-Capitolo 7-

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Levi's pov


La conversazione si concluse lì, e dopo meno di venti minuti quel bastardo si riprese.

<<Magari posso restare qui Bertholdt in caso ti sentissi male>> disse Armin sorridendogli.

<<A proposito, io dormo con Eren, ma voi?>> chiese Mikasa.

<<Oh io dormo con Sasha, da quanto russa nessuno la sopportebbe>> disse Connie.

<<Quindi tu e Levi>> disse Mikasa, per poi farmi l'occhiolino.

<<Sì va bene>> dissi facendo spallucce.

Andammo in camera da letto, c'era un letto matrimoniale ma non sarebbe stato un problema, non sono una di quelle persone che mentre dorme abbraccia il primo che capita.

<<Senti... Ero nervosa prima, forse anche tu eri paralizzato da quello che stava succedendo>> affermó lei.

<<Non preoccuparti, anche io avrei reagito allo stesso modo, credo sia normale>> dissi sorridendole.

Lei ricambió il sorriso e poi presi il pigiama andando in bagno, per cambiarmi.

Mi chiusi a chiave, e mi sbottonai i pantaloni per poi farli scivolare sul pavimento.

Diedi un'occhiata in giro per vedere se c'era qualcosa di utile, ma niente.

Sentì qualcuno entrare in stanza, ed appoggiai l'orecchio alla porta per sentire.

<<T/N hai visto le pillole di Bertholdt? Le deve prendere ogni sera se ti ricordi>> disse Eren, ed io sorrisi.

Ho una bella idea in mente.

<<No, prova a vedere in salotto>> disse la ragazza.

Io mi vestì, e poi uscì dal bagno.

T/N aveva una semplice canottiera nera, mentre non aveva sicuramente il reggiseno.

I pantaloncini comodi arrivavano fino a metà coscia, ed erano bianchi.

<<Vado a prepararmi un the, mi aiuta a dormire>> dissi e lei annuì.

Andai in cucina, e trovai su uno degli scaffali le pillole che probabilmente aveva appoggiato lì per sbaglio, ma era molto difficile da vedere.

Aveva già preparato il bicchiere con l'acqua, ed io schiacciai cinque pillole, per poi metterle dentro il bicchiere.

Adesso non ci sarà Armin a salvarti mhm?

Io presi il the nero, e me ne andai in camera da letto con T/N, era a parlare con Bertholdt.

<<Hey, Armin mi ha detto che ti ha preparato il bicchiere con le pillole, è in cucina>> dissi con una faccia angelica.

<<Oh, grazie>> rispose alzandosi.

Se ne andò ed io mi sedetti vicino a lei.

<<Sai, domani possiamo andare a pranzare fuori, non c'è scuola>> disse di punto in bianco.

<<per farmi perdonare insomma, ti offro il pranzo!>> esclamò.

<<Immagino vada bene>> risposi trattenendo una piccola risata.

Dopo aver finito di bere posai la tazzina sul comodino, e mi sdraiai.

Avevo una maglia bianca, e dei pantaloni grigi comodi.

<<Si gela, dovevo portarmi qualcosa di più pesante>> disse mettendosi sotto le coperte.

<<Magari Mikasa ha delle maglie in più>> risposi e lei fece spallucce, come per dire "non importa"

Mi misi anche io sotto le coperte, ed essendo stanca si addormentò subito.

Io mi alzai invece, e trovai Bertholdt ai piedi delle scale, sdraiato e che perdeva sangue dalla testa.

Probabilmente le droghe avevano fatto effetto, e cercando di scendere le scale ha perso l'equilibrio.

Mentre il sangue si spargeva lungo il pavimento arrivandomi fino ai piedi mi veniva da sorridere, se non da scoppiare a ridere.

Il suo sguardo vuoto, morto, mi dava molta soddisfazione.

Ho avuto ancora più voglia di ucciderlo quando Mikasa mi ha detto che era un tipo violento, quindi ho fatto un favore a questo mondo.

<<Oh merda... T/N!>> urlai iniziando con la mia piccola messa in scena.

<<Chiunque!>> esclamai accasciandomi mettendo la testa di Bertholdt sulle mie gambe.

<<che succede?!>> esclamò Eren venendo, mentre le mie lacrime cadevano sulla fronte del ragazzo.

<<Oddio... >> sussurró, e dopo poco arrivarono tutti, compresa la polizia.

Ci fecero delle domande, ma su di me non si erano fatti troppi sospetti.

Il maggior sospettato era Armin perché era la persona più vicina a Bertholdt tra tutti, e si era anche offerto di dormire con lui in caso di necessità.

Mi sarebbe dispiaciuto se fosse stato incolpato per colpa mia, in fondo era un tipo apposto.

T/N, stava piangendo, ed io provai di nuovo ad avvicinarmi, e lei al contrario di prima non mi rifiutó.

Aveva così bisogno di conforto che si giró e mi abbracció con tutte le sue forze, mentre singhiozzava sul mio petto.

Anche io piangevo, ma per finta, ero felice a causa di queste attenzioni da parte di T/N.

Magari saremmo potuti diventare più amici dopo questo.

Nessuno ne voleva parlare, e nonostante tutti stavamo pensando alla stessa cosa andammo a letto per dimenticare la tragedia.

Quella più urtata era T/N, e mi dispiaceva, ma capirà che era per il suo bene e che merita di meglio.

<<Sai... Bertholdt è il mio migliore amico da sempre... Ed è come se avessi perso qualcosa di me>> sussurró.

Io le misi un braccio intorno alla vita e la strinsi a me.

Tutto sta andando secondo i piani.

Angolo atroce

SEI FALSO LEVI, FALSO VERGOGNATI, PERÒ BERTHOLDT ERA VIOLENTO QUINDI HAI FATTO BENE

Sii mia, o muori ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now