Caos.

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Quando finalmente ricevettero il permesso di entrare in stanza, la prima a muoversi fu proprio la più piccola. Inaspettatamente, questa fece uno scatto, e in meno di un secondo si trovò nella stanza del padre.
Shota: "Hey...tesoro.."
disse con voce flebile e rauca.
Una volta accertatasi che il padre fosse ancora vivo e tutto intero, non ce la fece più.

Yuuki: "PAPÀ!"

Iniziò a piangere senza sosta, e si buttò di fianco a lui cingendogli il collo con le sue braccia.
Yuuki: "Scusami papà. Perdonami è tutta colpa mia!"

Aizawa ancora intontito le poggiò tremante una mano sulla testa.
Shota: "Yu-Yuuki?"
Hizashi: "Yuu-chan perché dici così? Non è vero. Come potrebbe essere colpa tua?"
Yuuki: "È colpa mia! Avrei dovuto darti retta... Mi sarei dovuta iscrivere alla U. A., così sarei stata lì con te e ti avrei protetto! Scusami papà, perdonami! "
Shota: "Yuuki, non lo dire ti prego. Non puoi capire quanto fossi sollevato di saperti a casa, al sicuro. Sono così felice che tu stia bene. Ora va con Nemuri, ti porterà a prendere una cosa da bere, così poi ti sentirai meglio. Parleremo di tutto più tardi.
Io sto bene."
La ragazza ubbidì controvoglia, ed uscì dalla stanza con ancora i lacrimoni agli occhi.

I due uomini rimasti soli, si guardarono in silenzio.
Shota: "... Hizashi "
Hizashi: "Mmh... "
Shota: "Stai piangendo come un bambino.." disse con voce tremolante a sua volta.
Hizashi: "Come se non lo stessi facendo anche tu... "
Shota: "Lei-lei-..."
Hizashi: "Sì, l'ha fatto. Ti ha chiamato papà Shota."

Concluse, mentre andava ad abbracciare suo marito.
Quella tragedia aveva appena regalato un miracolo ad entrambi.

Yuuki: "Zia... Papà ha detto che dovevi consolarmi, ma stai piangendo più di me...."
Middy: "Non posso fawci niedde, shono una tenewona io, shai?"
(Non posso farci niente, sono una tenerona io, sai?)
Disse rimettendosi a piangere.
Così Yuuki si avvicinò da sola alle macchinette, per prendere qualcosa per lei e per sua "zia".

Dato che la maggiore non la smetteva di piangere, avrebbe provato lei a consolarla.

Yuu: "Ecco. Tieni, zia Middy."
Mid: "Yu-Yuuki *sniff*, sei *sniff*, un tale tesohoroo..."
disse, piangendo disperatamente.

E questa cosa a Yuuki non piaceva affatto.

Si sentiva... Com'era il nome?
Ah si.

Irritata.

Possibile che fosse una tale piagnona?
Per fortuna che le voleva bene o l'avrebbe lasciata sola, lì a piangere.
E se c'era qualcosa che aveva capito dei rapporti interpersonali, è che non avrebbe mai dovuto lasciar piangere da solo qualcuno a cui si vuole bene.

*Skip time*

Prima dell'iscrizione di Yuuki alla U. A. non mancarono altri avvenimenti importanti.

Primo fra tutti il giorno in cui arrivò anche per Hizashi "LA GRAZIA" .

Era una domenica come tante a casa Yamada/Aizawa ovvero...
C a o t i c a✨.

Hizashi infatti, dopo aver perso per la 15ª volta al karaoke, si vendicò avventandosi sulla piccola Yuuki, iniziando a farle il solletico.

Il. Solletico.

Yuuki lo considerava alla stregua di uno strumento di tortura.

Era terrificante.

Un'antica arte magica, capace di tramutare ogni stato d'animo in una sessione di risate estenuante e LETALE.

I'll be your Hero. Where stories live. Discover now