CAPITOLO 27

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"Forza Granger, diamoci una mossa.
Tu sistemi la tenda, io mi occupo degli incantesimi di protezione.
Dobbiamo concludere tutto entro il tramonto."

Sempre il solito despota!

Non oso tuttavia ribattette.

Lui ha fatto la spia per vent'anni.

Conosce incantesimi di protezione di cui io, probabilmente, ignoro l'esistenza.

Il che è tutto dire!

Tiro fuori la tenda dalla borsa e la ingrandisco a dimensioni normali.

La pianto con l'aiuto della magia e le applico l'incantesimo estensivo irriconoscibile.

L'ho fatto così tante volte che ormai non ci penso nemmeno.

Come svolgere un'azione quotidiana.

È già tutta arredata.

Ricordi dolorosi mi tornano alla mente.

Un anno a scappare.

A portare avanti una missione di cui non sapevamo nulla.

Il peso della salvezza del mondo magico sulle nostre spalle.

Stesse identiche sensazioni che provo adesso.

Paura.

Angoscia.

Inquietudine.

Tutto si ripete.

E questa volta la prescelta sono io.

Ora sì che posso comprendere appieno come si sentiva Harry.

Piton entra in tenda.

Si guarda intorno.

"Così è qui che vi siete rifugiati per un anno?"

"Si, esatto.
Può scegliere il letto che vuole e il bagno è dietro quella porta sulla destra."

Comincia un silenzio imbarazzante che dura almeno un'ora.

Lui non è certo un chiacchierone.

Pensa molto, parla poco.

Io sono in difficoltà.

Non voglio porgergli domande invadenti o costringerlo ad un dialogo che non vuole intraprendere.

Dev'essere difficile anche per lui.

Dopo tutto ciò che ha fatto per salvare il mondo magico, è ancora in missione.

Ancora a combattere.

Non in prima fila.

Non con la bacchetta sguainata.

Bensì strisciando nell'ombra.

Come una vera e propria serpe.

Dopo essermi fatta la doccia, mi accingo a preparare la cena.

Tiro fuori delle uova e del bacon dalla borsetta.

Pentole, piatti e posate.

Ho tutto.

Comincio a cuocere.

Lui legge un libro seduto in una delle sedie attorno al tavolo.

La cena procede nel più assoluto mutismo.

Ognuno ha gli occhi puntati sul proprio piatto.

È imbarazzante.

Durante gli incontri almeno avevamo qualcosa di cui parlare.

LA FENICE - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora