Arma incompleta.

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Lo scontro durò poco.
Aizawa quasi non si accorse dello scatto del più piccolo.

Non aveva mai visto qualcuno così giovane, eppure così veloce, tanto che se fosse stato meno esperto, sarebbe capitolato a causa della mossa di karate che aveva utilizzato.

Stava quasi per cadere, ma appena ripreso dallo shock iniziale riuscì in qualche modo a riacquistare l'equilibrio e a capovolgere la situazione, buttando, con non troppa forza, quella figura minuta al terreno.

Contò fino a cinque, non senza sentire il corpicino scalpitare, fino a che la fida non fu conclusa.
Er: "Ho vinto."
X: "...Va bene, mostrarmi la strada."
Ereaser, soddisfatto della riuscita del suo piano, piegò leggermente all'insù quella sua bocca sempre corrotta in un broncio, e aiutò l'altra ad alzarsi, tendola però legata ad un braccio con le sue bende in modo che non potesse cambiare idea.

Mentre usciva da quella casa si ritrovò a pensare :
- È incredibilmente veloce, e se mi fossi distratto solo un attimo in più avrei perso la sfida...è forte. -

E un'idea prendeva pian piano forma nella sua mente.

*Skip time*

Ereaser Head era riuscito a portare quella persona dalla voce robotica in centrale di polizia, dove si assicurò fosse trattata con gentilezza, mentre le venivano fatti tutti gli esami del caso per monitorare la sua salute.

Quando furono conclusi, e dopo aver rifiutato apaticamente una tazza di cioccolato fumante, venne poi scortata, sempre con la massima delicatezza, all'interno di una stanza da interrogatorio dove aspettava di parlare con Aizawa.

U. P. : "Ereaser! Ho... qui la cartella clinica."
Er: "Cos'è quel tono? Che succede?"
U. P.: "Non ti piacerà...sembra che tu ti sia già affezionato, e non sono cose belle. "
Er: "Sono un Hero, sono abituato a non sentirmi dire cose belle.... Va avanti, ti ascolto."
U. P.: " Ok... ma cerca di contenerti.

Cartella Clinica

Nome: Yuuki
Cognome: sconosciuto (non fornito, il soggetto non lo ricorda)
Sesso: F
Gruppo sanguigno : 0-
Età : 9-12
Altezza: 1.40 cm
Peso: ...**kg
Quirk: sconosciuto

Stato di salute

Il soggetto si trova in stato di malnutrizione, con evidenti segni di percosse, tagli, lividi, abrasioni, cicatrici più o meno evidenti su tutto il corpo.
Casi simili sono stati riportati i. cadetti, dopo un intenso allenamento militare...

Tutto sommato, i valori sono nella norma e ciò non desta ulteriori preoccupazioni sulla sua salute fisica.
Non si può dire lo stesso di quella mentale..."

Aizawa, che ormai si era già affezionato a quello scricciolo che al posto degli occhi aveva due buchi neri, per tutto il tempo in cui l'ufficiale aveva parlato aveva tenuto serrati pugni e mascella.

-Che diamine le avevano fatto?!-
Si chiedeva mentre ascoltava il resoconto, sempre più raggelato sul posto .

U.P.: "... Tutto ok?"
Er: "Si... Cioè no, non va bene, ma continua.."
U.P.: "Il soggetto...non mostra alcun segno di emozione.
Sia essa positiva, o negativa.

Si tratta di un caso di Inibizione d'umanità.

Ciò è dovuto agli effetti di una nuova droga che reprime tutte le emozioni, spesso utilizzata in ambito militare dai mercenari e dagli assassini, per compiere le proprie missioni senza avvertire paura o senso di colpa.

La droga, fortunatamente, non crea dipendenza, né intacca il sistema immunitario come accertato dai campioni istologici.

Tutta via può causare, come effetti collaterali, gravi danni alla salute mentale, e favorire l'insorgere di malattie come il bipolarismo e simili se si è soggetti ad un'esposizione prolungata nel tempo.

Questo vuol dire che se assunta per troppo tempo, può provocare danni irreparabili, ma l'assunzione può essere interrota dal nulla e senza ulteriori effetti collaterali."

Aizawa non ce la fece più e si posò una mano sugli occhi per evitare di farsi vedere piangere come un bambino.

-Maledetti bastardi! Inibizione d'umanità?! È una cazzo di bambina! -

Er: "Quei figli di puttana...
GIURO CHE NON VEDRANNO MAI PIÙ LA LUCE DEL SOLE!
LI SBATTERÒ IN CARCERE IO STESSO SE NECESSARIO!"

Anche il suo amico aveva le lacrime agli occhi alla fine del resoconto. E le parole gli morirono in gola quando cercò di calmare l'hero.
Non poteva.
Semplicemente perché anche lui si sentiva così.
Quella piccoletta da viso d'angelo e gli occhi vitrei gli aveva fatto una tale tenerezza da sentirsi coinvolto anche lui nella sua storia.

Dopo qualche minuto di lacrime silenziose sui volti, entrambi si diedero un contegno e decisero di andare a parlare con la diretta interessata.

Come era stato preceduto dalla cartella clinica, la ragazza non ricordava nulla della sua vita prima di arrivare alla struttura in cui l'avevano trovata, se non il suo nome e la sua età.
Confermò di avere 12 anni al momento e che fosse lì da 6.

Spiegò che lei, fu portata al "quartier generale" con l'intenzione di essere addestrata come arma umana, ma siccome la sua coscienza e il suo lato emotivo opponevano troppa resistenza, furono "costretti" a somministrarle gli inibitori di emozioni, per renderla più efficiente.

Nemmeno quelli, però, funzionarono completamente.

Ed è per questo che lei non era ancora adatta alle missioni, pur essendo la più forte dell'allevamento.
L'avevano quindi chiusa da sola in quella stanza, per evitare che socializzasse e compromettesso il resto dei cadetti.

Era ancora un'arma incompleta.

Dopo l'interrogatorio, appurato che lei fosse nient'altro che una vittima dell'organizzazione, fu dichiarata innocente e sarebbe stata affidata ad un orfanotrofio della zona fino al compimento della maggiore età.

Proprio in quel momento, Aizawa espose l'idea che gli ronzava già da un po' in mente.

I'll be your Hero. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora