1. guferia

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-Signorina Blake, sono venuto a scoprire del suo incantesimo a Hogsmeade, e come ben sa è severamente proibito l'uso della magia se non autorizzato- incalzò l'uomo alle mie spalle appena varcai la soglia dell'aula di pozioni. Imprecai in silenzio, voltandomi lentamente e affrontando lo sguardo severo di Piton. -50 punti in meno a Serpeverde- dichiarò.
-Ma come..- mi bloccai quando lo vidi voltarsi e dirigersi verso il centro dell'aula. Sospirai, scagliando un'occhiataccia a quel ragazzo così stupido e irresponsabile da mettere a repentaglio i punti della propria casa solo per farmi un dispetto.
-Malfoy, è inutile che continui a ridere come un bambino- continuò Piton duramente -anche lei ha infranto le regole utilizzando un incantesimo di disillusione, e per questo motivo saranno tolti altri 50 punti a Serpeverde. Dopo lezione siete pregati di recarvi dal signor Gazza, avrà sicuramente qualche punizione in mente per due teppistelli come voi.- avrei giurato di aver colto un guizzo di divertimento nei suoi occhi, ma sparì all'istante e iniziò a spiegare la lezione del giorno.
Mi sedetti accanto a Clarissa, in silenzio, tentando di nascondere la rabbia che quel ragazzo riusciva a provocarmi nel giro di brevissimi istanti. Fortunatamente anche lui non sembrava così divertito dalla situazione, così non mi rivolse nemmeno un singolo sguardo e mi ignorò anche quando, a fine lezione, lo incalzai ricordandogli che dovevamo recarci dal custode. -Vacci tu, stupida Blake- sbottò continuando a non guardarmi.
-Finiscila di comportarti così, Malfoy, sei solo ridicolo- replicai iniziando a spazientirmi. Alla mie spalle l'aula iniziò a svuotarsi e Clarissa mi sfiorò il braccio, così le feci cenno di andarsene e lei mi salutò silenziosamente per potersi dirigere a lezione di erbologia. Gli amici di Malfoy, attorno al loro principino, mi guardarono ridacchiando. Anche Malfoy iniziò a ridere di me dandomi le spalle, al ché lo spintonai contro un banco.
Fu un gesto troppo avventato e ne ero perfettamente consapevole, ma ancora non riuscivo a sopportare l'insulto che mi aveva lanciato dal pullman il giorno precedente. Non aveva nemmeno avuto il coraggio di dirmelo in faccia e da perfetto codardo era andato a fare la spia al nostro capo della casa Serpeverde.
In risposta al mio attacco lui afferrò saldamente la sua bacchetta fra le dita e me la puntò contro. Trattenni il respiro e percepii i suoi amici ridere e sollecitare Malfoy a colpirmi, ma ciò che fece il ragazzo fu osservarmi a lungo e inchiodare i suoi occhi grigi nei miei. La sua mano tremò leggermente e come sorpreso dal gesto abbassò lo sguardo, così colsi l'occasione per recuperare la mia bacchetta e contrastare il suo vantaggio.
-Per quanto mi diverta batterti a duello- sorrisi beffardamente. -Abbiamo perso fin troppi punti ed è solo la prima settimana, dunque seguimi al piano di sopra o ti ci spedisco a calci-
Malfoy non cambiò espressione e avvicinò la sua bacchetta alla mia, evidentemente furioso per averlo messo in imbarazzo di fronte ai suoi amici. -Ci vediamo dopo, andatevene ora- pronunciò amaramente continuando a tenere lo sguardo fisso su di me. I suoi compagni gli chiesero il motivo, confusi quasi quanto me, ma dopo aver ottenuto un inquietante e lungo silenzio come risposta, scesero dai loro banchi e uscirono dall'aula a gran passi.
-Abbassa la bacchetta- mi sollecitò lui.
-E perché dovrei farlo? Prima tu- risposi guardinga. Lui sospirò.
Dopo qualche istante di completo silenzio abbassammo entrambi le nostre bacchette e distogliemmo lo sguardo l'uno dall'altra, come se quel gesto ci avesse recato un interminabile e fastidioso senso di impotenza.
Afferrai di scatto la mia borsa con i libri all'interno e uscii dall'aula ignorando la presenza di Malfoy alle mie spalle, che almeno per una volta mi aveva dato retta e mi aveva seguito fino allo studio del custode. Bussai e attesi qualche istante, per poi sentire il rumore della porta gracchiare sul pavimento e aprirsi lentamente. -Ah siete voi- sorrise ambiguamente Gazza, uscendo dal suo studio con in braccio Mrs Purr, la quale soffiò contro di noi. Ridacchiai appena quando Malfoy soffiò al gatto di rimando.
Gazza ci informò che avremmo dovuto ripulire il sentiero per la guferia per l'intero pomeriggio e che se avesse trovato anche una sola erbaccia ci avrebbe rispedito da Piton per farci togliere altri punti. Annuimmo in silenzio e afferrammo alcuni strumenti che ci avrebbero reso più facile pulire e alcuni sacchetti di plastica per gettare eventuali oggetti. Gazza ci guardò per tutto il tempo con un sorriso soddisfatto, e quando ci allontanammo sulla strada per il Cortile della Torre dell'Orologio mi sembrò sussurrare alla sua gatta quanto fosse stato bravo a impartirci quell'ordine. Lanciai un breve sguardo ai ragazzi seduti nel cortile che schiamazzavano e ridevano tra loro, e sperai che il tempo trascorresse il più velocemente possibile per tornare a divertirmi insieme alle mie amiche, che durante quell'interminabile estate mi erano mancate moltissimo.
Percepivo i passi di Malfoy poco distanti da me, che si distinguettero ancora di più quando scricchiolarono sul ponte di legno, noto anche come il Ponte Coperto. Si trattava di una struttura che si amalgamava alla perfezione con la natura attorno al Castello e lo spettacolo da là sopra era semplicemente mozzafiato. Un gruppo di ragazzi corvonero ci passò accanto con una certa fretta, il vento iniziò a farsi sentire e mi strinsi leggermente nella mia toga. Solitamente in autunno non faceva così freddo, ma quell'anno sembrava ancora più rigido e torbido del solito e come sensazione non mi piacque per nulla, dato che amavo il sole e il calore estivo che mi pizzicava la pelle scoperta e mi faceva sentire più viva che mai. Superammo il cerchio di pietre, ovvero un cerchio di pietre giganti appena fuori dal ponte di legno che formavano una meridiana, e giungemmo al sentiero sterrato della guferia. Probabilmente non era trascorso molto tempo dall'ultimo temporale che si era abbattuto lungo quella via, dato che era evidente il fango sotto i piedi e i rami che ostacolavano il passaggio.
-Bene, io faccio il lato destro e tu quello sinistro- comunicai a gran voce per evitare di dovermi ripetere. Senza che dovessi nemmeno guardarlo capii subito che si era già messo a lavoro senza prestarmi attenzione, così iniziai a fare lo stesso nella mia parte di sentiero.
Trascorse qualche ora e percepii le braccia dolermi leggermente, soprattutto la spalla che non era abituata a quel movimento di raccogliere rifiuti e rametti con il bastone sulla quale estremità era fissata una pinza. Dunque mi appoggiai al muretto di pietre e con la coda dell'occhio potei vedere che Malfoy era molto più avanti di me e, soprattutto, stava utilizzando la magia per sgomberare il passaggio.
-Hey, tu!- scesi dal muretto e lo raggiunsi correndo, sentendomi completamente ignorata quando non mi degnò nemmeno di uno sguardo. -Non puoi usare la magia, è imbrogliare- constatai. Quando non mi ascoltò per la seconda volta gli bloccai il passaggio con la mia persona e dovette abbassare immediatamente la bacchetta per non farmi del male. -Sei impazzita a metterti davanti in questo modo?- quasi mi urlò scostandomi e continuando a utilizzare la magia.
-Hai sentito cosa ho detto?-
Malfoy, in tutta risposta, fece spallucce.
-Sei davvero un idiota, Malfoy- soffiai prima di voltare i tacchi e tornare alla mia postazione, afferrando con fretta e furia il bastone e il sacchetto e riprendendo a lavorare.
Era trascorsa quasi un'altra ora e sapevo perfettamente che Malfoy aveva già concluso la sua parte di sentiero e stava solo aspettando che raggiungessi la fine per deridermi.
-Smettila di gongolare- gli dissi quando fui a pochi passi da lui, ma il ragazzo continuò a ridacchiare e diede un morso a una mela verde che probabilmente si era portato dalla scuola. A lavoro concluso mi stiracchiai i muscoli e gli arti, per poi prendere un enorme respiro e dare uno sguardo al sentiero sopra il quale, al posto delle erbacce, si stava posando una dolce sfumatura arancione che proveniva dal colore del tramonto. -È bellissimo- sussurrai senza rendermene conto.
-Già, ma la mia parte è venuta meglio- rispose il mio compagno di lavoro mentre afferrava la sua attrezzatura. -Be', ora possiamo andare-
Mi scappò una risata. -Ah, mi stavi aspettando allora?-
Lui, per la prima volta dopo molte ore, mi guardò negli occhi. -Sicuro- sbuffò ironicamente. Fece per andarsene, ma quando capì che non lo stavo seguendo e che, anzi, stavo salendo la scala dietro le nostre spalle, mi richiamò confuso. -Blake, ma che fai adesso?-
-Vado alla guferia- gli risposi salendo gli scalini e scorrendo il palmo della mia mano sulla pietra grigia e fredda dal corrimano.
-Per quale motivo?-
-Per vedere i gufi ovviamente- ridacchiai sparendo dalla sua vista al di là della Torre Ovest. Continuai a salire i gradini che si stavano facendo sempre più ampi e disordinati quando, rapita dal verso di un uccellino che si era posato sul ramo di un albero lì accanto, per sbaglio misi male un piede e inciampai all'indietro. Sentii le vertigini salirmi lungo la colonna vertebrale quando tentai di aggrapparmi al corrimano senza riuscirci, ma sparirono all'istante quando due braccia alle mie spalle mi accolsero in una forte stretta. Sapevo, razionalmente, che quelle braccia erano di Malfoy, ma mi sembrava comunque strano e lontano come pensiero, perché dopo tutti quei anni in cui avevo trascorso la mia infanzia e adolescenza accanto a quel ragazzo, non mi ero mai accorta di quanto fosse forte e non avevo mai sentito il suo profumo tanto vicino da riempirmi le narici.
Mi allontanai all'istante e mi voltai con gli occhi spalancati e le labbra leggermente schiuse dallo stupore.
Credetti di aver intravisto una nota di preoccupazione nei suoi occhi, ma non ne fui certa e iniziai nervosamente a grattarmi la base del collo. -Io..-
-Stai più attenta- le sue parole sovrastarono le mie e il suo tono duro e distaccato mi raggelò. Ero abituata a essere insultata, a vederlo ridere di me, a prendermi in giro per qualsiasi cosa gli frullasse per la testa, ma sentire quelle parole da lui era una cosa totalmente inaspettata.
In quel momento aveva abbassato lo sguardo sulle sue scarpe, quasi frustrato da quella situazione, così presi un profondo respiro e tentai di tranquillizzarmi. -Perché mi hai seguita comunque?- domandai facendo un passo all'indietro e tenendomi stretta al corrimano di pietra ruvida.
-Tra poco farà buio, non voglio averti sulla coscienza se sparissi fuori dalla scuola- disse irritato, passandosi frettolosamente una mano tra i capelli biondi che quel giorno gli ricadevano disordinatamente sulla fronte. Erano più lunghi di quanto ricordassi, o probabilmente era l'effetto del gel che era solito mettere che tradiva il suo vero aspetto.
-Be', non sei obbligato a farlo- replicai infastidita dal suo tono di superiorità.
-Blake..-
Lo ignorai e salii ancora la scala, per poi raggiungere l'enorme portone chiuso a chiave. -Alohomora- pronunciai con la bacchetta tra le mani. La serratura si aprì all'istante, così appoggiai la spalla contro la porta e con un colpo deciso aprii di qualche centimetro la porta, che come ogni volta dava segni di difficoltà ad aprirsi.
Mi ritrovai in mezzo alla grande sala circolare e per illuminare di più la stanza buia accesi una delle lanterne posta sul tavolo rotondo posizionato esattamente al centro della guferia, sul quale erano posati alcuni libri di magizoologia, molti dei quali avevo già letto durante gli anni precedenti.
Passai di fronte all'ampia gabbia di Edvige e la salutai con un sorriso, e subito dopo la sua mi fermai di fronte a un'altra gabbia.
-Hey piccolina- trafugai nelle enormi tasche della mia toga e presi tra le mani una scatoletta. -Ti ho portato una sorpresina.. avrei dovuto portartela domani ma dato che sono qui..- aprii la scatolina e afferrai alcuni vermicelli, per poi posarli ai piedi della gabbia e farli cadere giusto sopra una ciotolina. Daisy fece il suo solito verso stridulo, prima di agitare le ali con foga e gettarsi a mangiare la cena. -Come se Hagrid non ti portasse mai abbastanza topi o rane- ridacchiai scuotendo la testa, ancora accovacciata.
-Wow..- alzai lo sguardo e notai lo stupore e la meraviglia nello sguardo di Malfoy. -Cosa..-
-È una barbagianni- sorrisi alzandomi da terra e incrociando le braccia al petto. -È la mia compagna di avventure diciamo, si chiama Daisy- continuai a guardarla sorridendo. Era bellissima e nonostante il corpicino abbastanza piccolo la sua apertura alare era notevole, proprio come le sue zampe lunghe.
Malfoy posò timidamente due dita sulla gabbia, al chè Daisy, che aveva appena terminato il suo pasto, iniziò ad agitarsi e volò verso la zona opposta della gabbia. -Così la spaventi- afferrai il braccio di Malfoy e lo abbassai, forse fin troppo bruscamente. Lui mi guardò schiudendo le labbra e allontanandosi dalla gabbia. -Scusami- bofonchiò deglutendo rumosamente. Era la seconda volta dopo pochi minuti che ci ritrovavamo in situazioni poco comode e chiare e quel contatto fisico così inaspettato stava mettendo a disagio entrambi. Era troppo strano. Era sbagliato.
Mollai la presa sul suo braccio. -Non fa nulla, la gabbia è grande abbastanza in modo tale da non ferirsi involontariamente- mi voltai verso Daisy, la quale ci stava scrutando con i suoi due grandi occhioni scuri.
-Non ero mai stato qui- mi disse lui con un tono più calmo, guardandosi intorno incuriosito. C'erano tanti altri animali tra cui gufi e civette di tutte le forme e i colori, tante tipologie diverse, ognuna con il proprio aspetto, il mio proprio carattere e il proprio padrone. Conoscevo quasi tutti i padroni di quei animali ed ero certa che non fossero amici di Malfoy, nemmeno lontanamente. In effetti sembrava molto a disagio in quella stanza, curioso ma stranito dalla propria presenza lì dentro, e ciò mi fece ridere. -Cos'hai da ridere?- sbottò lanciandomi un'occhiataccia. Continuai a ridere ancora più forte, trattenendo il respiro per calmarmi. -Sei buffo, tutto qui- dissi alla fine, rimettendo in tasca la scatoletta vuota.
-Stai zitta, stupida- mi disse con tono severo, ma prima che potesse voltarsi riuscii a cogliere un lieve sorriso sulle sue labbra.

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Spazio Autrice

Benvenuti alla mia nuova storia su Draco, spero possa piacervi e se avete domande o curiosità lasciatemi un commentino.
Un bacio <3

crystalscar23

Lavender Tea || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now