Lingue Strane

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Harry's Pov

"Come fanno dei Mangiamorte a finire in Grifondoro?" Chiese Ron mentre raggiungevamo la sala comune
"Avete visto lo sguardo di Silente?" chiese Hermione e io risposi "Compassione e Gratitudine"

Fu con i pensieri sui ragazzi dello scambio che mi addormentai quella notte.

Al secondo giorno di scuola, trasfigurazione alla prima ora non é il massimo. Soprattutto quando Percy comincia a gridare nel bel mezzo della notte e ci vogliono venti minuti per farlo svegliare e riaddormentare. Dopo quello, dormii poco e niente perché l'urlo di Percy era puro terrore. Terrore, come mai sentito prima. E la mia mente lo ripeteva ancora. E ancora. E ancora.

La mattina dopo, quando vidi i due ragazzi cambiarsi, notai cicatrici su cicatrici. Ovunque guardassi, c'era una ferita. Jason aveva addirittura due segni perfettamente identici uno avanti e uno dietro.

"Harry" sussurrò Ron mentre Percy prendeva la sua maglietta. Indicò il polso del ragazzo e vidi un simbolo nero. Il sangue mi si gelò nelle vene e ri-diedi uno sguardo al polso di Jason. Non vedevo mai veramente il tatuaggio, ma il polso sinistro con un tatuaggio nel mondo magico significa solo e solamente una cosa. Dopo la caduta di Voldemort é diventato illegale in tutto il mondo magico, fare tatuaggi al braccio sinistro, proprio per evitare fraintendimenti e dimenticare il passato.

Ma in quel momento, c'erano due Mangiamorte nel dormitorio di Grifondoro.

"Harry" Seamus mi richiamò alla realtà "tutto bene?". Tutti mi stavano fissando. "Che c'è?" Chiesi, fu Percy a rispondermi "Stai fissando il vuoto da almeno venti minuti. Tutto okay?"
"Si. Sì sto bene. Percy tu come stai?"
Lui s'irrigidí ripensando probabilmente all'incubo. "Bene" disse semplicemente "ho fame. Ciao" scappò letteralmente fuori dal dormitorio con Jason al seguito

Trasfigurazione con i tassofrasso: tutto normale. I sei non parlarono nella loro strana lingua e ascoltarono più o meno la lezione.
Erbologia con i Serpeverde: i ragazzi parlano di tutto con Nico, tranne che di piante.
Pozioni con i Corvonero: Percy e Annabeth danno a tutti la dimostrazione che si amano grazie a quella pozione dell'odore che ora non so come si chiami
Difesa contro le arti oscure con i Serpeverde: parliamo di come ci possa liberare delle visioni.

Domanda curiosa, penserete voi. Infatti é stata fatta ridendo da Nico. Era come se pensasse che non c'era alcun rimedio e lo stesso i suoi amici. "Seh magari, finalmente dormiremmo" disse scherzando Jason "Sarebbe troppo bello, quindi non succederà mai". I quattro risero, tranne Nico che si limitò a sorridere, poi si resero conto che tutti lo stavano fissando. "Fate spesso degli incubi?" Chiese il professore. Percy rispose nella sua lingua strana e tutti i suoi amici risero, perfino Nico rise a crepapelle.

A pranzo, gli otto scesero con una specie di bracciale che copriva tutto il polso sinistro. E dunque tutto il tatuaggio. "Cambio di look?" Chiese Ginny, ma nessuno rispose. "Percy" disse riluttante Hermione "Stanotte perché hai urlato?". Percy abbassò lo sguardo "Incubo" rispose semplicemente, "wow dev'essere stato veramente orribile per urlare cosí. Che hai sognato?".

Sgranò gli occhi, come se stesse rivivendo il sogno. Disse qualcosa ma a così bassa voce che nessuno lo sentì. Era qualcosa che suonò come "Talaro". Piper lo abbracciò per consolarlo, "Va tutto bene. Non sei più lí. Va tutto bene. Annabeth é qui. Tu sei qui. Tutti siamo qui". Le si incrinò la voce quando disse l'ultima frase.

Percy cominciò a piangere tra le braccia della ragazza, che strinse l'abbraccio. "Bob. Ho abbandonato lí Bob" disse tra un singhiozzo e l'altro, Jason accanto a lui gli accarezzò la schiena "Non é vero" disse.
"É morto per colpa mia" ripeté il ragazzo
"No Percy. Non é colpa tua." Disse Jason "ANNABETH" chiamò Piper. La ragazza in questione si girò.
C'era un casino assurdo, strano che li abbia sentiti.
Vista la situazione, corse verso di noi e abbracciò Percy.

"Ehi Testa d'Alghe. Va tutto bene. Sono qui" le stesse parole dette la notte prima
Con qualche carezza e qualche sussurro nella loro lingua, Percy si calmò e riprese a sorridere, anche se erano sorrisi forzati.

Il pranzo finí e io, Ron e i due ragazzi, ci stendemmo sui nostri letti.

"Parlateci un po' di voi" disse Ron mettendosi seduto, e noi tre lo imitammo. Jason costrinse Percy a parlare lui. "Be'... Mia madre si chiama Sally, non ho mai conosciuto mio padre, la mia vita é triste e la passo a rischiare di morire, odio chiunque ci sia lassù -Jason ridacchiò-, ho perso molti amici e non vorrei trovarmi qui. No sul serio, stavo per i fatti miei nei prati della scuola e bell'e buono Chiro- il signor Bunner" si corresse subito "dice <voi andrete in un'altra scuola per tutto l'anno. Statevi bene>" imitò una voce profonda e ci fece ridere tutti. "É questa la sua voce Percy! Ma come hai fatto!" Disse Jason ridendo e Percy alzò le spalle "Non é il primo scambio che faccio." Riprese occhi-verdi "Io e Jason, per tutto un fatto complicato, perdemmo la memoria e ci scambiammo i posti. Poi abbiamo recuperato la memoria, abbiamo rischiato di morire insieme e..." Si bloccò. "E uno morì. Sotto gli occhi delle due scuole" concluse Jason cupamente. Intravidi le lacrime sugli occhi di entrambi i ragazzi.

"Mi dispiace" mormorai sapendo per esperienza che le condoglianze non servivano. I "mi dispiace" non riportano in vita la gente e non alleviano il dolore.

Jason's Pov

"Io potevo salvarlo" dissi e Percy mi diede uno schiaffo sulla nuca. "Potevo farlo Percy! Potevo volare, prenderlo e scendere! Potevo salvarlo! Oppure potevo fare io quelle cose!"

"Si così sarebbe stato lui a soffrire per te. Jas, aveva preso una decisione"
"MA SI PUÒ SAPERE IN CHE LINGUA PARLATE?" Esplose Harry e io e il figlio del mare lo guardammo. "No." rispose secco Percy "Non lo puoi sapere. Adesso, se hai finito di deprimerti, vado da Annabeth" e uscí dal dormitorio per andare a perdersi nel castello.

Harry's Pov

"Ti va di esercitarti con le bacchette?" Propose Ron, "non conosco molti incantesimi" rispose il biondo.

Capendo al volo cosa volesse fare Ron, gli sorrisi rassicurante "te l'insegneremo noi. Vieni" e uscimmo da Hogwarts dove non c'era nessuna barriera a proteggerci.

Piper McLean

L'altra Faccia Della MedagliaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora