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Oscar cercò di tenerle la mano il giorno dopo.

Lei lo guardò negli occhi e vide tutto ciò che aveva evitato di vedere per molto tempo.

Ogni tocco, ogni bacio, ogni sorriso, tutti portavano a questo momento, allo sguardo di amore e adorazione nei suoi occhi.

Lei scattò dalla sua presa, come se il fuoco avesse bruciato la sua pelle stanca, ma lo sguardo triste nei suoi occhi lasciò un segno più permanente nel suo cuore di quanto un paio di fiamme avrebbero mai lasciato.

Lei era la figlia della distruzione e del dolore, ma non avrebbe mai potuto abituarsi al dolore nel suo petto quando lui la guardava in quel modo.

Avrebbe voluto spezzarsi la cassa toracica in due, al diavolo la pelle livida, e consegnargli il suo cuore, darglielo perche' lo tenesse o lo spezzasse.

Non le importava molto, voleva solo che lui lo avesse.

Ma non poteva concedersi questo piacere, il piacere di essere silenziosamente spezzata da lui, il piacere di essere divorata in silenzio dal suo affetto.

Aveva bisogno di tenerlo lontano da lei perché era l'unica cosa che poteva fare per lui.

Poteva tenerlo al sicuro, lontano da lei.

Era maledetta, solo non il tipo di magia nera che la gente di solito si aspetta quando sente la parola.

Era maledetta dal tocco, era maledetta a sentire dolore ogni volta che qualcuno osava avvicinarsi e toccarla in qualsiasi modo.

E non le importava del dolore, ma parte della maledizione era il dolore anche per l'altra persona e lei non voleva che il suo dolore si avvicinasse a lui perché non poteva salvare se stessa ma forse poteva salvare lui.

Era maledetta dalla sua stessa mente, che le sussurrava che non poteva avere ciò che il cuore desiderava e che cuore era stupido.

Continuare a desiderare come se il dolore non fosse niente, come se potesse permettersi di essere spezzata, come se non fosse già livida e stanca e triste e miserabile e...

Oscar avrebbe capito, doveva capire.

"Per favore". disse e non sapeva se lo stava supplicando di lasciarla andare o di non lasciarla mai andare del tutto.

"Per favore". lui rispose e lei poteva sentire la disperazione nella sua voce e sapeva cosa significava "per favore non andartene, penso che potrei morire se te ne vai".

"Per favore non farmi restare perché lo farò ma non posso." sussurrò e qualcosa nei suoi occhi cambiò.

E le sue labbra si erano formate in un sorriso triste e forse stava trattenendo una lacrima o due ma non la stava trattenendo questa volta.

"Per favore non guardare indietro quando te ne sarai andata perché ti metterò tra le mie braccia e ti terrò con me per sempre e non dovrei ma lo farò."

E lei annuì e se ne andò e ogni passo che faceva le ricordava l'amore negli occhi di un ragazzo che non avrebbe dovuto volere ma che lo faceva comunque.

E lui era un vero grifondoro, coraggioso di cuore e nobile, perché la amava e la lasciava ancora andare perché l'amore non era mai stato per lei.

Lei era nata per il dolore e solo per il dolore.

E lei voleva morire per amore ma non l'ha fatto.

ENIGMA - Tom Riddle (TRADUZIONE)Where stories live. Discover now