, domani andiamo in Francia>> dissi sospirando, ero abbastanza a disagio.

<<Hai ucciso tu quelle persone? >> sussurró riferendosi agli studenti trovati morti.

<<alcuni, e il ragazzo che ha ucciso gli altri è uno in fissa con T/N>> affermai disgustato al pensiero.

<<Uccidilo>> disse mettendomi una mano sulla guancia come faceva quando ero piccolo.

Io volevo diventare qualcuno di migliore per T/N, voglio essere adatto a lei, lei si merita molto di più di un lurido assassino come me.

<<No. >> dissi rifiutandomi.

<<Inoltre non voglio neanche essere come te, io sto cercando di essere migliore, per lei>> risposi.

<<Immaginati questo ragazzo che sta con T/N al posto tuo, mentre le appoggia le mani sui fianchi e->> disse ed io strinsi i pugni.

<<Stai zitta!>> esclamai e alcuni si girarono.

<<È stato un errore vederti, avrei dovuto immaginarlo>> dissi alzandomi lasciandola seduta.

<<Noi siamo uguali Levi, non sei diverso da me>> affermó ed io mi allontanai.

Una lacrima mi attraversó il volto, e se avesse ragione? Se T/N si stancasse di me? E se preferisse Zeke.

Tornai a casa dove c'era Hanji, e notandomi nervoso si avvicinó a me.

<<Hai visto tua madre, no?>> chiese la ragazza.

<<Sì, è stato un grande errore, credevo mi avrebbe aiutato a capirmi, invece mi ha confuso ancora di più>> dissi buttandomi sul divano.

<<Ucciderò come ultima persona Zeke, e poi giuro che la smetterò>> dissi sospirando.

Non parlammo troppo, ed io me ne andai in camera mia chiudendomi a chiave.

Andai sul profilo di Zeke, c'era una foto recente di lui e T/N contenti.

Lui le aveva messo un braccio intorno alle spalle, e lei era felice.

Io buttai il telefono sul pavimento con violenza, e mi misi le mani tra i capelli scoppiando a piangere.

Era la prima volta dopo l'amore che ho per T/N, provavo qualcosa di così forte, avevo paura ed ero triste.

Non volevo essere rimpiazzato da qualcuno come Zeke, ma questa paura era costante.

Non voglio, e non permetteró che mi rimpiazzi.

Ho deciso di ucciderlo, e sono sicuro che lo farò una volta per tutte.

Angolo atroce

LEVI STA INIZIANDO AD ESSERE UN PÓ UMANO, PERÒ HA ANCHE DECISO DI AMMAZZARE ZEKE, DOPO 27 CAPITOLI OH

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