8. Nemeton -Scott

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La ricerca del Nemeton non stava portando da nessuna parte. Stiles si spaventava per ogni scricchiolio di foglia, ed io mi stavo arrendendo: l'albero non si voleva far trovare.
Le volte precedenti a quella, era stato facile vederlo: era nascosto, ma gli occhi da Alpha mi avevano sempre aiutato. In quel momento, invece, non ero in grado di scorgerlo.

«C'è pieno di ragni, Scott» Stiles era un continuo lamentarsi per lo sporco e la paura che lo seppellivano vivo. Era divertente vederlo in quelle condizioni, in quanto lui si sentiva di poter fare tutto, nonostante fosse solamente un umano. Spesso invidiavo la sua forza di volontà e il suo coraggio, perché erano sovrannaturali, ed era questo a renderlo uno del branco. Era il nostro Stephen Hawking.

«Dobbiamo trovarlo. Deaton me lo ha scongiurato» il mio capo aveva chiamato quello stesso pomeriggio perché era sicuro che il Nemeton potesse aiutarci a scoprire chi realmente fosse Chloe. Da quello che avevo capito, c'era un forte legame tra lui e la ragazza, e se non lo avessimo trovato, non saremo stati in grado di saperlo.
«Dimmi un po'.. ti piace?» Stiles aveva uno sguardo maligno, o almeno ci provava. Lo spinsi un po' e lui inciampò, ma si aggrappò al mio braccio prima di toccare terra con la faccia: «Stronzo.».

«Non so spiegarlo. C'è un'attrazione che non è fisica. Non lo so, è diverso da quello che provavo per Allison» un brivido mi percosse la schiena. La ragazza di cui mi ero follemente innamorato e con la quale avrei voluto vivere la mia intera vita. Si era sacrificata per noi, per il bene del gruppo. Mi aveva detto di amarmi, ed io non potevo fare niente. Ero impotente: «Io amavo Allison, con Chloe è diverso» sorrisi forzatamente al mio migliore amico e lui mi abbracciò: «Sarebbe stata con noi».
«Sì» sospirai: «Beh, non abbiamo finito il nostro lavoro» mi rimisi in cammino, nella speranza di togliere il pensiero di Allison dalla mente.

Il sole era completamente calato, lasciando spazio alla luna e alle sue infinite stelle. Il Nemeton non era ancora stato trovato, da nessuno di noi. Avevamo incrociato per tre volte Lydia e Malia, che bisticciavano del più e del meno: erano carine insieme. Di Liam, Mason e Chloe, invece, non c'era traccia, e questo mi spaventava.

All'improvviso, un ululato mi portò con i piedi per terra: Liam. Subito dopo, un ululato ancora più forte, mi fece rabbrividire e mi trasformò simultaneamente in licantropo: Chloe. Non mi era mai successo prima di reagire così ad un richiamo, non ero riuscito a controllarmi, in un certo senso.
«Scott, amico, tutto bene?» Stiles mi diede la forza di controllare i miei poteri, così tornai in umano e gli sorrisi. Nonostante non lo avrei mai ammesso, lui era la mia ancora, la persona che mi avrebbe salvato sempre.

«Da questa parte» in men che non si dica raggiungemmo Mason e Liam, che ci indicarono la direzione del Nemeton.
«Che succede?» Chloe era lì, davanti a lui, che lo saliva. Era strano, più lei si avvicinava con il corpo, più l'albero si illuminava e la catturava. Era bellissima, il miglior licantropo di tutti. Gli occhi viola, che tanto la differenziavano da noi, la rendevano unica e spettacolare. Ero ammaliato.

«Chl-» Lydia si zittii, anch'ella incantata dalla scena che ci si stava presentando sotto gli occhi. Malia tentò di raggiungere la nostra amica, incuriosita, ma venne fermata da capelli rosso - fragola, come l'aveva nominata una volta Chloe. Stava accadendo qualcosa, ma non capivamo nulla. C'era troppa luce, e quest'ultima aveva persino catturato il corpo della nostra amica. Ci stavamo accecando gli occhi, talmente luminoso era il bagliore intorno a noi.

«Provate ad usare gli altri occhi» intervenne Mason: «Insomma, per trovare il Nemeton è servito» alzò le spalle: «Noi vi aspettiamo in macchina» la luce era talmente tanto alta che sembrava di fissare il sole per ore.
Liam, Malia ed io ascoltammo il ragazzo e ci trasformammo. Ora la luce si era completamente abbassata, e Chloe era al centro del Nemeton seduta con le gambe incrociate. Gli occhi erano chiusi, ma sembrava che stesse ascoltando qualcosa: «Ci serve Lydia» Malia corse a recuperare la banshee del gruppo nel mentre che Liam ed io cercavamo di avvicinarci alla ragazza.

Era difficile, c'era qualcosa che ci spingeva ad indietreggiare. Era potente, ma noi ci provammo fino allo sfinimento: «Chloe» Liam provò a gridare, ma non ottenne nulla: «Ti prego, Scott, non posso perderla» i suoi occhi scacciarono qualche lacrima: «L'ho persa una volta, non me lo perdonerei se succedesse di nuovo» lasciò che il peso lo trascinasse per terra, sulle ginocchia. Non lo avrei mai permesso.

«Non le accadrà nulla» mi sedetti vicino a lui. Alcune volte era difficile assicurare tutte le persone del branco. Sentivo di doverlo fare, in quanto ero il capo, ma mi era difficile. Avevo paura di non potercela fare, di non avere la forza di poter salvare tutti quanti. Mi trascuravo, per il bene dei miei amici, promettevo loro cose che non ero sicuro di poter risolvere, era complicato avere una doppia vita, pur sapendo che potevo fare del bene.

«Scott, promettimi che farai di tutto per salvarla» gli occhi puntati sui miei: «Scott, promettimelo» annuii, nella speranza di star dicendo la verità. Chloe era una ragazza fantastica, era un po' impacciata, ma molto divertente. Quando lei era vicino a me, c'era uno strano legame che ci teneva uniti; non sapevo se potevo parlare di amore, era molto strano; ma una cosa era sicura, non potevo perderla.

«Lydia!» Malia mi portò con i piedi per terra, e venni catturato dall'immagine che succedeva davanti a me: la mia amica si stava sempre più avvicinando a Chloe, e Malia voleva fermarla: «Ti brucerai!». Non la sentiva.
Stava succedendo l'inimmaginabile, e noi tre non saremo riusciti a fermare il pericolo. Per la prima volta, insieme, eravamo impotenti.
«Forza, raggiungiamo Stiles» dissi, incamminandomi verso l'auto. Non avremo potuto fare niente, se non aspettare che il destino facesse la sua parte. Ero inutile, lì, davanti alla luce che bruciava.

«Stai scherzando?» Liam era arrabbiato, aveva problemi a gestirsi: «Io non la lascio qui, non la abbandono ancora. Dobbiamo fare qualcosa» tentò invano, per tre o quattro volte, di raggiungere Lydia e Chloe, ma non era possibile: «Forza, andiamo Scott, aiutami».
Malia provò solamente una volta, ma vedendo di non potercela fare, mi raggiunse, capendo che sarebbe stata la cosa migliore da fare.

«Mi hai promesso che non le sarebbe successo niente, Scott» Liam era preso dalla rabbia, e sapevo che poteva dire qualcosa di offensivo: «Vuoi perdere anche Chloe e Lydia? Vuoi perdere anche la seconda persona di cui ti sei innamorato?» urlava, con tutta la potenza che aveva.

Le sue parole mi ferirono, a tal punto da volerlo ammazzare. Preso dalla rabbia iniziai a correre e, in men che non si dica, mi ritrovai nella luce, nel caldo Nemeton, abbagliato dall'immagine che avevo davanti: Chloe era trasformata in licantropo, con gli occhi viola e nuda, completamente. Lydia, invece, trascriveva su un quaderno delle parole, che avrei sicuramente letto una volta finito tutto ciò.

Lasciai che lei finisse e, poi, presi entrambe e le spinsi fuori, risvegliandole dallo stato di trans che avevano avuto fino in quel momento. Entrambe non capivano nulla, così stemmo li, per qualche minuto, ad aspettare che loro si riprendessero.

SHE IS A TEEN WOLFWhere stories live. Discover now