-Capitolo 2-

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 Levi's pov (leggere l'angolo atroce)


Mi alzai dal letto, oggi era il primo giorno di scuola, e non avevo la minima voglia di fare niente.

Mi andai a lavare, mi pettinai, indossai l'uniforme ed infine mi misi un pó di profumo.

Tutte le persone sono così fastidiose, irritanti, chiamatele come volete ma in ogni caso lo sono, sono uguali.

Beh, tutte tranne una a dire il vero.

<<Hey Hanji>> dissi entrando in cucina prendendo il latte dal frigo.

Lei è un pó meno fastidiosa di tutti gli altri, quando le parlo non provo nulla ma neanche mi annoio a morte.

<<Oggi è il tuo primo giorno, stai crescendo!>> esclamò.

<<Ho diciassette anni Hanji, non sei>> dissi versando il latte nel bicchiere, non avevo voglia di prepararmi il the nero.

<<e fatti qualche amico, e magari trovati una ragazza>> disse la castana incrociando le braccia.

<<Andrà bene, e non ho bisogno di una ragazza>> risposi.

<<Dai, in fondo mi vuoi bene>> disse scompigliandomi i capelli, scherzavo, era davvero fastidiosa.

Però almeno potevo parlare con qualcuno di come mi sentivo, o meglio, di come non mi sentivo.

<<Vado>> conclusi prendendo lo zaino.

<<Aspetta hai dimenticato di bere il latte!>> esclamò ma io la ignorati.

Andai a piedi a scuola, intanto avevo visto qualcuno in bici con la mia stessa uniforme.

So già che non riuscirò a farmi amici.

Il fatto è che non sono mai riuscito a farmi degli amici veri, tutti mi guardavano in modo strano fin da quando ero piccolo, solo per il mio sguardo serio, a dire la verità non aveva il minimo senso, ma in fondo è così, tranne se facevo finta di essere come loro.

Perché le persone sono così?

Sospirai, mentre camminavo con le mani in tasca a testa bassa.

Nuova scuola, nuove persone, nuovo tutto, ma non cambierà quasi niente.

Arrivai a scuola, era un sacco affollata, ma eravamo tutti in anticipo, ed entrammo in classe solo venti minuti dopo.

Ma dov'è la mia classe?

Mentre camminavo, una ragazza  mi andò a sbattere contro, facendomi perdere l'equilibrio, e così caddi mentre lei riuscì a restare in piedi.

Aveva i capelli l/c c/c, erano davvero spettinati, si vedeva che era di fretta, e anche che la notte prima era stata sveglia, perché aveva delle leggere occhiaie che a parer mio la rendevano carina, abbastanza carina.

In quel momento sentì qualcosa.

Mi sentivo un nodo allo stomaco, mentre le mie guance si tingevano di un colore rosa chiaro che si faceva più intenso.

<<Oh santo cielo scusami! Non stavo guardando dove andavo>> disse.

<<Stai bene?>> chiese porgendomi la mano, in modo da aiutarmi ad alzarmi.

In quel momento mi sembró una di quelle scene dei film romantici, dove i due protagonisti si incontrano nei modi più imbarazzanti possibili.

<<Sto... Sto bene>> dissi alzandomi prendendola per mano.

Aveva le mani calde, morbide e asciutte, mentre io sentì una scarica elettrica lungo il mio corpo.

<<Sei nuovo vedo! Non ti ho mai visto qui>> esclamò notando questo dettaglio.

<<Sì lo sono, stavo cercando la mia classe>> dissi sempre col le guance rosse.

<<In che classe sei?>> chiese.

Io le dissi la mia classe.

<<Oh, so dov'è! Vieni, possiamo andare insieme>> affermó.

<<Io sono T/N T/C, sono la tua Senpai>> dissi porgendomi la mano.

Quindi si chiama T/N...

T/N...

<<Levi, Levi Ackerman>> dissi stringendole di nuovo la mano, mentre ero davvero imbarazzato.

Quindi mia madre aveva ragione.

Quando ha detto che una persona a prima vista mi avrebbe fatto battere il cuore, aveva ragione, è lei!

Voglio che sia mia ad ogni costo.

Mi accompagnó davanti alla classe, e dopo avermi salutato se ne andò di corsa.

Pensai a lei tutto il tempo.

È una ragazza carina, avrà un fidanzato?

Chissà se è di questa città, magari vive vicino a me.

Chissà che tipo di persone frequenta, quali sono i suoi hobby, se fa sport, qual è la sua materia preferita.

Preferisce le gonne o i pantaloni?

Devo sapere tutto di lei, di T/N T/C.

La mia Senpai...

La giornata scolastica finì, era stato il giorno più bello della mia vita! Voglio vederla di nuovo!

Uscimmo dalla classe, e la vidi, volevo correre a parlarle.

C'era un ragazzo vicino a lei, aveva i capelli castani corti, e gli occhi color smeraldo.

Un sorriso smagliante in volto, e stava scherzando con la Senpai, mentre lei rideva con lui.

È il suo ragazzo per caso?

No, non sembrano fidanzati.

Ma perché sta parlando con lei?

Aspetta, ma è uno dei miei compagni di classe quello, Eren Yeager mi sembra, ma non ne sono sicuro.

Tornai a casa senza farmi troppe domande, nonostante pensassi a cosa potesse esserci tra quei due.

Lo scoprirò sicuramente, questa è la cosa più importante di tutte, e se hanno qualcosa di romantico, dovrò vedere cosa fare.

Angolo atroce

Yandere: Yandere è un termine giapponese che indica un personaggio, che inizialmente appare dolce e premuroso ma in seguito si rivela essere particolarmente protettivo nei confronti delle persone a cui tiene (soprattutto la persona amata) e capace di atti aggressivi e violenti nei confronti di chi le indispettisce.

Di solito i personaggi yandere, sono capaci di essere completamente normali fino a che non si innamorano, all'inizio si dimostrano dolci, premurosi e affettuosi, per poi cominciare a diventare sempre più ossessivi e possessivi verso il loro amore, arrivando anche a stalking e rapimenti. Gli yandere hanno totale devozione, completa fedeltà e amore morboso verso il loro amato, molte volte psicopatiche, la loro "pazzia" li rende disposte a fare tutto il necessario per stare insieme al loro amato o per renderlo felice, e basta poco per far scattare la loro gelosia che spesso sfocia in brutali stragi omicide.

Esempi:

-Ayano Aishi (Yandere simulator)

-Yuno Gasai (Mirai Nikki)

-Misa Amane (Death note)

-Shuu Tsukiyama (Tokyo Ghoul)

Sii mia, o muori ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now