8. halloween

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La sala comune dei Grifondoro era davvero magnifica. Ornata da splendide decorazioni in tema halloween che molto probabilmente aveva preparato Alice con la collaborazione dei suoi compagni di casa, le pareti erano tappezzate da drappi e magnifici arazzi con i colori della casa e sul pavimento risiedeva un grandissimo tappeto vermiglio e oro che trasmetteva una piacevole sensazione di calore, simile a quella che si percepiva sul soffice divanetto accanto al camino sul quale mi ero seduta insieme a Ronnie. La ragazza accanto a me stava sorseggiando della burrobirra servita in alcuni bicchieri di plastica rossi, e dall'espressione sembrava anche molto saporita. -Non sai che ti perdi, tesoro- mi ripetè per la terza volta Ronnie alzando il bicchiere al cielo e brindando all'esistenza dell'alcol in questo mondo. Ridacchiai, declinando l'offerta e continuando a bere l'acquaviola nel mio bicchiere. Non ero molto in vena di ubriacarmi quella sera, o per lo meno fu quello che pensai prima di scoprire che anche Malfoy si sarebbe presentato alla festa.
-E chi diavolo lo avrebbe invitato qui?- domandò sorpreso Blaise al mio fianco mentre si voltava all'arrivo del biondino a braccetto con Clarissa e seguito dalle sue guardie del corpo senza un briciolo di spina dorsale.
-Clarissa, sicuramente- bofonchiò Ronnie finendo il suo bicchiere di burrobirra e alzandosi di scatto per fare carico di altra birra. -Non esagerare già da ora, è appena iniziata la festa- la rimbeccò Blaise, ma Ronnie lo ignorò e andò a versarsi altra burrobirra dall'altra parte della sala comune. C'erano più persone di quante mi aspettassi, e non solamente membri della casa di Grifondoro ma probabilmente, come i sottoscritti, invitati da amici della casa o intrusi in cerca di divertimento. Sorrisi, guardandomi attorno e godendomi dell'ottima musica che risuonava per tutta la stanza tramite alcune casse posizionate su armadietti di legno. I ragazzi della casa ospitante avevano insonorizzato l'ambiente con un incantesimo in modo tale che all'esterno non si sentisse il rumore della festa.
Ronnie tornò al divanetto accompagnata da Alice, la quale appena mi vide mi prese per mano elettrizzata. -Sei bellissima tesoro, finalmente indossi il vestito che ti ho regalato! Ma sappi che così non sei ancora perfetta per una festa di halloween- la guardai sospettosa, abbassando poi gli occhi sui trucchi che aveva nascosto in tasca. -Te lo scordi. E poi anche Blaise e Ronnie non sono vestiti da niente- pronunciai allontandomi da lei, ma non potei rifiutare quando Alice cercò di convincermi che lasciandola fare mi avrebbe dovuto un favore per il resto della sua vita. Ronnie e Blaise ridacchiavano mentre Alice era alle prese con l'eyeliner e l'ombretto nero. -Sei davvero una gattina carinissima- sorrise ampiamente Alice aggiungendo un cerchietto con le orecchie da gatto al mio outfit.
-È vero, guarda i baffi che belli, sembrano veri..- rincasò Alice stuzzicandomi.
-E il nasino nero è un sacco carino- aggiunse Blaise appoggiando il gomito al divano e sorridendo divertito.
Presi un profondo respiro. -Vi odio tutti quanti- sorrisi falsamente alzandomi dal divano e allontanandomi da quel branco di simpaticoni. Mi bloccai quando notai uno specchio quadrato sulla parete e mi avvicinai, notando effettivamente che il trucco era molto bello e sembrava essere stato realizzato da una vera professionista, e casualmente si abbinava in particolar modo al mio vestito nero lungo fino a metà coscia, maniche a tre quarti e una scollatura che lasciava scoperta la spalla sinistra. Mi era stato regalato da Alice e Clarissa per il mio precedente compleanno ma non avevo ancora avuto l'occasione di indossarlo, e insieme alla collana verde che pendeva dal mio collo mi ritrovai ad ammettere che mi sentivo stranamente più a mio agio del solito.
-Sono felice di vederti qui-
Mi voltai velocemente e l'ampio sorriso di Harry Potter si stanziò di fronte a me, lasciandomi di sasso per una frazione di secondi.
-Anche io sono felice di vederti- risposi sorridendo cordialmente. -È molto bello questo posto, e la musica è splendida-
Harry lanciò uno sguardo ad alcuni ragazzi che stavano suonando la chitarra. -John e Connor sono in gamba, anche se hanno iniziato a suonare da poco tempo. Chissà, magari diventeranno famosi anche tra i babbani-
-Mi raccomando voglio un loro autografo allora- ridacchiai avvicinandomi il bicchiere ancora mezzo pieno di acquaviola al petto e ascoltando insieme a Harry i ragazzi che in quel momento avevano iniziato a intonare una canzone più tranquilla.
-Senti Amanda, posso farti una domanda?-
Lo guardai incuriosita e annuii, al chè Harry spostò il suo sguardo dal miei occhi fino alla persona seduta dall'altra parte della sala che notai fissarci intensamente. -Tra te e Draco che rapporto c'è?- trasalii a quella domanda inaspettata e distolsi lo sguardo dal biondo arrossendo. -Niente, assolutamente niente, non lo sopporto- conclusi sorseggiando l'acquaviola dal bicchiere fino all'ultima goccia.
-Ti fissa da quando è entrato qui dentro- constatò tranquillo Harry. -Non voglio ti rechi fastidio quindi se hai bisogno di qualsiasi cosa sappi che puoi chiamarmi-
Rimasi interdetta per qualche istante, deglutendo rumorosamente e voltandomi per afferrare la prima bottiglia disponibile e riempire il bicchiere del liquido all'interno.
-È solo un idiota a cui piace fare scherzi da idioti e che ragiona come un idiota- sorrisi bevendo frettolosamente e assaporando il liquido che mi ricordava il wiskey incendiario. -Ma ti ringrazio comunque per il pensiero..- ridacchiai nervosa. -È solo che si frequenta da poco con la mia migliore amica e non sono così convinta che le sue intenzioni siano così buone come vuole far credere.- mi sfogai sospirando e sentendomi stranamente più sollevata per averlo detto a qualcuno.
Dopo qualche secondo, Harry si sporse pericolosamente verso il mio viso e feci per indietreggiare, ma lui mi afferrò per la vita con un braccio e sorrise.
-Diamogli un motivo per togliere la maschera allora- sussurrò a qualche centrimento dalle mie labbra, per poi posare le sue sulla mia guancia bollente. Il freddo metallo dei suoi occhiali mi sfiorò la pelle, e così come si era avvicinato si allontanò da me con altrettanta velocità.
-Io non capisco..- ammisi imbarazzata, anche se avevo capito benissimo di cosa stava parlando Harry, eppure era un'ipotesi troppo assurda. Non poteva esistere che Malfoy fosse geloso. Soprattutto per una persona come me.
Ad un tratto una mano mi afferrò saldamente il polso e sussultai alla vista del ragazzo fino a pochi secondi prima nei miei pensieri trovarsi fisicamente al mio fianco. -Cos'è, Potter, sei così sfigato da non trovare ragazze nella tua casa e quindi ci provi con le nostre- ringhiò Malfoy stringendo ancora di più il mio polso.
-Lasciami stare, idiota- tentai di scostarlo velocemente ma non ci riuscii. Non lasciò il tempo a Harry di rispondere che mi trascinò via dalla sala. -Ma che stai facendo? Mollami subito!- esclamai tentando di fermarlo ma non mi diede retta, sembrava che nemmeno udisse le mie parole oppure che volesse ignorarle volontariamente. Mi obbligò a salire la rampa di scale a chiocciola e rinchiuse entrambi dentro una delle camere vuote dei grifondoro, per poi lasciare il mio polso dolorante. -Sapevo fossi stupida ma non a questo livello- bofonchiò iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza.
-Ma di cosa stai parlando?-
Malfoy mi guardò gelido. -Lo stai facendo apposta? È per vendicarti? Ti dà fastidio che io stia con la tua migliore amica e arrivi così in basso..- lo bloccai confusa dalle parole. -Non so di cosa tu stia parlando, non mi sto vendicando di niente, a cosa ti riferisci?-
-A quel bacio di Harry ovviamente- sputò non tentando di mascherare la rabbia dal suo volto.
Lo fissai. -Non era voluto..-
Lui evitò il mio sguardo. -Certo, come no-
-Tu sei proprio fuori di testa, non capisco perché tu sia così furioso. E poi anche se fosse, perché dovrebbero essere affari tuoi? Io e te non abbiamo niente da spartirci.-
-Potter è solo uno sfigato- commentò come se le sue parole potessero dare più significato al suo comportamento estremamente infantile.
-Tu sei pazzo- esclamai esausta voltandomi per aprire la porta, ma lui ribattè ancora. -Sei tu quella che ha fatto una scenata di fronte alla sua migliore amica e con la quale non parla da settimane, sei solo una codarda e una pessima bugiarda-
-Ti conviene stare zitto Malfoy, o giuro che ti dò uno schiaffo ancora più forte del primo- dissi freddamente voltandomi nuovamente ad affrontare il suo sguardo accusatore. Era davvero la persona più insopportabile del pianeta, riusciva con semplici parole a farmi ribollire il sangue nelle vene.
-Sei proprio come tutte le ragazze stupide di questa scuola, che appena sentono nominare il nome dell'eccezionale e grandioso Harry Potter- sottolineò con ironia- iniziano a sognare di conoscerlo come se fosse un supereroe-
Mi diressi verso di lui con rabbia. -Non ti permetto di parlare male di lui-
Malfoy ridacchiò. -Cos'è, adesso ti piace?-
Non risposi, al ché il suo sorriso scomparve dal suo volto e mi guardò con i suoi occhi gelidi che non vedevo da molte settimane.
-Non ti sopporto Blake- soffiò, più esausto che arrabbiato, prima di voltarsi e sedersi sul primo letto a baldacchino che si trovò di fronte. Sembrava più pallido del solito, il viso scarno e magro, i capelli erano tornati della loro tonalità biondo platino e non vi era più alcuna traccia della tinta lilla che gli avevo fatto per scherzo settimane prima.
Sembrava essere passato solo un giorno da quel momento.
Deglutii, stringendo tra le mani la collana che indossavo al collo, nervosa e arrabbiata da quel comportamento.
-Non sopporti me, o non sopporti il fatto che possa piacermi Harry?- e subito dopo aver pronunciato quella domanda pensai che fosse assurdo pensare una cosa del genere e che Harry si era sicuramente sbagliato. Tuttavia Malfoy rimase in silenzio, lo sguardo rivolto verso il pavimento e una delle sue gambe che tremava nervosamente. -Non capisco cosa ci trovi di bello in lui- bofonchiò.
Il mio respiro si bloccò per un istante. Perché non mi stava urlando contro? Perché stava dicendo quelle cose così assurde e insensate che non facevano altro che confondermi?
-È gentile- dissi cercando di dare un tono pacato alla mia affermazione senza che mi tremasse la voce. La mia mano destra invece iniziò a tremare, così la afferrai con la sinistra e tentai di darmi una calmata.
-Tutti possono essere gentili, tutti possono fingere di esserlo- constatò lui.
-Lui non finge-
-E che ne sai?-
-Be', se vuoi migliorare il tuo carattere ed essere più simile a Harry sicuramente insultarlo non è il passo migliore da fare-
-Ti sembra che io voglia assomigliare a quel verme?-
Alzai gli occhi cielo e feci per andarmene spazientita da quella conversazione priva di significato quando lui si alzò di scatto e mi afferrò per il polso. -Blake, aspetta-
-Cosa c'è?- risposi impassibile.
-Guardami-
-Non ne ho voglia- replicai.
-Ti prego guardami-
Mi voltai lentamente e il mio cuore iniziò a battere incessantemente. Non avevo visto il suo sguardo quella notte sul lago, eppure avrei giurato sul mago Merlino che quello era il medesimo sguardo che indossava sul viso quella notte, immerso da una dolcezza estranea a quel ragazzo con il cuore gelido come la pietra.
La musica proveniente dal piano di sotto sembrò ovattarsi e l'oscurità della stanza parve impossessarsi delle nostre figure, immerse nel silenzio. Ebbi la sensazione di trovarmi dentro una bolla, ebbi paura che sarebbe scoppiata con il più piccolo degli aghi.
I suoi occhi rimasero inchiodati ai miei e le sue labbra si schiusero. -Mi sento vulnerabile quando sono al tuo fianco- disse, e sembrò come se il tempo attorno a noi si fosse fermato. Dopo brevi istanti, il suo respirò iniziò a farsi più vicino e non riuscii a trattenermi dall'allontanarmi dalla sua figura, scontrandomi contro il legno della porta, come se la sua vicinanza mi stesse bruciando la pelle come una candela. Le sue dita ammorbidirono la loro presa sul mio polso e si intrecciarono facilmente con le mie, ma non mi ritrassi. E non lo feci nemmeno quando fu così vicino da appoggiare la fronte alla mia.
-M-malfoy..- biascicai incapace di muovermi, ma anche la mia abilità di parlare sparì del tutto quando le sue labbra furono a un soffio dalle mie.
All'improvviso qualcuno iniziò a bussare rumorosamente alla porta, la quale dopo brevi istanti si spalancò facendomi scontrare con Malfoy che aveva immediatamente alzato la testa e mi aveva afferrata in tempo per non farmi perdere l'equilibrio.
La ragazza che fece capolino ci squadrò con evidente disgusto. -Amanda Blake e Draco Malfoy eh?- esclamò iniziando a ridere. -Wow che notizionaa, da urlo, scusate ma ora sono stanca mor- non fece in tempo a terminare la frase che le sue gambe cedettero e crollò a terra. Fortunatamente la afferrai in tempo e riuscii a farla stendere sul letto, al termine del quale mi voltai indietro per incontrare lo sguardo di Malfoy.
-Amanda Blake, dove diavolo sei finita?- sentii urlare dalle scale Ronnie, la quale dopo pochi istanti entrò nella stanza e si fermò sui propri passi quando focalizzò entrambi. -Probabilmente ho bevuto troppo questa sera e non ricorderò nulla di tutto ciò ma volete spiegarmi cosa sta succedendo?- domandò facendosi seria e avvicinandosi a Malfoy. -Draco Malfoy, se hai osato toccarla anche solo con un migliolo giuro che ti spezzo le ossa una a una e- la fermai posandole una mano sulla spalla e tirandola indietro. -Lascia perdere-
-Ma cosa dici, guarda che faccia che hai, sembra tu abbia visto un fantasma- sentenziò.
-Sto bene, ora andiamo- le afferrai la mano e mi seguì abbracciandomi con un braccio sulle spalle. -Sei davvero adorabile con le orecchie da gatto, sai?- ridacchiò ubriaca.
-Già, certo- la aiutai a scendere le scale a chiocciola e le tolsi dalle mani il bicchiere vuoto per poi buttarlo nel primo cestino disponibile.
La situazione nella sala comune era meno sobria di quanto mi aspettassi ed evidentemente Ronnie non era l'unica a essersi ubriacata in quel modo. Quando Blaise mi vide corse immediatamente ad aiutare Ronnie dall'altro lato lato e mi guardò. -Cosa è successo Amanda?-
Deglutii mentre le immagini di ciò che era successo pochi minuti prima continuavano a vorticare nella mia testa. -Non ti preoccupare non è successo nulla, ora portiamo Ronnie nel dormitorio senza farci beccare dai professori o peggio ancora da Gazza-
Blaise annuì, ma in cuor mio capii che non credeva affatto alle mie parole.

Lavender Tea || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now