Capitolo 12

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Mi fece segno di uscire, anche se dentro di me volevo solo girarmi dall'altra parte, tornare nella sala da pranzo e nascondermi dall'imbarazzo.

Sbuffai avvicinandomi al balcone. Aprii la porta-finestra, uscendo sentii il leggero vento freddo di questa sera.

"Hey" disse sorridendo appoggiandosi alla balaustra. Lasciò vagare il suo sguardo su di me e mi guardò negli occhi, "è un piacere rivederti, vicina di casa."

Alzai gli occhi e feci un passo avanti, avvicinandomi nuovamente alla ringhiera. "Quindi hai quella stanza, quella davanti alla mia?"

Rise e alzò le spalle. "A quanto pare", disse guardandomi.

"Che mi dici del test di inglese?", chiese.

"Non ho ancora studiato", risposi cercando di sembrare tranquilla, "Insomma, puoi venire da me adesso se vuoi."

"Si, certo", disse con un sorriso, "Farò solo un salto."

"Cosa? No-", urlai quando capii ma ormai era troppo tardi. Prese la rincorsa e si fiondò nel mio balcone.
Non era molto lontano ma poteva comunque essere pericoloso.

"Sei pazzo?", chiesi ad alta voce controllando i battiti del cuore. Sorrise divertito ed entrò in casa.

"Scusa per il disordine ma non ho avuto tempo di pulire", dissi sarcastica mentre guardava incuriosito la mia stanza.

"Carina" dichiarò sedendosi sul letto. Sorrisi e feci lo stesso.

"Ok, iniziamo subito" suggerii, ricevendo un si come risposta.

Presi le mie cose e cominciai a spiegare le cose più facile ma lui non sembrava attento. Continuava a fissarmi mentre parlavo, senza dare importanza alle mie parole. Non sapevo perché mi guardasse in quel modo ma lo trovavo carino. In ogni caso siamo qui per studiare e lui non stava nemmeno seguendo

"Ma dai, Jungkook", mi lamentai facendolo sussultare, "Non mi stai ascoltando."

Borbottò sdraiandosi interamente sul mio letto. "Y/Nnn" mise il broncio, "Facciamo qualcos'altro. Mi annoiooo." ridacchiai per il suo comportamento infantile.

"Ok," mi arresi, "hai qualche idea?" I suoi occhi brillarono dalla felicità e si alzò immediatamente.

"Guardiamo un film!" disse, "E facciamo i popcorn!"

"Non ho dei popcorn," risposi ridendo e lui alzò gli occhi al cielo.

"Però possiamo comunque guardare un film, no?", chiese.

"Certo", dissi io e lui sorrise. Ci abbiamo messo pochissimo, scendemmo dal piano di sopra e ci accomodammo comodamente sul divano.

Era strano essere così vicini ma penso sia normale per essere migliori amici. Mi convinse a scegliere un film quindi decisi di guardare una delle mie commedie romantiche preferite. Jungkook sbuffò quando lesse il titolo ma non si lamentò. Appena cominciò il film, iniziai a sentirmi stanca. Facevo fatica a tenere gli occhi aperti e, infatti, mi addormentai poco dopo.

I miei muscoli si rilassarono e persi completamente il controllo del mio corpo...finendo sul suo petto.

Jungkook POV

Dopo pochi minuti percepii il suo respiro farsi più lento. Chiuse gli occhi e si addormentò in un attimo.
Il suo corpo si avvicinò casualmente al mio, fino a far riposare la sua testa sul mio petto.

Sorrisi guardandola come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Se qualcuno si azzardasse mai a toccarla, avrebbe dei problemi. Non facevo neanche più caso al film ormai, mi limitai ad ammirarla nel sonno.

Se solo lei sapesse come mi fa sentire tutto questo..
Sistemai una ciocca di capelli dietro al suo orecchio e decisi di portarla nella sua camera. Era già tardi quindi la presi tra le braccia e la portai al piano di sopra. La poggiai delicatamente sul letto e le rimboccai le coperte.

Y/N Pov

Mi sveglia a causa della luce che penetrava dalla mia finestra. Spalancai subito gli occhi e mi sedetti. Come sono arrivata nella mia camera? Oh no no. Mormorai strofinandomi gli occhi. Ieri mi ero addormentata e lui deve avermi portata qui sopra. Di nuovo. Che imbarazzo.

Guardai l'orologio e notai che ero quasi in ritardo per scuola quindi mi vestii velocemente. Saltai la colazione ed uscii di casa in fretta.

Stavo camminando, quasi correndo, quando qualcuno si avvicina a me. Guardai al lato e capii che era Jungkook. Certo, facciamo la stessa strada.

"Allora, Bella Addormentata?", disse ghignando. Volevo chiedergli cosa fosse successo ieri ma - no, anche gli amici si comportano così, è normale. Io non volevo essere solo una sua amica ma non dissi nulla e continuai a camminare.

"Hai avuto tempo per studiare oggi dato che ieri non sei andata molto avanti?", chiese assonnato.

"Oh, veramente..no", risposi ricordandomi dell'appuntamento con Jun.

"Aspetta, perché?", ribatté confuso.

"Perché? Ti interessa?", chiesi cercando di nascondere un sorriso.

"Si, voglio dire..no", balbettò, "Voglio solo sapere perché non hai tempo per me."

Si imbronciò guardandomi con gli occhi dolci. Risi alzando lo sguardo al cielo. "Ho un appuntamento."

Aggrottò le sopracciglia e il suo sguardo si fece più cupo. "Mh  ok", disse teso. Lo ignorai. Perché gli interessa? Anche io ho una vita amorosa.

Durante il tragitto rimanente non parlammo molto, camminavamo fianco a fianco. Ma alla fine a me andava bene anche così. Mi sentivo...bene?

The boy next door | traduzione italiana |Onde as histórias ganham vida. Descobre agora