'Voglio fare un pupazzo di neve'.

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-Sei sicura che posso aprirli?- domanda Anna, incerta.
-Ovvio Anna! Ora... ripeto, apri gli occhi.-
Mia sorella apre lentamente gli occhi, e rimane sconvolta nel vedere che davanti a lei c'è un ragazzo con una felpa blu, dei pantaloni marroni, i capelli bianchi e gli occhi azzurri.
-Elsa, ma allora... lui esiste!- esclama, esterrefatta.
Jack scoppia a ridere.
-Piacere, principessa Anna. Il mio nome è Jack Frost.-
Anna lo guarda con gli occhi che le brillano. Sembra una bambina che vede per la prima volta la neve. Anch'io guardo Jack e sorrido, sicura che lui e mia sorella sarebbero andati d'accordo.
-Quindi... tu stai con mia sorella.-dice Anna, con un sorrisetto all'angolo della bocca.
-Esatto!- risponde fiero Jack.
-Sai che se la farai soffrire...io poi farò soffrire te?- gli chiede Anna, osservandolo dal basso come un gatto arrabbiato.
Guardo Anna con gli occhi sbarrati, mentre Jack mi guarda ridacchiando.
-E che mi faresti se facessi soffrire tua sorella?- la provocò poi lui.
-Sai, in questi tredici anni passati nella più totale noia, ho preso lezioni di scherma. E arti marziali.- lo informa Anna, incrociando le braccia al petto.
"Davvero?", mi domando, confusa.
-...ah.- dice infine Jack, spostando lo sguardo.
-Dimmi Jack... quanti anni hai? Da che regno provieni? Come mai hai gli stessi poteri di Elsa? Come fai a portare l'inverno ovunque? Come sei finito qui? Chi sono i tuoi genitori? Cosa ti ha colpito di mia sorella? Sei mai stato in prigione? Mai commesso reati? Che scuola hai frequentato? Oltre ad essere un guardiano, hai altre passioni? Come hai fatto a diventare un guardiano? Eh? Rispondi!- lo tempesta di domande, puntandogli l'indice sul petto.
-Calma!- la frena lui, gesticolando.
-Rispondi.- ordina lei.
-Anna, prima o poi ti racconterò tutto. Okay?- propone Jack, indietreggiando di qualche passo.
-Ora ho solo una domanda. Una domanda essenziale... che mi tortura da anni.- ammette Anna, mordicchiandosi il labbro.
-Sarebbe?- domandiamo io e Jack in coro.
-Lo facciamo un pupazzo di neve?-domanda lei con tono da bambina.
Scoppio in una piccola risata, portando come al solito una mano davanti la bocca. Anna ha appena chiesto al mio ragazzo di fare un pupazzo di neve? Non ci posso credere. Il fatto che stesse per sposarsi non l'ha cambiata per niente. È rimasta la piccola Anna di sempre.
-Anna, ti prometto che faremo un pupazzo di neve se adesso mi lasci solo con tua sorella.- dichiara Jack, incrociando le braccia al petto.
-No. Voglio farlo adesso!- esclama mia sorella, pestando i piedi come una bambina.
-Anna, guarda qui.- intervengo sorridendole dolcemente.
Tra le mani creo una sfera di neve, e dopo averla lanciata in aria si dissolve in tanti piccoli fiocchi di neve che aumentano la neve che si è già depositata sul prato del nostro enorme giardino.
-È stupendo! Elsa, ti prego, fallo di nuovo!.- mi prega Anna, facendomi sorridere. Senza esitare ripeto l'azione, mentre Jack squadra il mio lavoro con occhi pieni di sorpresa.

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Dopo aver finito il pupazzo, mia sorella torna dentro da quello che sarebbe stato il mio futuro cognato, lasciandomi sola con Jack.
-Tua sorella è appiccicosa nei tuoi confronti.- mi fa notare.
-Jack, che intendi?- gli domando, confusa.
-Ti sta troppo attaccata.- spiega, guardando verso l'entrata. Lui sa quante ne abbiamo passate io e mia sorella... come osa dirmi una cosa simile, nonostante una fata che è solo sua 'amica' gli stia attaccata dalla mattina alla sera quando lo vede?
Lo fulmino con lo sguardo, mentre tento di mantenere la calma.
-Prego?- domando, stringendo i pugni.
-Dovrebbe stare un po' più lontana da te!- aggiunge in risposta.
-Jack, c-come osi dirmi una cosa simile quando Dentolina si attacca a te come una cozza ogni volta che vi vedete?- domando, alzando un sopracciglio. Lui mi guarda confuso.
-Dentolina è solo una mia amica!- afferma, gli occhi sgranati.
-Anna è mia sorella.-
Scandisco bene le ultime due parole, ma a lui non fa nessun effetto.
-Sei gelosa?- domanda, sospettoso. Scuoto la testa in risposta.
-Non dovresti.- mormora lui con un sospiro.
-Non sono gelosa, Jack. E poi, perché non dovrei?-
Mi guarda esitando a rispondere, ma credo che non abbia detto ciò che pensava realmente.
-È una mia amica.- dice lentamente, come se lo stesse spiegando ad una bambina di cinque anni.

Can you see me? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora