Capitolo 6

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Erano passati due giorni da quando Jungkook ha quasi detto a Soojung e Taehyung come vi siete conosciuti veramente.

Non era un segreto importante, ma per me era comunque imbarazzante.

"Ok, tesoro. Ti ricordi la strada?", chiese mia madre passandomi l'acqua, "Scusa, ma oggi non posso portarti io" continuò.
"Non ti preoccupare, mamma. Conosco la strada", la salutai e uscii di casa.

Oggi mia madre non poteva portarmi a scuola quindi avrei dovuto camminare, menomale che la scuola era abbastanza vicina da qui. Però avevo la sensazione che qualcuno mi seguisse, nonostante ciò decisi di non concentrarmi su questo e continuai a camminare.

Arrivai in anticipo, non c'era quasi nessuno. Giunsi nella classe, ancora vuota, e posai le mio cose quando sentii la porta aprirsi rumorosamente.

"Jungkook!", urlai quando lo riconobbi, "mi hai fatto prendere un colpo".
"Ah scusami. Pensavo che mi avessi visto. Ero proprio dietro di te", disse alzando le spalle.

"Cosa? Eri tu che mi seguivi da tutto il tempo?" chiesi confusa.
"Si. Che cosa pensavi? Sono il tuo vicino di casa, genio", rispose ridendo.
Ah, che figuraccia.

"Comunque: per non lamentarti del rumore, vieni alla mia prossima festa questo venerdì sera", mi invitò sogghignando. Perché lo fa di continuo? Mi rende nervosa.

"Non riesco a credere che Soo Ah ti lasci festeggiare così tanto", mormorai e lui spostò lo sguardo verso di me.
"E quindi?", disse ridacchiando mentre si accomodò al suo posto.

"Ah, si vedrà se andrò o no", lo sfidai, "Taehyung ci sarà?"
"Non lo so, non gliel'ho ancora chiesto", rispose ma questa volta la sua espressione cambiò. Sembrava quasi che fosse infastidito.

Fortunamente gli altri studenti entrarono nell'aula e la nostra conversazione terminò.

"Oh hey, Y/N", mi salutò Soojung con un dolce sorriso.
"Ciao", dissi, "posso chiederti una cosa?"
"Certo, dimmi pure"

"Tu andrai al party di Jungkook questo venerdì?", le chiesi interessata.
"Probabilmente si. Perché? Ti ha invitata?", domandò, "Penso che ci sia qualcosa di te che gli piace".
"Ehm, Io-", arrossii cercando di trovare una risposta quando l'insegnante mi interruppe. Che c'è in me? Che cosa intende Soojung? Aspetta. Non ho niente a che fare con lui, ricordi?

Ma quelle parole ormai erano rimaste nella mia testa per il resto della giornata e ci stavo ancora rimuginando, anche durante la cena.

"Y/N, mi stai ascoltando?", disse mio padre fermando i miei pensieri.
"Scusami, mi ero distratta. Che stavi dicendo?" mi scusai.

"Stai bene? Hai già trovato degli amici o c'è qualcosa che dovremmo sapere?", chiese mia madre prendendomi la mano.
"Va tutto bene, mamma. Mi piace molto la nuova scuola e ho conosciuto una ragazza molto gentile, Soojung", la rassicurai.
"Menomale. Puoi invitarla qui se vuoi"

"Mamma! Posso portare anche Jaemin? Voglio giocare alla play con lui", si lamentò Wook.
"Vedremo", sorrise nostro padre, "Ma ora dobbiamo parlare di qualcos'altro" disse la mamma.

"Io e vostro padre staremo fuori per lavoro fino a sabato. Wook può stare a casa di Sujin ma penso che tu possa stare a casa da sola, no?", mi chiese lei.

"Si, certo. Va bene", risposi.
"Ok, perfetto. Quindi abbiamo qualcuno che baderà alla casa"

E quindi rimasi da sola per tre giorni. Mi sentii un pò in colpa per non aver chiesto ai miei genitori il permesso di andare alla festa di Jungkook ma insomma, è come una festa del vicinato, no?"
Avevo capito che sarebbe stata una buona opportunità per conoscere nuove persone e, forse, per risparmiare a Soojung il mal di testa post sbornia.

Giovedì, mentre stavo camminando verso casa dopo la scuola mi perdei nei miei pensieri e cominciò a piovere. La situazione peggiorò quando realizzai che non ero per niente vicina a casa, ad un certo punto una macchina si accostò a me.

"Y/N, entra dentro! Sei fradicia", era Soo Ah, la madre di Jungkook.
Non la vedevo da parecchio tempo ma era ancora molto carina.
"Va bene così, grazie mille comunque" dissi togliendo le gocce dal mio volto.
"Non essere ridicola! Dobbiamo andare dalla stessa parte", disse ridacchiando e fermando la macchina così che io possa entrare.

"Grazie", mi sedetti nella macchina, al caldo.
"Nessun problema cara. Siamo vicine adesso, non è così? Scusa se non abbiamo avuto il tempo di andarvi a trovare", disse sorridendo.
E con quel "abbiamo" probabilmente intendeva lei e Jungkook dato che vivevano solo loro due in quella casa. Da quel che mi disse mia madre, Soo Ah era divorziata.

"Sei da sola a casa adesso, vero?", mi chiese mentre guidava.
"Come lo sai?", domandai curiosa.
"Me lo ha detto tua madre. Ha detto di tenerti d'occhio", spiegò con una risata, "vuoi stare da noi a cena?"

No. Non voglio spendere ulteriore tempo in compagnia di Jungkook.
"Non ti preoccupare, non disturbarti", risposi educatamente.

"Oh no no. Cucino sempre troppo per Jungkook. Vieni e mangia con noi", disse. Non riuscivo proprio a dire di no, mia madre mi ucciderebbe.

"Allora ok", mi arresi. Lei fermò la macchina ed io la seguii all'interno della casa.

The boy next door | traduzione italiana |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora