ENIGMA - Tom Riddle (TRADUZIONE)

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"La tristezza non ti si addice." sbatté le palpebre alla voce profonda che proveniva da dietro la sua spalla e si voltò per affrontare gli occhi scuri di Tom Riddle.

Era in biblioteca, con un libro in mano che ovviamente non le interessava né leggere né strappare.

Era stata infelice per cinque giorni interi, poi di nuovo.

Era stata infelice per quasi diciassette anni e ci si era talmente abituata che a volte dimenticava quanto fosse amaro il suo sapore.

Ma Tom Riddle era di fronte a lei e la guardava con occhi freddi, occhi che ti convincono che ti dicono la verità mentre ti uccidono con una bugia.

"Sono sempre triste." la risposta lasciò le sue labbra come un segreto, quasi troppo in silenzio perché lui potesse sentire qualcosa, ma lui sapeva già la risposta, sapeva già tutto.

E sapeva perché lei era così triste e infelice e...

"Comunque, la tristezza non ti dona." disse Riddle

"E cosa lo fa?" il suo tono era tagliente e impegnativo e lei si girò per affrontarlo completamente mentre chiudeva violentemente il libro e non era più triste, ma non era nemmeno arrabbiata.

Non era altro che polvere sotto forma di persona.

E Tom Riddle lo sapeva

E Tom Riddle sorrise, cazzo.

Mentre la guardava con occhi che sapevano tutto ma non le dicevano niente.

"Dolore." Lui disse, ma intendeva dire "le mie mani intorno al tuo collo".

E lei lo sapeva e non sapeva come ma lo sapeva, cazzo.

E naturalmente lui aveva assolutamente ragione, perché il dolore l'aveva cresciuta, il dolore aveva plasmato la sua mente e il suo cuore, il dolore era tutto ciò che conosceva e lo poteva portare avanti abbastanza bene, sapeva di essere bella nel dolore, dolorosamente bene.

E sapeva che Tom Riddle avrebbe ucciso per vederla soffrire.

Le parole sono una cosa divertente.

E -oh, a volte- l'ironia è esilarante.

"Offrimi dolore allora, guardami rompere dall'interno."

E Tom Riddle la baciò.