Capitolo 8 - Ci sono tante cose che non sai di me

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Federico

Casa Dybala non è mai stata così rosa come oggi. Ci sono stato un paio di volte da quando sono a Torino, ma questa sera il mio compagno di squadra si è davvero superato: ha voluto organizzare una festa a sorpresa in occasione del compleanno della sua fidanzata Oriana.

Ci sono palloncini sparsi in ogni angolo della casa. In più, è da qualche minuto che Paulo continua a fare avanti e indietro per il salone, preoccupato che qualcosa possa andare storto.

Mentre guardo arrivare gli invitati, tra compagni di squadra, amici e parenti, mi chiedo se Martina abbia preso anche solo in considerazione l'idea di venire. Da quello che ho potuto capire — dalle poche volte che ci siamo incontrati e abbiamo parlato — è una ragazza che non si lascia andare facilmente. Eppure, non so per quale strano motivo, non riesco a togliere l'immagine del suo viso semplice e puro dalla mia testa.

«Sta arrivando Oriana!», urla Alice, la moglie di Alvaro Morata, allarmata.

Qualcuno tra gli invitati si affretta a spegnere le luci e, quando sentiamo la porta d'ingresso aprirsi, urliamo un "sorpresa" all'unisono.

Nel momento in cui si riaccendono le luci, però, non vediamo Oriana con una faccia stupita e felice. Anzi, quello stupito adesso sono io, perché mi ritrovo davanti l'ultima persona che avrei pensato di vedere.

Martina è pietrificata sul posto, con gli occhi spalancati e le guance che piano piano si stanno colorando di rosso: è in evidente imbarazzo. Al suo fianco ci sono i suoi amici che, al contrario, sembrano divertiti e se la ridono sotto i baffi.

Paulo ed io ci affrettiamo a raggiungerli, mentre tutti gli altri ospiti ritornano a fare ciò che stavano facendo un secondo fa.

«Sei venuta.», sorrido non appena mi trovo vicino a Martina. Lei, ovviamente, si limita ad annuire e spostare lo sguardo altrove.

«Ci siamo anche noi.», tossisce il suo amico, dato che mi ero soffermato a guardarla per qualche secondo di troppo.

Stasera, come tutte le altre volte che ci siamo incontrati, è bellissima. Non è vestita in modo elegante; anzi, indossa una maglietta color glicine e dei jeans bianchi. Ma è proprio questo suo essere così semplice a colpirmi.

«Sì certo, scusate. Ciao.», li saluto, ricevendo un sorriso da entrambi.

«Ti volevamo ringraziare per averci invitato a casa tua.», parla per la prima volta Martina, rivolgendosi a Paulo.

Perché con gli altri è così carina e con me deve fare la sostenuta?

«Oh, no te preocupes. E comunque, Fede ha insistito molto per —»

Il mio compagno di squadra non fa in tempo a finire la frase, perché gli arriva una gomitata sul fianco da parte mia.

Vorrei davvero distogliere lo sguardo da lei, ma proprio non riesco. Il problema è che, se non lo faccio, poi rischio di passare seriamente per uno stalker.

Sono talmente perso a guardarla, che per poco non mi accorgo nemmeno che ora siamo rimasti da soli, notando — con estremo piacere — che i suoi amici si sono allontanati insieme a Paulo verso un altro gruppetto di persone.

Rewrite The Stars; Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora