Save me - RANBOO x reader

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Come mi sono ritrovata sulla montagna più alta delle zone limitrofe alle cinque del mattino, di nuovo? Per sorpendere Phil, ovviamente. Dopo i suoi incessanti tentativi di farmi spiccare il volo come faceva lui da giovane, ho deciso di esercitarmi da sola, giorno e notte per imparare a far funzionare quegli ordigni che avevo sulle spalle. Era come avere un secondo paio di braccia, ma era molto più difficile riuscire a comandarle ed a utilizzarle come si deve. 

Avevo scelto quella montagna perchè non era così pericolosa, dopotutto. Ci ero andata un paio di volte con Tommy, per farci una nuotata data l'acqua cristallina che si trovava al di sotto di questa. Nessuno si era ancora domandato il perchè tornassi zuppa a casa, oppure perchè avessi la faccia scottata ( diciamo che gli atterraggi potevano variare da una dolorosa panciata ad una più composta bomba). 

Cerco di concentrarmi nel far sbattere le ali, ma era totalmente inutile: erano immobilizzate. Un grugnito, segno del mio esaurimento, mi sfugge dalla bocca, provocando le risate di qualcuno alle mie spalle.

A: Chi c'è?

X: Pensi che se fosse qualcuno di malintenzionato di risponderebbe angelo?

Quella voce dal tono strafottente la riconoscerei in mezzo a mille altre. La prima volte non avevo badato a quanto fosse ammaliante il suo tono semiroco, oppure a quella punta di sarcasmo che dominava ciò che diceva: non avevo mai considerato la voce di Dream.

A: Cosa ci fai qui?

D: Saranno un paio di giorni che mi diverto a vederti saltare giù dalla montagna. Le ali non le usi? 

A: Dannatamente arguto da parte tua, idiota

Mi girai a guardarlo. Il viso era scoperto, lasciando che i miei occhi si scontrassero con i suoi. Inclinò la testa leggermente di lato, facendo dondolare alcune ciocche di capelli che sfuggivano da una crocchia sulla testa. I primi raggi di un sole rosato, i capelli di Dream sembravano avere piccoli fili d'oro tra di loro. Lo sguardo giocoso e leggermente distratto, il sorrisetto che spuntava sul viso di quell'uomo a me praticamente sconosciuto.Ma che diavolo mi stava prendendo?

D: Posso darti una mano io, in questo.

A: Tu sapresti insegnarmi a volare?

Il mio dubbio era fondato: non mi sembrava dotato di ali, ne' tentomeno sembrava qualcuno che avrebbe saputo insegnare una cosa così complicata quanto il volo.

D: Quanta poca speranza che riponi in me, angelo

A: Smettila di chiamarmi così, non ci conosciamo neanche! Non so il tuo colore preferito, oppure il perchè ti piace seguirmi sugli alberi, se hai fratelli...

Chiude gli occhi, come se cercasse di farsi sovvenire memorie lontane, oppure come se stesse creando qualcosa di finto solo per me. Quando li riaprì, mi sorrise di nuovo. Sembrava veramente che volesse aiutarmi, conoscermi forse.

D: Mh...verde, ho una sorellina e non ti stavo seguendo. Ora, vuoi imparare a volare o cosa?

Annuii con la testa. Il verde, un bel colore il verde. Come i suoi occhi, la sua felpa, le fronde degli alberi. Il verde era speranza, era forza. Oggi devo stare veramente male, oppure è la mancanza di sonno che mi gioca brutti scherzi: non riesco a fare altro che rimuginare su quello che dice. 

Mi prese per mano, chiedendomi di non fare domande sui metodi, poi mi sollevò di peso, quasi come fossi una piuma. 

D: Ora concentrati. Chiudi gli occhi, respira e immagina le ali che hai attaccate alla schiena

Feci come voleva. Le vedevo, le grosse ali nere. Erano spiegate davanti a me, piene di piume sovrapposte l'una sull'altra, talmente lucide da sembrare viola. Sentivo un solletico su tutte di esse, come se qualcuno ci stesse soffiando sopra. Poi mi sentii cadere, e misi le braccia attorno alla testa come riflesso, ma al posto di atterrare sulla polverosa terra del sentierino, cadetti su delle morbide piume.

D: Devi sempre visualizzarle. Non essendo arti tuoi, come invece lo sono per Philza, il tuo corpo non è abituato a doverle manovrare. Per oggi è tutto, domani alla stessa ora, io ti aspetterò qua.

A: grazie...

Mi fece cenno con la mano prima di andarsene. Ritornai verso la base, rimuginando su quello che aveva detto: connessione, visualizzazione, Philza. Aspettate, Philza? Ma Dream non era mai stato da queste parti, soprattutto non aveva mai nemmeno lontanamente noinato il campo. Come  era possibile che sapesse il nome di Phil?