In un mondo così cattivo, il cattivo ha successo.

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-Jamie!- urla qualcuno alle mie spalle. Sbarro gli occhi e il mio cuore perde un battito... è la voce di Jack. Guardandolo con la coda dell'occhio noto che mi punta contro il bastone, guardandomi con odio.
-Chi sei tu, la signora Black?- domanda con aria disprezzante. Mi giro verso di lui. La sua espressione passa da odio a estrema sorpresa, quasi delusione.
-C-Cosa... Elsa, c-che diavolo...- domanda, indietreggiando con uno scatto.
-Jack, non saltare a conclusioni affrettate. Ti prego, lasciami spiegare.- lo prego, alzando le mani in segno di resa.
-Stavo giusto tornando ad Arendelle per scusarmi con te... quando ti trovo qui con Pitch. Cosa dovrei lasciarti spiegare, Elsa? Eh? Hai aspettato la prima occasione per passare dalla parte di Pitch!- mi urla contro, gesticolando furiosamente con la mano libera.
-Non è così!- tento di spiegargli, ma lui ignora le mie spiegazioni. -Adesso ti siedi e mi ascolti!- dichiaro con sguardo deciso, avvicinandomi a lui.
-Io mi fidavo di te.- sussurra a denti stretti, cogliendomi di sorpresa.
-Hai visto, Elsa? Jack non vuole nemmeno ascoltarti.- interviene Pitch alle mie spalle.
-J-Jack...- lo chiamo, allungando una mano verso di lui.
-...vai via di qui, Elsa.- mi ordina, scoccandomi un'occhiata accusatoria.
-Jack!- esclamo, stringendo i pugni. -Dobbiamo parlare!- aggiungo quando lui mi ignora ancora.
-Sparisci, Elsa!-
Il mio cuore si spezza definitivamente. Abbasso lo sguardo, mentre della polvere nera si deposita lentamente intorno ai miei piedi.
-...come vuoi, Jack. Non mi vedrai mai, e ripeto, mai più.- lo avverto, sperando che cambi idea.
-Mai...-ripeta lui sottovoce, abbassando lo sguardo.
Pitch mi cinge le spalle con un braccio, facendomi volare accanto a lui fuori dalla finestra. Mi volto, e noto che Jack stava parlando con North, il quale era arrivato tramite un portale poco dopo la mia uscita.
-North, non posso. Non posso lasciarla andare. Non posso non rivederla mai più! Mi sono pentito di ciò che le ho detto!- dice Jack a voce abbastanza alta.
-Jack, ora troppo tardi. Tu dare lei tempo.- gli rispose North.
Essendo ormai troppo lontana, non riesco più a seguire la loro conversazione, così quando arrivo al castello entro direttamente dalla finestra arrivando nella mia camera.
-Sei convinta, ora?- domanda Pitch, rompendo il silenzio.
-...lasciami in pace.- ordino in un sussurro.
-Elsa, io non ti darò fastidio. Tanto andrai a spaventare gli altri in automatico quando avrai bisogno di nutrirti di paura.-
Detto da lui sembra veramente spaventoso. Nutrirmi di paura? La cosa non mi piace affatto.
Pitch va via, mentre io rimango sveglia tutta la notte. Sento una strana forza dentro me... ho una strana voglia di spaventare la gente, di far provare paura agli altri. Mi alzo dal letto su cui ero distesa e squadro il mio riflesso dalla testa ai piedi: questo nuovo look non è poi così male come lo sembrava all'inizio.
Sul mio viso si dipinge un sorriso simile a quello di Pitch... un sorriso alla Black.
Mi avvio verso la mia finestra, e non appena la spalanco penso: "Dai il benvenuto alla nuova Elsa, Arendelle". Poi mi ricordo d'un tratto che presto ci sarà il matrimonio di mia sorella... non posso rovinare anche il suo giorno speciale. Indosserò una parrucca e cambierò il vestito, semplice. Nessuno avrebbe fatto caso agli occhi, e magari tenterò di non usare i miei poteri. Ma non è il momento di pensare al giorno del matrimonio, devo nutrire la mia voglia di paura.
Non è così male essere cattiva, in fondo. La mia cattiveria aumenta ad ogni incubo sottoforma di fiocco di neve mandato un po' in giro, e ormai non mi importa più dei bambini. Nella mia vita ho sofferto troppo per preoccuparmi sempre degli altri, e cosa ottengo? Tristezza, rabbia, solitudine. L'unica persona che mi vuole bene veramente presto avrà una famiglia tutta sua di cui occuparsi, e non penserà più a me. Beh, adesso ho appreso la lezione: in un mondo così cattivo, il cattivo ha successo. 

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