"Ti Odio Jackson" by il tuo cugino preferito

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Percy's Pov

La festa durò tutto il pomeriggio, fino a ora di cena. Avremmo continuato se non ci fosse stata la cena al castello. Avevamo conservato abbastanza spazio nello stomaco per le prelibatezze della scuola di magia. "Nico, va tutto bene?" Dissi stringendomi nel mantello. L'aria di dicembre era molto fredda. Nico aveva gli occhi rossi e gonfi, il naso colava un po' e le guance un po' umide. "Hai pianto?" Chiesi e lui mi guardò ovvio "Non ti si può nascondere niente eh?" Chiese sarcastico.

"Cos'è successo?" Sembrò titubante. Come se stesse scegliendo tra il dirmi tutto o il mandarmi a quel paese. Per un attimo pensai la seconda, poi sospirò. "Per Will non siamo altro che facce nella folla" sussurrò. AHIA. Se questo fece malissimo a me, non immaginai al suo fidanzato.

"Dei Nico!" Mi fermai e lui con me "mi dispiace tanto. Se vuoi parlarne..."
"Grazie Percy" mi guardò negli occhi "Ma non ho bisogno d'aiuto"
"Nico devi finirla, okay? Se non vuoi parlarne con me, okay. Non sono il tuo tipo tanto." Lo feci ridacchiare "Però parlane con qualcuno. Con Jason magari. Ho visto che ti sei avvicinato molto"

"Non ho-"
"JASOOON" Chiamai il figlio di Giove, lui si girò e ci raggiunse "Nico ti deve parlare". E me ne andai sfuggendo alla furia del figlio di Ade.

"TI ODIO JACKSON" mi urlò il cucciolo di re degli inferi e io mi girai correndo all'indietro "TI VOGLIO BENE ANCH'IO NEEKS"
"E NON CHIAMARMI NEEKS" mi urlò in risposta.

Mi girai ridendo, poi tornai serio e raggiunsi il ragazzo più solare del campo mezzosangue.

Solare, come suo padre.

No?

Okay

"Ehi Will" gli poggiai una mano sulla spalla e lui fece un salto. Probabilmente aveva salutato gli dei sull'olimpo. "Porco Crono, Percy! Mi hai fatto venire un infarto. Tra un po' salutavo mio padre!" Mi guardò mantenendosi il cuore.

"Nico mi ha detto... Be'... I tuoi ricordi" lui abbassò lo sguardo. "Mi dispiace Percy. Ma vi conosco solo perché siete famosi in tutto il campo, non so altro. Se avevo ricordi con voi, ora non ce li ho più. Mi dispiace" velocizzò il passo e scappò.

Mi era sembrato strano: distante, affaticato. Sembrava quasi come se... Come se stesse lottando, ecco. Aveva uno sguardo vacuo, gli occhi spenti.

Sembrava stanco. Ma non stanco come io sono stanco che certi culi immortali siano sempre seduti sui troni e io devo risolvere tutti i problemi. Stanco nel senso di... Stanco! Non so come dire! Stanco fisicamente? Si capisce così? Vabbè.

"Testa d'Alghe a cosa pensi?" Annabeth mi risvegliò dallo sbraitare silenziosamente contro il non sapermi spiegare. "A Will" risposi "mi é sembrato strano. Come se fosse stanco. Come se stesse lottando contro qualcosa"
"Effettivamente é molto pallido, lo sguardo spento"
"A colazione era in perfetta salute. Si é isolato un po' certo, ma é il suo secondo giorno dopo il coma e non ricorda niente. Ci può stare. É da quando é arrivato alla Testa di Porco"

"Piper!" Chiamò la mia Sapientona. Piper stava parlando con Ginny poco dietro e a sentire il suo nome, alzò gli occhi caledoscipici su di noi. "Scusami un secondo" disse e ci raggiunse "dimmi".

"Quando usi la lingua ammaliatrice" iniziò Annabeth "come fai a capire che la gente ne sta subendo l'effetto"
"Alcune volte, quando é molto potete, hanno gli occhi vitrei, lo sguardo vacuo. Quando ingannammo Ercole la usai per sbaglio su Jason e lui divenne anche un po' pallido. Perché?"

"Annie potrebbe anche essere che non si sente bene" cercai di pensare positivo. "Percy i semidei non si possono ammalare. La nostra parte divina ci protegge. Per gli dei non possiamo morire di virus, gli serviamo per le missioni" mi spiegò Annabeth guardando malissimo il cielo "C'è qualcosa che non va" affermò.

"Ma cosa succede?" Piper si stava preoccupando visibilmente. "Vogliamo prima esserne sicuri" Annabeth cercò di tranquillizzarla con scarsi risultati.

"Quando ne sarete sicuri lo direte a tutti, ma ora ditelo a me. Mi conoscete: non ci dormirei" conoscendo la figlia dell'amore, dovetti ammettere che la conoscevo abbastanza per dire "Si, vero".

Annabeth sospirò e mi guardò "sei tu quello che ha stranamente ragionato, a te l'onore". Avrei fatto volentieri a meno. "Will ha tutte le caratteristiche fisiche che hai elencato: è pallido, lo sguardo vacuo, vuoto, e gli occhi vitrei." Dissi, poi la figlia di Atena continuò per me "A colazione era in perfetta salute, poi appena é arrivato al locale era diverso. Credo che sia sotto l'effetto di qualche tipo di lingua ammaliatrice. Certo, é una conclusione molto affrettata, ma non c'è altra spiegazione per l'improvviso malessere. Insomma: come fa un figlio del dio del sole a essere completamente bianco? É poco più colorato di Nico!"

"Dovremmo fare qualche ricerca per esserne sicuri" Piper alzò le spalle "ma speriamo che non sia niente di grave"

Will's Pov

Mi appoggiai al muro del secondo piano col fiatone e scivolai. Ero scappato da tutti i tipi di domande che avrei potuto ricevere. Anche <qual é il tuo colore preferito?>. Lottare per la libertà era faticoso, soprattutto se a imprigionarti é un mago molto potente.

"Perché mi fai questo?" Singhiozzai mettendo la fronte sulle ginocchia, consapevole che Malfoy sapesse che gli stavo parlando.

Per un terribile secondo vidi la scuola andare in fiamme.

"Ti prego basta!" Sussurrai. Ero <posseduto> da solo un giorno e già non ne potevo più. L'unica cosa che potevo fare era maledire la ragazza che mi aveva cancellato la memoria.

Non avevo ricordi, però avevo capito che mia madre era viva e vegeta a casa sua e che Apollo non le avesse fatto niente.

Peccato che lo capii troppo tardi.

<Stupido Will!> Pensai. Probabilmente Malfoy si scocciava di comandare a bacchetta ogni singolo secondo della mia vita, quindi potevo pensare, parlare e muovermi.

Ma a quanto pare al biondo non piacevano i pancakes, dato che mi impedí di mangiarli quella mattina.

Avevo ricevuto l'ordine di comportarmi come se non fosse successo niente. Be' se l'incontro col tizio antipatico non era mai avvenuto, io potevo mangiarli quei pancakes.

E INVECE NO!

Bastardo

Il Will di quella stessa mattina non avrebbe mai sbattuto in faccia a Nico i suoi ricordi. E se l'avesse dovuto dire, l'avrebbe fatto in modo più delicato. <Basta piangerti addosso! Alzati a vai a cena o si insospettiranno> mi dissi e mi alzai, diretto verso la Sala Grande.

Per la strada passai davanti a baby-Malfoy e misi nello sguardo spento (mi ero guardato allo specchio e quasi non mi riconoscevo) tutto l'odio che provavo.

Poi provai uno strano sentimento, credo che fosse delusione. E be'... Quello era di big-Malfoy.

Fantastico! Provavo anche le sue stesse emozioni oltre ai suoi gusti alimentari di schifo!

Afrodite/Venere

Angolo me ecc...

Ciaoooo. Allora mentre scrivere mi é venuto un dubbio: quando uso <...> si capisce che stanno facendo?

Mentre parlano <...> stanno per "..." E durante il testo stanno o per i pensieri o sempre per le virgolette.

Sorratemi per non averlo specificato prima😅

L'altra Faccia Della MedagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora