Brutta sensazione.

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Entrambi i papà cercarono per molto tempo di sapere cosa le avesse detto la maggiore in quei 45 minuti, ma le due furono irremovibili.

Ciò che avviene nel bagno, resta nel bagno.

Intanto la guerra tra una inconsapevole Midnight ed i genitori gelosi continuava.

Ora erano riusciti a far sostituire il "Sama" con il "San", ma la "strega pervertita" era addirittura riuscita a meritarsi il titolo di zia, ed il duo comico era più furioso che mai.

Anche perché la "maniaca" passava sempre più tempo con la loro piccolina, che cresceva sempre più.

Ma non potevano davvero lamentarsi.

Dopo una prima strigliata di 1 h sul fatto che la LORO bambina avesse soltanto 13 anni, e che non avrebbe indossato gli abiti da pornodiva che le aveva comprato, la donna, si arrese al fatto che sarebbe dovuta scendere a patti con i tutori.

Così, una sola volta al mese, la andava a prendere e le comprava ogni genere di cosa.
Vestiti, scarpe, borse, accessori vari e anche articoli sportivi. Comprava qualsiasi cosa che destasse interesse o anche solo curiosità alla ragazzina dal volto d'angelo.

Per non parlare di quando si presentava direttamente a casa, loro con le borse già in mano e piene di cose con cui viziare la "nipotina".

Ovviamente c'erano, tra quella quantità disumana di buste, anche quelle contenenti intimo poco adatto ai minori e che nascondeva con cura nella camera della ragazza senza farsi notare dai genitori.

Mid: "Yuu-chan, mi raccomando queste aprile solo tra qualche anno, quando arriverà quel momento di cui ti ho parlato in bagno, ok?
O i tuoi paparini mi squoieranno viva. "

Era quello che le aveva detto zia Middy a voce bassa, in una delle tante visite.


I mesi passavano sereni, e con i mesi gli anni.

La ragazza riusciva a provare ed identificare sempre più emozioni, e i due eroi erano così grati che la cura stessa funzionando, soprattutto quando riuscivano a notare un leggero sorriso sul viso della ragazza.

Ormai aveva 15 anni e Aizawa avrebbe tanto voluto che la sua bambina entrasse nella U. A.
Aiz: "Tesoro, almeno provaci. Sei molto più forte dei ragazzi della tua età, e ti alleno io personalmente da anni! "
Yuu: "Ma Shota-san io non posso usare un quirk!
Non sono in grado di fare l'eroe. Non ne sono degna..."
Disse la ragazza corrucciando la fronte e iniziando a versare grossi lacrimoni.

Aizawa Shota non sapeva se benedire o maledire quelle lacrime.

Si ritrovò ad abbassarsi, per avere il viso della figlia alla sua altezza, e cercare di calmare quello sfogo.

La ragazza era cresciuta, ma comunque non superava l'altezza media di una ragazza della sua età.

Anche dal punto di vista di salute, aveva preso abbastanza peso, e grazie ai continui allenamenti con i genitori, aveva mantenuto e aumentato anche la sua massa muscolare.

Dei segni che aveva sul corpo le era rimasto poco e niente, se non una cicatrice sul braccio sinistro dovuto ad un taglio passato non curato.

Non aveva più né lividi, né graffi.

I capelli, lucidi e folti, le erano cresciuti e li teneva raccolti in una coda, mentre gli occhi acquistavano sempre più espressività, pur rimanendo in grado di scavarti dentro.

Aiz: "Shhh, hey tesoro, va tutto bene, calmati.
Perché dici così?
Non c'è niente che non vada in te.

Anche i dottori dicono che in verità, dovresti poter avere un quirk, ma che magari non si sia ancora presentato poiché si attiva solo in determinate circostanze, o magari è bloccato a causa di ciò che hai dovuto sopportare...
In ogni caso, con un po' di lavoro e tutto il tuo solito impegno, riusciremo a venire a capo anche di questo."
Il corvino posò una mano sul viso della figlia, asciugando quei lacrimoni ribelli.

I'll be your Hero. Where stories live. Discover now