-Capitolo 15-

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T/N's pov

Salì in macchina ripensando alla scena di prima, stavo per baciarlo, o meglio, stava per baciarmi!

<<allora cos'hai fatto tutta la notte a casa di un ragazzo mhm?>> chiese mia madre sorridendo maliziosamente.

<<Mamma! No!>> esclamai avvampando.

Lei si trattenne dalle risate a causa della mia reazione, ed io sbuffai.

<<Comunque un giorno devi farmelo conoscere. Come si chiama?>> chiese mentre guidava.

<<Levi>> risposi sorridendo.

<<Sai che è un nome che simboleggia pace e anche armonia?>> domandó ed io scossi il capo.

(ironia della sorte, vuol dire davvero quello)

Le dieci arrivarono abbastanza in fretta, e Mikasa era già seduta al bar ed io le corsi incontro.

<<T/N, sei in ritardo>> disse incrociando le braccia.

<<Già scusa, non trovavo la maglia>> esclamai imbarazzata.

<<Ieri ho visto le foto, sei uscita con Levi mhm?>> chiese sorridendo.

<<Beh... Sì>> risposi arrossendo ripensando a stamattina, di nuovo.

<<Racconta!>> esclamò più emozionata che mai.

<<Ti dico solo che lo stavo per baciare>> risposi fiera di me stessa.

Non so quante volte l'ho detto o pensato oggi.

<<Stavi?>> chiese.

<<Beh, è arrivata la coinquilina di Levi dopo, quindi ha interrotto il momento>> risposi seccata.

<<Quindi ti piace?>> sussurró.

<<Giusto un pó... >> risposi ancora rossa in viso.

<<Cioè, sono contenta della tua felice storia d'amore ma non lo conosci da troppo poco per dire che ti piace?>>

<<Beh, non vuole stare mai al centro dell'attenzione e preferisce darmi attenzioni, poi è molto comprensivo, è assolutamente stupendo, è intelligente ed inoltre abbiamo gli stessi interessi>> risposi incrociando le braccia.

<<Wow, hai trovato il primo ragazzo al mondo che non parla continuamente di sé>> affermó sorridendo di nuovo.

<<A proposito, l'ho invitato a venire con noi qui al bar>> dissi.

<<Bene, così vedrò io se va bene per te>> concluse sicura, non cambierà mai.

In quel momento entró nel bar, e non appena mi vide mi sorrise dolcemente, e Mikasa mi diede una leggera gomitata mentre sorrideva.

<<T/N, scusa se sono in ritardo ma non avevo visto l'orario>> disse grattandosi la nuca.

<<È arrivato in ritardo, un punto in meno>> mi disse all'orecchio Mikasa senza farsi notare.

<<peró ti ho portato questa>> disse porgendomi una rosa rossa.

<<scherzavo, sposalo subito>> affermó emozionata.

Ogni volta che Levi diceva qualcosa di carino Mikasa era contenta, insomma, era raro che le stesse simpatico qualcuno dei miei amici maschi che non fosse Armin, Eren o Connie.

Uscimmo dal bar e Mikasa prese in mano al telefono.

<<Oh devo andare, che peccato... Vi lascio soli>> disse nonostante si vedesse stesse fingendo.

<<No no resta!>> esclamai in imbarazzo mentre Levi sorrise divertito dalla scena.

<<Mia madre ha bisogno di me! Ciao!>> esclamò andandosene di corsa.

<<Beh, Mikasa ha capito tutto>> disse Levi mettendomi una mano sulla spalla.

Andammo al parco, dove ci sedemmo sulle panchine, ed io non sapevo cosa dire.

Insomma, io gli piacevo, lui mi piaceva, quindi cosa siamo? Persone che si frequentano? Amici? Amici che si piacciono?

Aspetta e se non gli piaccio?

Levi sembrava che non ne volesse parlare, ma sembrava diverso dopo l'accaduto.

<<Io comunque tra un'ora vado, Hanji ha detto che vuole provare a cucinare qualcosa di decente con le sue mani, vuoi venire anche tu?>> chiese.

<<Ma magari, se mio padre scopre che ho passato due notti con te, rischi davvero tanto>> affermai, mio padre non ha mai voluto che mi trovassi un ragazzo.

Insomma, fino a quando avevo quattordici anni fosse uno stereotipo quello del padre iper-protettivo nei confronti della figlia, ma poi ho capito che lo stereotipo con mio padre era vero.

Ci fu un silenzio imbarazzante per qualche secondo, mentre ammiravo la rosa che mi aveva preso.

<<Sai, per Pasqua vado in campagna da mio zio, secondo me ti piacerebbe, forse potresti anche venire>> propose per rompere il silenzio.

<<Oh sì mi piacerebbe!>> esclamai, ed ecco di nuovo silenzio.

<<Comunque all'inizio credevo che Zeke fosse il tuo ragazzo, la prima volta che l'ho visto>> disse.

<<Oddio no perfavore! Non è per nulla il mio tipo>> dissi disgustata al solo pensiero.

<<Hmh, e quale sarebbe il tuo tipo?>> chiese lui avvicinando il suo viso al mio mentre sorrideva in modo malizioso.

<<Ma smettila!>> esclamai, dandogli una leggera spinta, sapevo dove sarebbe andato a parare a fine discorso.

Dopo qualche minuto continuammo a parlare come nostro solito, una volta che entrambi eravamo a nostro agio fu facile, era solo l'imbarazzo generale.

Alla fine mi riaccompagnó a casa a piedi, ed io sorrisi arrivata alla porta.

<<Senti... Riguardo a stamattina... >> disse.

<<Il bacio ecco... >> continuai cercando di trovare le parole adatte.

<<Ecco, scusami per cosa è successo, mi sono fatta prendere dal momento>> dissi.

<<Non preoccuparti, anche io insomma>> rispose nonostante sembrasse un pó deluso.

<<Se vuoi ci vediamo stasera, ed i miei non ci sono, puoi venire a casa mia se ne hai voglia>> proposi.

<<Perfetto, a stasera>> disse più sollevato.

Angolo atroce

No seriamente, LEVI SIGNIFICA QUESTO HAHAHAH, NON POTEVO NON METTERLO VISTO CHE IN STA STORIA È IL CONTRARIO.

COMUNQUE T/N SI È INNAMORATA UN POCHINO DAJE

Sii mia, o muori ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now