34. The Invisible Charybdis

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Trascorro l'intera giornata a vagare da un angolo all'altro di Cambridge.

Quando mi sento troppo stanco, e non trascorre molto tempo perché io lo sia, mi rifugio al Magdalene Bridge per infilarmi nel punt di Chip.

Lui sembra contento di rivedermi, e si limita a sorridere e a lasciarmi sdraiare sul fondo.

"Nessun pagamento, ragazzo" impone, spicciolo e rassicurante come sempre, "So già cosa fare"

Mentre il mondo scorre, silenzioso, e il dolore diventa sordo, mi concedo di riportare alla mente i maledetti fatti che mi hanno allontanato da Oxford e da me stesso.

Ripenso a lei, seppur senza volerlo, e per qualche istante dimentico di respirare.

Mike ha torto.

Se qualcuno ancora mi ama, è solo perché non conosce abbastanza di me da restarne raccapricciato, o perché, come lui, è troppo cieco per riconoscere il mostro che che abita il mio corpo.

E non merito la pace che ho trovato qui a Cambridge, non la ho mai meritata.

La Cariddi che mi abita lo sa bene, e non smette di ricordarmelo.

Sembra essere passata un'eternità quando Chip mi lascia, infine, di fronte al St. John's.

Come saluto, una semplice pacca sulla spalla e un sorriso paterno.

Gli sono grato per il suo silenzio, perché è anche il mio.

Ci sono momenti in cui il solo suono del battito d'ali di una farfalla sarebbe capace di provocarmi dolore.

Non controllo i miei piedi, che prendono, involontariamente, la direzione opposta rispetto a quella del St. John's.

Non so cosa mi aspetto di trovare, non so cosa sto cercando.

Non trovo sollievo nel bel volto di Jane Asher, quando mi apre la porta della sua camera, né nel suo sguardo preoccupato.

Ma lascio ugualmente che mi carezzi la guancia, con dolcezza, e che mi attiri a sé per tentare di mettere a tacere un dolore che non può conoscere.

Non pone alcuna domanda, si trattiene dall'ovvia tentazione di psicoanalizzarmi, e che leggo con chiarezza nei suoi occhi.

Si limita ad accogliermi tra le sue braccia e tra le sue gambe, e mi bacia la fronte quando una lacrima sfugge al controllo delle mie ciglia per schiantarsi sul suo viso.

Resto con lei finché non cala la notte, ad annegare il dolore nella dolcezza della sua carne, e mi rivesto solo ore dopo la scomparsa del sole.

Quando torno a casa, non so nemmeno che ore siano.

Apro la porta meccanicamente, come se non fossi altro che una marionetta nelle mani di qualcun altro, e come in un sogno sento la voce di Churchill provenire dal bagno.

All your dreams are made of strawberry lemonade
And you make sure I eat today, you take me walking to where you played when you were young

Sta canticchiando Talk Tonight degli Oasis, e sembra di buon umore.

I'll never say that I won't ever make you cry, and this I'll say I don't know why
I know I'm leavin' but I'll be back another day

Le mie labbra seguono istintivamente il contorno della melodia, e per qualche ragione concentrarmi su qualcosa di così semplice ha sulla mia psiche un effetto calmante.

I wanna talk tonight until the mornin' light 'bout how you saved my life

"Sei tornato"

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now