2. scacco matto

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-Scacco matto!- esclamai a gran voce, scoppiando a ridere quando Alice sbuffò rumorosamente e si alzò di scatto dalla panca di legno.
-Ora basta, non è possibile tu vinca ogni santa volta!- replicò sedendosi sul tavolo e facendo dondolare le proprie gambe.
-Ci provo io!- Clarissa si sedette al posto di Alice e mi lanciò uno sguardo di sfida.
-Ma se non sei capace- ridacchiò Alice prendendo in giro la sua amica, al chè l'altra le fece la linguaccia e aprì la partita. -Pedone in F3- pronunciò, e la pedina bianca cominciò a muoversi lentamente.
-Pedone in E6- risposi prontamente.
-Pedone in G4-
-Cavallo in C6-
-Cavallo in C3-
-Alfiere in C5-
-Oh no..- esclamò Clarissa, iniziando ad arricciarsi nervosamente una ciocca di capelli biondi tra le dita. -Cavallo in H3- tentò di rimediare sospirando.
Nel frattempo nella sala grande aveva iniziato ad entrare molta gente, soprattutto ragazzi del primo anno che erano stati smistati da poco e che probabilmente cercavano di ambientarsi al meglio che potevano. Tornai ad abbassare lo sguardo sulla scacchiera. -Direi cavallo in E5-
-Pedone in A4-
-Pedone in D5-
-Cavallo in D5-
Le mangiai il cavallo con il pedone e sorrisi, alzando nuovamente lo sguardo e notando che al tavolo dei Serpeverde era arrivata Bethany con la sua combriccola di amiche e che si stavano truccando a vicenda. In verità erano le amiche che la truccavano, ma dettagli.
-Pedone in C3- rispose Clarissa, sbuffando.
-Alfiere in E6-
-E ora cosa c'entra?- si spazientì la ragazza, mentre Alice se la stava ridendo sotto i baffi. In effetti Clarissa era una principiante in fatto di scacchi magici, ma era divertente vederla convincersi che sarebbe riuscita a battermi.
-Ciao Draco!- sentii in lontananza la voce di Bethany, la quale salutò Malfoy che era appena entrato nella stanza insieme ai suoi amici.
-Ciao- rispose lui facendole l'occhiolino, per poi sedersi poco distante da lei e iniziò a parlare insieme a Tiger e Gregory. Poco dopo il loro arrivo si aggiunse un altro ragazzo che riconobbi subito come Blaise Zabini, un vecchio amico di Malfoy che però, negli anni, si era stancato del suo atteggiamento e si era allontanato dal gruppo senza dare molte spiegazioni. Diede un'occhiata al gruppetto di Malfoy, quando quest'ultimo, appena lo vide, si alzò dal tavolo e lo raggiunse sorridendo. -Guarda un po' chi c'è qui!- lo affrontò guardandolo dall'alto al basso, seppur la differenza di altezza tra i due non fosse molto percepibile.
-Che vuoi Draco?- rispose lui ignorandolo.
-Volevamo solo parlare con la nostra vecchia compagnetta- ridacchiò Malfoy dandogli un pugno scherzoso sulla spalla, ma Blaise lo scostò con garbo e, quando mi vide, mi fece un cenno di saluto con la mano e si avvicinò al nostro tavolo. Non riuscii a vedere la reazione di Malfoy e, anche se fosse, non mi sarebbe di certo importato. Dopo il nostro breve attimo di intimità in guferia Malfoy aveva come sempre ricominciato a prendermi in giro per i corridoi o a farmi scherzi stupidi come disegnare la mia faccia a forma di maiale sulla lavagna nell'aula di trasfigurazione. Mi scrollai di dosso quei pensieri e sorrisi a Blaise. -Hey, tutto bene?- gli domandai facendo un cenno verso il gruppetto di bulletti dietro di lui.
-Simpatici come sempre- ridacchiò sedendosi accanto a Clarissa, la quale non lo degnò di uno sguardo e rimase impassibile a fissare la scacchiera.
-Sta perdendo- lo informò Alice facendo spallucce.
-NON È VERO!- scattò Clarissa. -Uffa, sono stufa di perdere contro Amanda-
Blaise mi guardò di sottecchi mentre ridevo divertita. -È questione di pratica- la consolai cercando di trattenere un sorriso.
-Posso provare io?- domandò Blaise e, dopo che Clarissa accettò e gli lasciò il posto di fronte a me, iniziammo a giocare.
Blaise era un ragazzo molto sveglio e intelligente, e se non fosse stato smistato in serpeverde me lo sarei immaginato benissimo tra i corvonero, anche se probabilmete erano i soliti stereotipi a farmi ragionare in quel modo.
Lo avevo conosciuto in biblioteca un anno prima e avevamo iniziato a studiare insieme per gli esami del sesto anno, e facendo parte della stessa casa era più semplice per me trovare degli orari o dei luoghi in cui studiare che andassero bene a entrambi.
Il tecnica di gioco di Blaise era totalmente diversa da quella di Clarissa, e per quel motivo dovetti concentrarmi per stare al passo con la sua sveltezza. Conoscendolo voleva farmi compiere qualche errore e qualche svista a causa della velocità, dunque tentai di giocare il più tranquillamente possibile.
-Pian piano sto cominciando a riconoscere le tue mosse- disse quando riuscì a mangiarmi un cavallo. Corrucciai le sopracciglia e gli lanciai uno sguardo di sfida. Sapeva quanto odiavo perdere, soprattutto in ambiti in cui me la cavavo abbastanza bene.
-Regina in F5- attaccai con gli occhi chiusi.
-Okay forse è meglio se vi lasciamo soli- ridacchiò Alice prendendo per il braccio Clarissa, la quale svogliatamente si allontanò da noi per dirigersi insieme all'amica verso il buffet.
-Torre in A6-
Verso la fine della partita ridacchiai notando che a Blaise era rimasto solamente il re.
-Non è divertente- pronunciò. -Re in C6-
-Regina in E4-
-Re in B6- rispose mangiandomi un pedone.
-Sei spacciato, regina in B2-
-Re in C7-
-Regina in C2. Scacco matto!- esclamai di nuovo alzando le braccia verso l'alto. Probabilmente mi aveva sentita metà della sala grande, ma non mi importò più di quanto e continuai a festeggiare anche quando Alice e Clarissa tornarono con alcuni piatti di patatine e salatini.
-Famee- acciuffai una pizzetta e la addentai felice.
-È davvero bravissima- dovette ammettere Blaise rotando gli occhi e ridacchiando alla mia reazione esageratamente felice.
-Lo so- gli feci la linguaccia e sorrisi di rimando.
-Per me usa dei trucchi, è impossibile altrimenti- commentò Alice con la bocca piena di patatine.
-Si chiama dono, tesoro- risposi legandomi i capelli in una coda alta.
-È tardi, devo andare a lezione di incantesimi- si intromise Blaise. -E anche tu bellezza- mi diede un buffetto sulla fronte e mi aiutò a recuperare i libri sparpagliati per il grande tavolo, soprattutto il manuale degli incantesimi e la pergamena. Blaise si mise a ridere quando mi vide con la piuma tra le labbra, così mi diede una mano afferrando la piuma e il botticino d'inchiostro.
-Vitious sarà clemente stai tranquillo- sorrisi affrettandomi e sporgendomi per dare un abbraccio veloce a Clarissa e Alice. -Ci vediamo più tardi allora- dissi loro, per poi raggiungere l'aula di incantesimi insieme a Blaise.
-Devi comprarti una borsa più spaziosa Amanda- mi disse il ragazzo appena uscimmo dalla grande sala.
-Lo so lo so, è che ci sono affezionata- replicai abbracciando la mia tracolla tutta rovinata ma che aveva alcune toppe di gruppi musicali che mi piacevano, il disegno di alcuni fiori di lavanda e alcune spille.
Ci sedemmo negli ultimi posti disponibili, sfortunatamente proprio di fronte a quelli del ragazzo biondo che non aveva smesso di fissarmi da quando avevo varcato la soglia dell'aula 99.
-Vuoi per caso una foto, Malfoy?- domandai pungente, sedendomi di fronte a lui.
-Sei solo più brutta del solito, stupida Blake- mi rispose, e i suoi amici iniziarono a ridere come se avesse fatto la battuta dell'anno.
-Ragazzi, ora silenzio che iniziamo la lezione- disse a voce alta il professore. Si trattò principalmente di una lezione di ripasso dato che frequentavamo già il settimo anno, ma fu comunque divertente far volare la piuma di Blaise e vederlo sforzarsi per riprendersela.
Mentre ridevamo tentando di non farci sentire dal professore, impegnato a scrivere sulla lavagna, percepii un fastidioso pizzicotto sul mio collo scoperto e mi voltai di scatto. Mi ritrovai a pochi centimetri dal volto di Malfoy, il quale aveva ancora la sua mano a mezz'aria.
-Che vuoi?- gli domandai quando non aprì bocca.
-Darti fastidio- sfoggiò un ampio sorriso, appoggiando il mento sui propri avambracci.
-Silencio- pronunciai sottovoce, con la bacchetta in mano. Malfoy si toccò improvvisamente la bocca  e quando si accorse di non riuscire più a parlare si alzò di scatto e fece per allungare una mano verso di me.
-Che succede, Draco?- domandò Vitious stupito dal suo comportamento.
Malfoy tentò di rispondere ma non ci riuscì, così annaspò indicando in un primo momento la sottoscritta e poi la sua bocca.
-Finite incantem- sussurrai.
-Questa brutta sanguemar..- quando si accorse di poter riuscire nuovamente a parlare, si bloccò di scatto. Non riuscii a cogliere la sua espressione perché mi ero immobilizzata e non riuscivo a fare altro che fissare il vuoto davanti a me; Blaise mi sfiorò dolcemente il braccio con le dita e Malfoy si sedette nuovamente al suo posto, in un silenzio tombale che contagiò il resto dell'aula. Tutti conoscevano la rivalità tra me e Malfoy, tutti erano a conoscenza della nostra reciproca antipatia, ma mai era successa un'azione simile, mai si era permesso di chiamarmi in quel modo davanti a tutti, nel giro di pochi giorni tra l'altro. Cos'era cambiato quella estate? Perché mi odiava così tanto?
Chiusi gli occhi a contai fino a dieci, costringendomi a non girarmi per dargli un pugno dritto in faccia. Malfoy fece per dirmi qualcosa ma non lo sentii. Otto, nove, dieci.
Mi alzai.
-Mi scusi professore, potrei recarmi in bagno?-
Filius Vitious annuì con uno sguardo comprensivo e quasi compassionevole; dovetti trattenermi dal non rispondere male anche a lui e uscii dall'aula stringendomi la cravatta tra le dita.
Aprii la porta del bagno con forza, provocando molto rumore, ma non ci diedi peso e mi diressi verso il lavandino. -Quel maledetto stronzo..- soffiai con rabbia, sfilandomi la cravatta fin troppo stretta e guardandomi nel riflesso dello specchio. Sotto gli occhi erano evidenti le profonde occhiaie, conseguenza delle notti insonni che stavo trascorrendo da qualche mese a quella parte, e il mio viso era più pallido del solito, così ci versai sopra dell'acqua tentando di riprendermi. Abbassai lo sguardo, stringendo forte gli occhi e i pugni. -Lo odio-
-Mi odierei anche io-
Aprii velocemente gli occhi e colsi dal riflesso dello specchio la figura dell'unica persona che avrei preferito non vedere in quel momento. -Vattene- sputai distogliendo lo sguardo.
-Perché?-
-Te lo devo anche spiegare?- allargai le braccia con un gesto di ovvietà, per poi afferrarmi la coda e slegare l'elastico che si stava nel frattempo allentando. -Non sono in vena di giochetti Malfoy-
-Nemmeno io- fece alcuni passi verso di me, così indietreggiai. -Ho esagerato, ne sono consapevole- non volevo guardarlo, non volevo affrontare il suo sguardo, non volevo nemmeno sentire la sua voce che sembrava così falsamente dispiaciuta.
-Vattene- ripetei ancora più duramente, stringendomi nella mia toga che mi stava facendo ribollire dal caldo. Avrei voluto essere da qualsiasi altra parte, ma non lì e non con lui, e soprattutto non sull'orlo di una crisi di nervi, era davvero inopportuno e stupido da parte mia farmi vedere in quel modo alla persona che si sarebbe divertita a spifferarlo a tutta la scuola.
Malfoy però non se ne andò e si avvicinò ancora, obbligandomi a scontrarmi con il muro del bagno. -Malfoy, vattene immediatamente-
Lui, spazientito dalla mia insistenza, colpì il muro a pochi centimetri da me. -Stai zitta-
-Stai zitto tu!- replicai spingendolo via e dandogli uno schiaffo. Impiegai qualche istante a rendermi conto di ciò che avevo fatto, e molto probabilmente anche lui era stupito quanto me perché non avevo mai visto quell'espressione sul suo volto. Sconvolta, mi allontanai e uscii velocemente dal bagno, cercando di non pensare a quello sguardo, uno sguardo che non si addice a un Malfoy.
Uno sguardo ferito.

Lavender Tea || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora